C’era una volta la peste. Venezia e le misure di contenimento del morbo tra ‘500 e ‘600
Volumi antichi, stampe, mappe ripercorrono la storia delle grandi pestilenze del passato, le rotte di propagazione del morbo, le ipotesi sull’origine e sulla trasmissione della malattia tra medicina e astrologia, paura e superstizione.
Comunicato stampa
Le collezioni d'arte, le architetture, ma anche la mostra C'era una volta la peste. Venezia e le misure di contenimento del morbo tra '500 e '600, a cura di Angela Munari, negli spazi della Biblioteca, visibile fino al 2 maggio2021.
Senza un vaccino, quando l'idea stessa di vaccino era ancora lontana; senza disporre di terapie specifiche, non diversamente da quanto accade oggi per il Covid 19, la Repubblica di Venezia, con la concretezza di una società mercantile, si affida alle sole misure che paiono efficaci: disinfezione e quarantena preventive, distanziamento, isolamento.
Volumi antichi, stampe, mappe ripercorrono la storia delle grandi pestilenze del passato, le rotte di propagazione del morbo, le ipotesi sull’origine e sulla trasmissione della malattia tra medicina e astrologia, paura e superstizione.
Specchiarsi in questa grande storia, che non è poi così lontana, conduce a un confronto ricco di rimandi e suggestioni e rafforza il senso di comunità nelle incognite che oggi siamo chiamati ad affrontare.