Cesare Pietroiusti – Senza titolo goccia su goccia
La galleria Miralli è lieta di accogliere nei suoi spazi un’esposizione di opere donate e completate di Cesare Pietroiusti senza titolo – goccia su goccia (2008-2015).
Comunicato stampa
La galleria Miralli è lieta di accogliere nei suoi spazi un’esposizione di opere donate e completate di Cesare Pietroiusti senza titolo – goccia su goccia (2008-2015), domenica 2 luglio alle 11, presso Palazzo Chigi a Viterbo. La mostra terminerà il 2 agosto 2017.
L’esposizione annovera 25 disegni su carta, di una serie di 500 numerati e firmati completamente bianchi esposti nel 2008 presso RAM radiomobile a Roma, completati dopo 7 anni dall’artista con del vino Syrah Tellus, formando gocce di varie forme e dimensioni che concludono un percorso concettuale iniziato molto tempo prima. Pietroiusti, sul fronte delle opere, spiega la genesi delle stesse: le persone entrate in possesso gratuitamente nel 2008 di uno o più disegni, scaduto un lasso di tempo di 7 anni, con una semplice richiesta da presentarsi tra il 28 ottobre e il 28 dicembre 2015, potranno veder terminata l’opera con il mezzo migliore che l’artista in quel preciso momento avrà a disposizione. Osservando i lavori presenti in galleria i visitatori noteranno che alla casualità delle gocce che cadono sul foglio si contrappone una purezza estetica ricercata in ogni singolo schizzo, come se la circostanza fortuita del vino rosso diventasse, d’un tratto, l’inevitabile certezza del fare arte.
Cesare Pietroiusti
Laurea in Medicina (1979) con tesi in Clinica Psichiatrica. Co-fondatore del Centro Studi Jartrakor, Roma (1977) e della Rivista di Psicologia dell’Arte (1979).
Pietroiusti ha sempre dimostrato un interesse specifico per le situazioni paradossali o apparentemente irragionevoli, comunemente non considerate o “considerate troppo insignificanti per diventare motivo di analisi o di rappresentazione”. Tra i fondatori del Centro Studi Jartrakor di Roma e della “Rivista di Psicologia dell’Arte”, nel 1997 è stato fra gli iniziatori del progetto Oreste. Invitato nel 1999 alla 48^ Biennale di Venezia, ha esposto, fra l’altro, nella sezione Aperto della Biennale di Venezia del 1990, alla Serpentine Gallery di Londra nel 1992, al Louisiana Museum di Humlebaek nel 1996, ad Art in Ganeral, New York, nel 2001. Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. Nel 2007 ha fondato, in collaborazione con il collettivo Space di Bratislava “Evolution de l’Art” la prima galleria d’arte contemporanea che vende soltanto opere immateriali.