Casting the Castle 2022
Terza edizione di Casting the Castle, progetto a cura di Saverio Verini.
Comunicato stampa
ivitella Ranieri Foundation è lieta di presentare la terza edizione di Casting the Castle, progetto a cura di Saverio Verini. Casting the Castle si propone di restituire un’immagine inedita di Civitella Ranieri, aprendola al pubblico e svelandone gli spazi, nel segno di una forte interazione con i visitatori.Dopo due anni di pausa, il progetto torna con un programma particolarmente ricco. Nove sono gli autori coinvolti per l’occasione, che presenteranno interventi di diversa natura – performance, video, installazioni e incursioni sonore – disseminati negli ambienti del castello di Civitella Ranieri.Il sottotitolo, They repeat themselves constantly, but do not create a sense of habit, è tratto da un testo scritto dall’artista visivo Riccardo Benassi (CRF 2011), dedicato proprio ai suoni che poteva udire dalla finestra del suo studio nel corso della residenza: una polifonia che si lega alle differenti proposte fruibili in occasione di Casting the Castle, e che al tempo stesso fa riferimento al concetto di ripetizione, altra cifra di quest’edizione. Tutte le opere e gli interventi sono infatti accomunati dalla reiterazione di gesti, immagini e voci, suggerendo in alcuni casi l’idea di un vero e proprio loop, un’energia incessante e circolare che si sprigiona negli spazi di Civitella Ranieri, tra entropia ed espansione. La durata dell’esposizione (una sola giornata, nell’arco di poche ore) vuole sottolineare la dimensione temporale ed effimera di questa terza edizione di Casting the Castle.
Performance:
Greig Burgoyne si concentra sull’aiuola di fronte al castello: una superficie decisamente estesa con la quale l’artista cerca di confrontarsi attraverso una serie di azioni paradossali ed estenuanti, in linea con la propria poetica.
Giorgia Accorsi & Fabio Giorgi Alberti: In Sparacadute/Parashoot i due artisti si muovono nel corridoio all’ultimo piano del castello: armati di una fionda, di tanto in tanto gli artisti lanciano dei piccoli paracaduti, che planano dolcemente a terra.
Kae Tempest (CRF 2017)La nuda voce di Tempest occuperà la cappella del castello con alcuni versi tratti dal libro Let Them Eat Chaos (2016), che ha segnalato l’artista come una delle voci più significative della poesia contemporanea a livello internazionale.
Filippo Berta presenta per la prima volta una performance che trova nella biblioteca del castello il suo habitat ideale: decine di persone sono infatti coinvolte in un’azione collettiva basata sul gesto di sfogliare libri.Per questa performance è richiesta la prenotazione a questo link.Si accettano solo prenotazioni effettuate tramite Eventbrite.
Sissi (CRF 2009): Sissi propone una performance dal titolo Circonvolare: l’artista si muove nella stanza con ai piedi dei pattini a rotelle, tracciando nello spazio traiettorie imprevedibili che determinano e orientano anche la posizione del pubblico all’interno della sala.Per questa performance è richiesta la prenotazione a questo link.Si accettano solo prenotazioni effettuate tramite Eventbrite.
Nadah El Shazly (CRF 2022): La compositrice attualmente in residenza a Civitella Ranieri, ha realizzato un’installazione che parte dai suoni del castello.
Paolo Bufalini: L’installazione Untitled è formata da dieci cuscini bianchi disposti a terra: apparentemente inerti, i cuscini rivelano a poco a poco un movimento che conferisce a questi oggetti un’aura enigmatica, perturbante e al tempo stesso carica di lirismo.
Guido van der Werve: Il video The day I didn’t turn with the world (2007) mostra l’artista al culmine di un viaggio fino al Polo Nord geografico nell’atto di ruotare per ventiquattro ore su sé stesso in senso orario, mentre la terra sotto di lui girava in senso antiorario.