Ceci n’est pas une idée

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BIAGIOTTI PROGETTO ARTE
Via Delle Belle Donne 39r, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato, ore 14-19

Vernissage
26/10/2014

ore 17

Artisti
Luigi Presicce, Giuseppe Stampone, Emanuele Becheri, Andrea Mastrovito, Alexandros Papathanasiou, Baustelle
Curatori
Gino Pisapia
Generi
arte contemporanea, collettiva

Il percorso espositivo si snoda all’interno degli articolati spazi della Fondazione Biagiotti creando una sorta di contrappunto visivo dove le immagini mediate dalle differenti tecniche, assumono, legalizzando, il senso tematico della mostra.

Comunicato stampa

La Fondazione Biagiotti Progetto Arte è lieta di presentare domenica 26 ottobre alle ore 17.00 la mostra collettiva CECI N'EST PAS UNE IDÉE a cura di Gino Pisapia con le opere di Emanuele Becheri, Andrea Mastrovito, Alexandros Papathanasiou, Luigi Presicce, Giuseppe Stampone e un videoclip dei Baustelle.

CECI N'EST PAS UNE IDÉE, letteralmente tradotta in “questa non è un'idea” è un'espressione che mediante una negazione intende sancire un'ironica e al contempo “reale” affermazione di quanto appena dichiarato.
Essa rimanda immediatamente all'opera "Ceci n'est pas une pipe", pittura realizzata tra il 1928-29 dal belga Renè Magritte, che attraverso il “tradimento” dell'immagine proponeva una lettura ragionata della didascalia in stretta relazione all'immagine dell'oggetto dipinto. La didascalia assumeva perciò il valore di contestazione, contraddicendo il criterio di equivalenza tra somiglianza e affermazione, attivando un doppio livello di lettura tra significante e significato.
CECI N'EST PAS UNE IDÉE diviene perciò quasi una sorta di slogan di “spostamento”, che ha origine dal titolo omonimo di un lavoro, inedito, del 2013 di Emanuele Becheri e fornisce l'input d'avvio all'intera esposizione.
Da questa suggestione, di per sé parafrasi, citazione traslata, nasce l'esigenza di riflettere sul concetto stesso di citazione e sulle sue possibili o quantomeno probabili declinazioni. Perciò in questa direzione vanno a collocarsi le opere eterogenee di una rosa di artisti che all'interno della propria ricerca si sono avvalsi della citazione volontaria o involontaria per generare significati “altri”.
Essa diviene perciò strumento di indagine e di interrogazione grazie alla quale creare nel presente nuovi modelli linguistici capaci di rinnovare il processo creativo.
Inoltre la citazione contribuisce alla ri-scoperta del passato e all'interpretazione del presente, senza sostituirsi alla storia, in una forma che produce visioni piuttosto che posizioni.
Il percorso espositivo si snoda all'interno degli articolati spazi della Fondazione Biagiotti creando una sorta di contrappunto visivo dove le immagini mediate dalle differenti tecniche, assumono, legalizzando, il senso tematico della mostra.

In occasione del finissage verrà presentato il catalogo in edizione limitata.