Cécile Hummel
La Galleria SHAREVOLUTION c.a. presenta Viaggiando un terreno sconosciuto / calling the operator, mostra personale dell’artista Cécile Hummel.
Comunicato stampa
La Galleria SHAREVOLUTION c.a. presenta Viaggiando un terreno sconosciuto / calling the operator, mostra personale dell’artista Cécile Hummel, che inaugura sabato 14 dicembre alle ore 18:00.
La ricerca di Cécile Hummel ruota intorno alla percezione del tempo, all'osservazione e alla memoria. L’artista trova i propri motivi nella vita quotidiana, ma anche in cose che hanno a che fare con la propria cultura e con quella straniera, e con la nostra storia. Sono immagini che si imprimono nella memoria collettiva.
Cécile Hummel vive ed opera a Basilea, ma il viaggiare e il trascorrere del tempo in altri Paesi ha plasmato e cambiato il suo lavoro. Il mondo le si presenta quando viaggia tanto nelle città, quanto negli archivi, dove l’artista trova sempre oggetti e riferimenti che diventano parte del suo mondo visivo.
Cécile Hummel si confronta con la superficie del mondo, il suo sguardo si sposta su determinati oggetti, rilevando impercettibili trasformazioni e stratificazioni. L’artista guarda alla realtà delle cose, che cambiano sotto l’influenza del tempo e della storia. Analizza, scompone, interpreta e descrive situazioni invitando lo spettatore al recupero di un tempo lento. L’esperienza diretta con la sua opera consiste nel soffermarsi su di essa, nel saperla guardare arrestando il flusso di ogni altra esperienza quotidiana e liberandoci dalle molteplici sollecitazioni sensoriali indotte dalla nostra società. Lo spettatore ne rimane colpito in maniera del tutto personale, in relazione al proprio vissuto e al contesto culturale di riferimento.
L’artista guarda al passato attraverso il filtro del presente, scoprendo molteplici riferimenti e connessioni. Trasformandoli o enfatizzandoli, cerca di rendere visibili cose nascoste o poco appariscenti, privilegiando come medium la fotografia e il disegno e includendo occasionalmente anche il video e la stampa.
Con la fotografia, il processo di produzione e di rappresentazione è insito nel mezzo. La sfida non è tanto quella di cogliere il momento giusto; piuttosto, all’artista interessa accentuare qualcosa nella simultaneità di tutte le cose presenti in un'immagine. Lo spettatore dovrebbe essere in grado di scoprirlo da solo e diventare così parte di un tutto, per così dire.
Nella mostra Viaggiando un terreno sconosciuto / calling the operator sono esposti disegni e lavori fotografici recenti, creati appositamente per il luogo e l'occasione. Genova appare come luogo di partenza e di scambio, accesso al Mediterraneo e oltre.
Il tema del viaggio e del commercio torna ed è ripreso anche nelle fotografie analogiche e nelle polaroid, oltre che nei disegni a pennello. Si tratta di polaroid scattate in viaggio in altre città negli anni Novanta, fino al 2005 circa, quando le pellicole Polaroid non erano più disponibili.
A ciò si aggiunge un omaggio speciale alla città di Genova, con una ricerca sul porto e sui suoi lavoratori. L'attenzione si concentra sul sindacato tradizionale dei portuali, la Compagnia Unica dei Lavoratori Portuali delle Merci Varie (CULMV) e sulla sua storia.
La sala della “Chiamata” e il richiamo quotidiano del lavoro da assegnare, viene rievocata per analogia attraverso una colonna sonora e per mezzo di piccoli supporti sonori. L'artista Axelle Stiefel e l'artista Octave Magescas (Performance Sound) daranno vita a una performance dal vivo col titolo calling the operator durante il vernissage. In esso, il grido scomparso deve rivivere in parole e suoni improvvisati.