Cesare Leonardi – Strutture
Villa Croce presenta la prima mostra comprensiva sul lavoro di Cesare Leonardi (Modena, 1935).
Comunicato stampa
Villa Croce presenta la prima mostra comprensiva sul lavoro di Cesare Leonardi (Modena, 1935). Architetto e fotografo, nel corso di una carriera professionale durata più di quarant’anni Leonardi ha continuamente messo in discussione il con ne tra progettazione e pratica artistica. Nonostante il successo dei primi oggetti di design (come la poltrona Dondolo disegnata con Franca Stagi nel 1967, selezionata per la celebre esposizione Italy: The New Domestic Landscape al MoMA) la maggior parte dell’opera di Leonardi è ancora poco conosciuta. La mostra Cesare Leonardi: Strutture, organizzata in stretto contatto con l’Archivio Leonardi, mette in luce la dimensione personale e allo stesso tempo poliedrica della sua produzione.
Il percorso espositivo sfrutta la cornice storica di Villa Croce per mettere a fuoco tre macro campi d’indagine – sedie, ombre, alberi – che Leonardi ha affrontato in scale molto diverse a distanza di anni.
In parallelo ai noti lavori di design in vetroresina, negli anni sessanta Leonardi e Stagi iniziano un progetto ventennale dedicato al disegno degli alberi, pubblicato nel volume L’Architettura degli Alberi (1982).
Il risultato, poetico e ossessivo, comprende oltre 360 tavole a china e va molto oltre l’intenzione iniziale. Punto focale della mostra è una serie di oltre cinquanta di questi disegni originali.
Lo studio sistematico degli alberi, attraverso una vastissima indagine fotografica che Leonardi ha condotto viaggiando in tutto il mondo, è propedeutico ad una serie di progetti per il paesaggio basati sull’idea di una struttura non gerarchica (e potenzialmente infinita) che regola la posizione di ogni elemento nello spazio.
A partire dagli anni ottanta, in risposta alla crisi petrolifera che rende insostenibile la produzione in vetroresina, Leonardi inizia a lavorare con il legno usando semplici tavole gialle da cantiere. Decontestualizzati e scomposti secondo schemi sempre più complessi, questi pannelli danno origine ai pezzi di arredamento della serie Solidi, vere e proprie sculture in cui Leonardi manifesta il tema dell’infinita variazione delle parti. Similmente, la fotografia informa e accompagna l’intera carriera di Leonardi, riflettendo sia il suo interesse per la forma astratta che il modo di lavorare analogico, basato sull’iterazione e sulla sequenza. Mantenendo sempre un linguaggio fortemente originale, Leonardi ha avuto numerosi rapporti con figure importanti della scena culturale emiliana e modenese (come Luigi Ghirri e Claudio Parmiggiani) scegliendo però di restare lontano dalla notorietà.
Cesare Leonardi: Strutture è un percorso intimo attraverso lo straordinario corpus di Leonardi,
nel quale, nonostante le applicazioni più varie, emerge costantemente la tensione tra opera d’arte e prodotto artigianale, così come tra elemento singolo e struttura.
La mostra a Villa Croce sarà seguita da una retrospettiva presso la Galleria Civica di Modena, che si terrà da settembre 2017 a gennaio 2018.
Cesare Leonardi è nato a Modena nel 1935. Dopo la laurea in architettura a Firenze nel 1970, apre a Modena uno studio di progettazione insieme a Franca Stagi. Lo studio realizza diversi progetti di interni, architettonici, e paesaggistici, ad esempio il Centro Nuoto di Vignola (1975) e la Città degli Alberi di Bosco Albergati (1998). In parallelo Leonardi continua a sperimentare con la fotografia e la stampa in camera oscura. Tra i suoi libri vi sono L’Architettura degli Alberi (Mazzotta, Milano 1982), Il Duomo di Modena. Atlante fotografico (Panini, Modena 1985) e Solidi/Solids (Logos, Modena 1995). Le opere di Leonardi sono
nella collezione permanente di diverse istituzioni internazionali tra cui il Museum of Modern Art di New York e il Victoria and Albert Museum di Londra.