Catharine Ahearn – No soap radio
Nel lavoro di Catharine Ahearn, contraddistinto da una costante sperimentazione di tecniche e materiali, il potenziale narrativo del quotidiano è il punto di partenza per la costruzione di immagini stratificate che alterano la percezione del reale aprendo l’immaginazione a una vasta gamma di possibilità.
Comunicato stampa
Nel lavoro di Catharine Ahearn, contraddistinto da una costante sperimentazione di tecniche e materiali, il potenziale narrativo del quotidiano è il punto di partenza per la costruzione di immagini stratificate che alterano la percezione del reale aprendo l’immaginazione a una vasta gamma di possibilità. Facendo ricorso a esperienze o personaggi radicati nell’immaginario collettivo, l’artista accosta oggetti ordinari in visionarie e misteriose composizioni che ironizzano sulle dinamiche stereotipate del potere.
NO SOAP RADIO consiste in una serie di sculture e dipinti concepiti appositamente per la mostra e disposti all’interno di un percorso espositivo scandito da una grande installazione site specific: una sorta di immaginaria astronave in PVC che eclissa e allo stesso tempo divide la struttura dello spazio espositivo.
È attorno a questo intervento ambientale che Catharine Ahearn ha orchestrato l’intero progetto, in cui la poliedricità dei linguaggi utilizzati e la vasta gamma di materiali impiegati – da quelli più effimeri come il sapone ad altri di natura profondamente diversa come il ferro – offrono un’esperienza dei percorsi tematici e linguistici su cui si fonda la sua pratica.
Catharine Ahearn (Johannesburg, 1985), vive e lavora a Los Angeles. Una sua mostra personale è stata presentata nel 2013 dalla galleria Ramiken Crucible, New York. Nel 2014 ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui: Nuit Américaine, Office Baroque, Bruxelles; Chat Jet – sculpture in reflection Part 2, Künstlerhaus, Graz; Everything falls faster than an anvil, Pace Gallery, Londra; Imitatio Christie’s (partoftheprocess6), Galleria Zero..., Milano.