Caterina Orzi – Natura & Donna
Mostra fotografica.
Comunicato stampa
Una peonia, un calla, un papavero. Una sequenza di forme, in bilico tra delicatezza e forza. Sono frammenti di istanti reali che regalano una rappresentazione intima, ravvicinata e cromaticamente delicata della femminilità. Accanto, immagini di donne, mani e volti. Poi, il registro visivo cambia sino a dissacrare il soggetto pittorico forse più famoso della storia dell’arte, la Gioconda di Leonardo Da Vinci, punto di partenza per una rielaborazione artistica inconsueta e suggestiva, un fil rouge fra arte, natura, donna e bellezza senza tempo.
È il progetto fotografico protagonista della mostra “Natura & Donna” di Caterina Orzi, curato da Stefania Provinciali, critica d’arte, che sarà inaugurato domenica 1 marzo alle ore 18 presso l’Oratorio di San Quirino (dove rimarrà aperta sino al 29 marzo). La mostra rientra tra i progetti di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.
«A stimolarmi nella realizzazione di questa mostra, è stato il desiderio di contrapporre due linguaggi tecnicamente diversi - afferma Caterina Orzi - Da un lato quello dello still life, dell’evidenza che vuole imporsi in maniera netta e densa, tanto agli occhi quanto al cuore. Dall’altro quello della decorazione e rielaborazione digitale, dell’artificio e del surreale dove la Gioconda si trasforma assumendo le sembianze di animali in via d’estinzione. Una sperimentazione che mette a nudo l’anima di chi osserva».
Trenta scatti che affascinano e interrogano. Hanno qualcosa del ritratto, della natura morta e poi molti fiori, risultato di un tempo dell’artista passato a distillare riflessioni, emozioni e pensieri: Natura e Donna sempre al centro. In questo percorso del vedere e del percepire, la luce naturale va acquisendo una propria autonomia compositiva.
Scrive Stefania Provinciali: «Le fotografie, realizzate con una Canon Eos 1000, sono spesso il frutto di pochi scatti, espressione di una ricerca volta a cogliere il momento ideale di luce e di rapporto fra oggetto fotografato e mondo esterno. Vengono così fissate piccole storie che diventano grandi storie di vita, che colgono particolari e li rendono centrali all’immagine fino a trasferirne i significati oltre il proprio contesto, la loro funzione originale, rielaborando nuovi modi di percepire la funzione stessa degli elementi colti dall’obiettivo della macchina fotografica».
Accanto alle immagini di fiori e di volti, in mostra si potrà ammirare la Gioconda - quattordici versioni decorate ciascuna con animali in via d’estinzione - e l’Ultima cena di Leonardo da Vinci decorata con carteggi che rappresentano frutti e fiori antichi. Una scelta che può apparire inconsueta, ma che «in realtà - continua Stefania Provinciali - si rivela di grande coerenza intellettuale se si tien conto che animali di ogni specie, frutti e fiori, si rincorrono in un panorama dove la vita e la natura si impongono con la loro forza anche se dentro a scelte visive che sono parte di un contesto culturale passato».
La mostra, allestita dall’Architetto Tommaso Brighenti nel settecentesco Oratorio di San Quirino, è promossa da FAI Delegazione di Parma e da ADA ONLUS - Associazione Donne Ambientaliste con il contributo di Fondazione Cariparma, il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e la collaborazione di Ciaccio Arte Broker Insurance Goup. Ha il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma e il patrocinio di Ascom Terziario Donna.
Testimonial d’eccezione: PPA Poaching Prevention Academy, AIEA Associazione Italiana Esperti d’Africa e Footprint che si occupano della salvaguardia delle biodiversità naturali e culturali.
I ringraziamenti vanno anche a Codere per aver creduto nel progetto artistico di Caterina Orzi, come già in passato. Infine un grazie anche a I Love my House Barazzoni, Bervini 1955 e Vivaio Attilio Neri.
Le opere d’arte sono raccolte nel prezioso catalogo “Natura & Donna” (Corsiero Editore) disponibile in mostra, con una introduzione di Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Giovanni Fracasso, responsabile della delegazione Fai di Parma, Nicoletta Paci, Assessore alla Partecipazione e ai Diritti dei cittadini, e Laura Dello Sbarba di ADA Onlus. Il testo critico è di Stefania Provinciali.
Sempre presso l’Oratorio di San Quirino si svolgeranno tre incontri aperti al pubblico: “L’estinzione per sempre” a cura dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa (AIEA), Poaching Prevention Academy (PPA), con il Direttore di AIEA Fabio Ghirardi (7 marzo ore 16), “Fotografia e arte visiva - Una dialettica creativa” a cura di SITPA Società Italiana di Terapia Psicoanalitica, incontro con l’Artista Fotografa Caterina Orzi e la Psicologa Psicoanalista Maria Adele Azzi (21 marzo ore 16), “Biodiversità culturali” a cura dell’Associazione Footprint, incontro con il Presidente Andrea Chiesi (28 marzo ore 16).
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INAUGURAZIONE
Domenica 1 marzo ore 18.00
Oratorio di San Quirino, Via Ospizi Civili, 1 - Parma
APERTURA MOSTRA
Dal lunedì al giovedì dalle ore 16 alle 19; mattino su prenotazione
Venerdì - sabato - domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 19
Info: 338.9257725
Caterina Orzi si è diplomata in Decorazione pittorica all’Istituto P. Toschi di Parma e ha studiato al DAMS di Bologna. Da molti anni porta avanti un concetto di Arte legato da una ricerca etica di felicità da condividere attraverso temi dal forte impatto sociale, quali la violenza contro le donne, la rinascita e il riscatto delle stesse. Un’operazione artistica introspettiva che ha vissuto una lunga evoluzione e che ha portato l’artista a realizzare numerose mostre personali e collettive in prestigiosi spazi pubblici e privati, dal 2000 curate dalla critica d’arte Stefania Provinciali. La donna, ed in particolare la violenza sulle donne, diventa il tema della sua ricerca. Nascono così mostre come “Donne&Donne” (2007), mostra che immobilizza lo sguardo e lo trattiene fino all’ultimo sul dramma delle donne della Sierra Leone realizzata al Centro Culturale Villa Soragna; la mostra fotografica “Cronaca” (2011), negli spazi della Provincia di Parma, corredata da un catalogo di racconti firmati da giovani autori e personalità del mondo culturale fra cui Franca Rame. Seguono “Amori Senza” (2013), presso la sede della Regione Emilia Romagna; “Amori dalla cenere” (2014), ospitata presso la sede della Biblioteca della Camera dei Deputati con testimonial Lucia Annibali, emblema della lotta alla violenza sulle donne; “Canto di Donna” (2016) in Biblioteca Palatina a Parma.
Stefania Provinciali, laureata in Giurisprudenza, è giornalista e critica d’arte. Dalla fine degli anni Settanta ha iniziato a collaborare con quotidiani e riviste nazionali per la critica d’arte, la cultura e la cronaca. Ha pubblicato cataloghi d’arte e libri per Edizioni d’Arte Ghelfi, Mup Editore, Editoriale Giorgio Mondadori, Corsiero Editore. Cura mostre e rassegne internazionali in spazi pubblici e privati. Dal 1992 scrive d’arte, di cultura e storia sulle pagine della “Gazzetta di Parma” per la quale dal 2011 cura la pagina dell’arte. Dal 2000 cura le mostre dell’artista Caterina Orzi dedicate a temi di forte impatto sociale, dalla violenza contro le donne e alla rinascita di fronte alla consapevolezza acquisita, alla guerra dei diamanti nella Sierra Leone con una mostra ed un catalogo che narrano accanto alle immagini frutto del reportage dell’artista, storie vere di donne che hanno saputo riscattarsi.