Centrale Fies apre al pubblico

Informazioni Evento

Luogo
CENTRALE FIES
Località Fies 1 , Dro, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Un weekend cannibale da sogno (27 - 29 maggio), apap-Feminist Futures (17 - 19 giugno), Live Works Summit (1 - 3 luglio).

Vernissage
26/05/2022
Generi
arte contemporanea, performance - happening

Centrale Fies torna ad aprirsi al pubblico con una serie di appuntamenti legati alle Arti Performative e Visive: una programmazione scaturita dalle linee di ricerca praticate durante l’anno, che prendono forma in tre momenti distinti.

Comunicato stampa

Centrale Fies apre dal 26 maggio al 3 luglio 2022
26 maggio - 3 luglio
KAS
mostra collettiva di natura performativa/ 3° episodio di “Trilogia anti-moderna”
27 - 29 maggio
Un weekend cannibale da sogno
17 - 19 giugno
apap FEMINIST FUTURES
1 - 3 luglio
LIVE WORKS SUMMIT

Dal 26 maggio al 3 luglio Centrale Fies torna ad aprirsi al pubblico con una serie di appuntamenti
legati alle Arti Performative e Visive: una programmazione scaturita dalle linee di ricerca praticate
durante l’anno, che prendono forma in tre momenti distinti: Un weekend cannibale da sogno (27
- 29 maggio), apap-Feminist Futures (17 - 19 giugno), Live Works Summit (1 - 3 luglio).
“In epoca pandemica e in anni di totale cambiamento per il comparto artistico e produttivo -
afferma Dino Sommadossi, direttore di Centrale Fies - il centro di ricerca sceglie di farsi
strumento culturale e politico dando visibilità e voce non solo all’atto finale che si porta in scena,
ma anche al costante e quotidiano lavoro di chi opera nell’arte, in rete insieme a festival, teatri e
centri di produzione in Italia. Oltre agli spettacoli e alle performance Centrale Fies sceglie di aprire
al pubblico studio visit, scuole libere per la formazione informale e momenti di confronto e dialogo
diretto con gli artisti e le artiste, creando una programmazione diffusa. Dalla storica forma festival
“Drodesera” si evolve una nuova programmazione diffusa che da due anni rilancia, anche
nell’immaginario collettivo, una realtà -quella di Centrale Fies- che da anni produce performance,
spettacoli e mostre, oltre a simposi sulle politiche culturali, laboratori per bambini e per ragazzi
under 35, momenti continui di studio e formazione per artisti e artiste, curatori, ricercatrici
all’interno di un panorama nazionale e internazionale complesso e articolato”.
Il calendario delle attività aperte al pubblico di Centrale Fies ha come protagonista una board
curatoriale composta da curatori e curatrici, sociologhe, artisti e ricercatrici formata da Barbara
Boninsegna, Simone Frangi, Claudia D’Alonzo, Filippo Andreatta, Mackda Ghebremariam
Tesfau’, Denis Isaia, Justin Randolph Thompson con la curatela esecutiva di Maria Chemello.
Quest’anno la programmazione diffusa vede la presenza di Francesca Pennini e CollettivO
CineticO a curare il progetto speciale di maggio.
La programmazione si apre giovedì 26 maggio con KAS, mostra collettiva di natura performativa
con Mohamed Abdelkarim, Simon Asencio, Miriam Cahn, Giulia Damiani & Le Nemesiache,
Alessandra Ferrini, Belinda Kazeem-Kamiński, Vanja Smilianic, a cura di Simone Frangi e
Barbara Boninsegna, che costituisce il terzo episodio di “Trilogia anti-moderna”, ciclo di
esposizioni che Centrale Fies dedica alla relazione tra gli oggetti e le loro attivazioni. Dopo la
mostra collettiva “Storia Notturna” (2020) e la bi-personale di Josefa Ntjam e Joar Nango (2021),
KAS riflette insieme a un gruppo di artiste e artisti internazionali sulla funzione delle città

mitologiche e delle urbanità immaginarie come processi fondativi delle comunità, a partire da una
leggenda territoriale che narra di un'antica città sepolta sotto Fies.
Come le altre due mostre della trilogia, KAS sarà visitabile nella forma exhibit dal 26 maggio al 3
luglio, e accompagnata da un ciclo di performance live in occasione di Live Works Summit 2022, in
un formato speciale che mira a un dialogo ancora più intenso e diretto col pubblico.
Si prosegue il 27-28-29 maggio con “Un weekend cannibale da sogno”, curato da Barbara
Boninsegna con Francesca Pennini e CollettivO CineticO. Una tre giorni che si ramifica a
partire dal Manifesto Cannibale di CollettivO CineticO, un focus sulla compagnia che diventa
esercizio di evasione in ambiti altri come foraging e yoga fino alle gare di resistenza, in un invito
all’esperienza diretta, alla complicità, al gioco, alla condivisione come paradigma fondamentale
della relazione con spettatrici e spettatori. Ospiti del weekend saranno, con le loro opere,
Alessandro Sciarroni, 19’ 40’’, Danilo Correale, Binta Diaw, e il filosofo Paolo Pecere.

Dal 17 al 19 giugno Centrale Fies riporta nei suoi spazi la rete europea di apap - Feminist
Futures. Progetto ispirato ai concetti di femminismo intersezionale, apap immagina futuri
ripensando i corpi; i nostri, gli altri, quelli più fragili, quelli animali, quelli vegetali e anche quelli che
dimentichiamo esserlo come l’aria, l’acqua o la terra stessa. Curato da Barbara Boninsegna con
Filippo Andreatta, artista e curatore, il programma include un’ampia selezione di performance e
installazioni ma anche dibattiti e incontri tenuti da artiste e artisti internazionali prodotti e sostenuti
dalla rete apap ma non solo: Chiara Bersani, Buren, Silvia Calderoni & Ilenia Caleo, Naomi
Velissariou, Muna Mussie, Selma Selman. Durante le tre giorni, legata alla visione della
programmazione performativa e da quest’anno aperta al pubblico, avrà luogo la Feminist Futures
School, condotta da ricercatrici ambientali, sociologhe del lavoro, artiste e artisti, tra cui Angela
YT Chan, Florinda Saieva / Farm Cultural Park, Muna Mussie, Harun Morrison e OHT.
Dall’1 al 3 luglio per LIVE WORKS SUMMIT 2022, a cura di Barbara Boninsegna e Simone
Frangi, si incontreranno gli alumni della scorsa edizione con i nuovi sette selezionati tramite la call
internazionale di quest’anno. I nuovi fellows inizieranno un periodo di residenza collettiva e di free
school - aperta a chiunque voglia parteciparvi previa iscrizione - focalizzato sulla ricerca e lo
studio, condotto dal team curatoriale insieme a Gaia Giuliani (ricercatrice, docente associata in
Filosofia Politica), Patricia MacCormack (filosofa, scrittrice e curatrice), Valentina Desideri
(artista e curatrice, attualmente PhD al Social Justice Institute presso University of British
Columbia, Vancouver) e Denise Ferreira da Silva (filosofa, scrittrice e filmmaker).
In occasione del summit sarà possibile assistere alle performance degli alumni di LIVE WORKS
2021: Sergi Casero Nieto, Gabbi Cattani, Selin Davasse, Joannie Baumgärtner, Ivan Cheng,
Ada M. Patterson & Clementine Edwards, Silvia Rosi. Ad accompagnarli quattro special guest,
Philippe Quesne, Omar Souleyman, Giulia Crispiani, Alok Vaid-Menon.
Dallo scorso anno, all’interno di LIVE WORKS free school of performance, Centrale Fies ha
messo a punto una affirmative action con la collaborazione di Razzismo Brutta Storia e BHMF, che
mira all’agevolazione dell’entrata nel mondo delle pratiche performative di artiste e artisti italiani
razzializzati italiani, appartenenti a minoranze etniche o con background migratorio.
La speciale fellowship titolata ad Agitu Ideo Gudeta è a cura di Barbara Boninsegna, Simone
Frangi, Mackda Ghebremariam Tesfau’, Justin Randolph Thompson. Un modo per rendere
più fruibile l’accesso alla formazione e al circuito dell’arte contemporanea a persone che per
ragioni materiali e simboliche, ne sono strutturalmente escluse.

*Centrale Fies è un centro di ricerca delle pratiche performative contemporanee situato all’interno di una centrale
idroelettrica di inizio novecento, in parte ancora attiva, proprietà di Hydro Dolomiti Energia.
Il progetto, avviato nel 1999 da Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi con la Cooperativa il Gaviale sull'esperienza
del festival drodesera (nato nel 1981), è di fatto una vera e propria impresa culturale la cui attività è connotata da un

modello di sostenibilità ibrido, cui concorrono contributi pubblici e privati. Sede di Live Works - Free School of
Performance, esempio pioniere di rigenerazione industriale a fini culturali e attivatore di progetti e public program atti a
potenziarne ulteriormente le pratiche, gli assi, le politiche e le filosofie. Centrale Fies mette a disposizione di artisti e
artiste, di un territorio e di una politica culturale in continua evoluzione, una board curatoriale fluida composta da curatori
e curatrici, sociologhe/i, artiste/i, ricercatrici/i. Centrale Fies è il primo esempio in Italia di recupero di archeologia
industriale a fini artistici e culturali all’interno del quale si rinnovano le sperimentazioni su pratiche, modalità e processi
produttivi legati alle residenze artistiche (anche family friendly!) e alle arti performative.