Cerith Wyn Evans
Museion presenta la prima personale in un museo italiano di Cerith Wyn Evans. In quello che l’ONU ha dichiarato l’Anno Internazionale della Luce, Wyn Evans realizza una grande installazione dedicata agli astri e al loro moto.
Comunicato stampa
Museion presenta la prima personale in un museo italiano di Cerith Wyn Evans. In quello che l’ONU ha dichiarato l’Anno Internazionale della Luce, Wyn Evans realizza una grande installazione dedicata agli astri e al loro moto. La nuova produzione è presentata insieme a lavori già esistenti, come le colonne luminose e diverse installazioni con il neon e sonore.
Ricercare i fenomeni fisici, forzare i confini imposti dalla scienza negli interstizi che lasciano spazio all’immaginazione e filosofia – questi i territori di ricerca su cui si muove la mostra a Museion. Che si pone come un viaggio sensoriale tra diverse temporalità, tra le cose non dette e intraducibili e quindi come un omaggio all’indefinibile e all’impercettibile.
Cerith Wyn Evans (Wales, 1958, vive e lavora a Londra). L’artista, che ha esposto in mostre e rassegne internazionali sin dagli anni Ottanta, nel 2002 ha partecipato a Documenta11, mentre nel 2003 ha rappresentato il Wales alla Biennale di Venezia. Tra le ultime personali Serpentine Sackler Gallery, London, TBA-21 Augarten, Vienna (2013), Kunsthall Bergen (2011), Casa Luis Barragán, Mexico City (2010). È presente in collezione Museion con l’opera “Goodnight Eileen” from ‘Here to Go’ by Terry Wilson / Brion Gysin (1982), acquisita in occasione della mostra “Light Lab”, 2005.
In occasione della mostra verrà prodotta un’edizione.
Foto: courtesy Cerith Wyn Evans