Centocinquanta: 1864-2014

Informazioni Evento

Luogo
CASA DELLA SAT
Via Manci 57 , Trento, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì, ore15.00-19.00

Vernissage
24/04/2014

ore 17

Generi
documentaria

Il 1864 può essere considerato l’inizio dell’alpinismo in Trentino. Come tutte le date si tratta evidentemente di una convenzione, prima di quest’anno erano già state realizzate alcune importanti salite, ma solo a partire dal 1864 una serie di prime ascensioni sulle principali cime trentine, diede avvio alla conquista sistematica delle cime in Dolomiti, Adamello-Presanella e Cevedale.

Comunicato stampa

Il 1864 può essere considerato l'inizio dell'alpinismo in Trentino. Come tutte le date si tratta evidentemente di una convenzione, prima di quest’anno erano già state realizzate alcune importanti salite, ma solo a partire dal 1864 una serie di prime ascensioni sulle principali cime trentine, diede avvio alla conquista sistematica delle cime in Dolomiti, Adamello-Presanella e Cevedale. Protagonisti di queste salite furono i migliori alpinisti dell'epoca:
- Il 22 luglio vide l'irlandese John Ball, con la guida di Molveno, originaria di Luserna, Bonifacio Nicolussi, compiere la prima attraversata documentata della Bocca di Brenta, il principale valico che congiunge i due versanti delle Dolomiti di Brenta.
- Il 30 luglio l'alpinista viennese Paul Grohmann con G. Ischara salirono per primi (o, meglio, la loro è la prima salita documentata) il Piz Boè (3152 m).
- Il 25 agosto gli inglesi Melwill Beachcroft, Douglas William Freshfield, James Douglas Walker, la guida alpina chamoniarda François Joseph Dévouassoud ed il portatore di Vermiglio Bortolameo Delpero compiono la prima salita della Presanella (3558 m, la più alta vetta interamente in territorio trentino) da Ovest.
- Il 15 settembre, salendo lungo la Cresta Est-Nord-Est, l'ufficiale boemo Julius Payer, futuro esploratore polare, assieme a Giovanni Catturani "Pirinel" di Strembo, raggiunge la vetta dell'Adamello (3539 m).
- Il 28 settembre Paul Grohmann con le guide ampezzane Angelo Dimai "Déo" e Fulgenzio Dimai, salgono in vetta alla cima principale della Marmolada: Punta Penìa (3343 m).

Non manca quasi nulla in quella fortunata stagione di centocinquant'anni fa, anzi è doveroso aggiungere la pubblicazione di un libro, fondamentale perché per primo fece conoscere le Dolomiti e contribuì all'affermazione del loro nome: proprio nel 1864 i britannici Josiah Gilbert e George Cheetham Churchill fecero stampare a Londra da Green, Longman, Roberts, & Green il volume intitolato The Dolomite mountains: excursions through Tyrol, Carinthia, Carniola and Friuli in 1861, 1862 and 1863.
Queste salite e il libro sulle Dolomiti accesero l'interesse su queste nostre montagne, quindi della nascita della SAT (1872) e di conseguenza dell'organizzazione delle infrastrutture in quota, ma non solo, per accogliere i nuovi turisti: sentieri, rifugi, ma anche pubblicazioni, carte topografiche ecc.
Società degli Alpinisti Tridentini, Trento Film Festival e Fondazione Accademia della montagna del Trentino promuovono questa mostra storica curata da Marco Benedetti, Roberto Bombarda, Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio che sarà ospitata nella Casa della SAT (nell'atrio e nelle sale della Biblioteca della montagna) in occasione del 62° Trento Film Festival e quindi “viaggerà” per le valli trentine nel corso dell'estate.