Ceremony for Sciolè

  • AURUM

Informazioni Evento

Luogo
AURUM
Largo Gardone Riviera 65122 , Pescara,
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/03/2017

ore 18

Artisti
Flavio Sciolé
Generi
arte contemporanea, serata - evento

L’evento intende celebrare i 25 anni di carriera di Flavio Sciolè: artista apolide italo-croato, riconosciuto a livello internazionale è uno sperimentatore del cinema, delle performances, del teatro di ricerca (fondatore di Teatro Ateo) e della poesia.

Comunicato stampa

Patrocinato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, l'evento intende celebrare i 25 anni di carriera di Flavio Sciolè: artista apolide italo-croato, riconosciuto a livello internazionale è uno sperimentatore del cinema, delle performances, del teatro di ricerca (fondatore di Teatro Ateo) e della poesia.
Nella sua carriera si contano circa 400 opere video proiettate-premiate-segnalate in centinaia di Festivals nazionali e internazionali. Oltre 1000 le proiezioni in Italia (Rai Uno, 52a Esposizione Internazionale D’Arte La Biennale di Venezia 2007, MACRO, Romaeuropa) e nel mondo (Usa, Francia, Portogallo, Marocco, Grecia, Finlandia, Romania, Lituania, Macedonia, Argentina, Inghilterra, Germania, Russia, ecc).
L'arte di Flavio Sciolè è "Anti-arte", il suo cinema è "anti-cinema": nelle sue opere "le azioni non ruotano attorno ai canoni predefiniti della rappresentazione ma lasciano ampio margine, con provocatoria intenzione, alla recitazione inceppata, alla ripetizione a oltranza, allo sbaglio. Film in cui si uccide l'inquadratura con l'intenzione di uccidere se stessi, ambientati in non-luoghi senza tempo dove tutto può diventare delirio e sottolineatura fetish" (Domenico Monetti, in "Cinecritica" n. 80, 2015).
La mostra-evento, a cura di Silvia Moretta, prende il nome dal titolo della canzone “Ceremony” dei Joy Division: cantata dal vivo una sola volta da Ian Curtis nel 1980 a Birmingham, poco prima del suo suicidio, a soli 23 anni, è una canzone nata nel terreno ininterpretabile dell'angoscia, della follia, del disturbo esistenziale che prepara il gesto del suicidio. E le ossessioni, l'angoscia, l'inceppatura della mente sono i temi dell'anti-poetica di Flavio Sciolè, “un artista puro che commette atti impuri”; un artista che “commette” degli “atti” in etica coerente all’impurità. L’azione è parte fondante della videoarte di Flavio Sciolè, dei cortometraggi e dei lavori cinematografici, che dirige e interpreta. Attraverso una poetica antinarrativa e dissacratoria, “attivamente” decadente, dominata da un atteggiamento iconoclasta, l'estetica di Sciolè si nutre di sozzura, alterazione e ossessione, mescolando oggetti che diventano simboli, comportamenti o elementi che convenzionalmente ci aspetteremmo separati, distanti. Una poetica che nasce dall’appropriarsi psicologicamente e fisicamente dell’ uomo e della sua natura più torbida e segreta, anche quando altamente indesiderabile, dal suo “masticarli” attraverso la distopia.
Nelle due giornate della mostra-evento, il 24 e 25 marzo 2017, dalle 18 alle 23, verranno proiettati 100 video di Flavio Sciolè, per un totale di oltre 10 ore di proiezione, con 33 prime visioni.
I video spaziano nelle varie zone attraversate dall'artista: i cicli “Beat” noti a livello internazionale, la videopoesia, i videoclip sperimentali girati per gli “Oblomov”, i video storicizzati “Kristo 33”, “Giuda”, “Delirium” e “Aman4aman”. Saranno inoltre proiettati 4 documentari, quello su Dan Fante e il trittico su Alberto Grifi, Renato Polselli e Romano Scavolini girati da Sciolè nell'ambito del Festival di cinema sperimentale “Visioni sconsigliate” da lui ideato e curato a Pescara nel 2004. La Sala Michelucci dell'Aurum accoglierà, inoltre, l'installazione inedita “Dell'Arte Morta o Della Morte dell'Arte”.
A corredo delle proiezioni, esposizione di locandine e mostra dei ritratti di Sciolè della fotografa Chiara Francesca Cirillo che andranno ad incrociarsi con le poesie dell’artista. La Kutmusic, label pescarese, nei giorni dell’evento rilascerà su SoundCloud alcuni rari pezzi di Sciolè tratti dal proprio archivio.
In occasione dell'inaugurazione, venerdì 24 marzo alle ore 18, presentano l'artista: l'Assessore alla Cultura del Comune di Pescara Giovanni Di Iacovo, il giornalista Maurizio di Fazio (Repubblica/L’espresso) e la curatrice e critico d'arte Silvia Moretta.