Charles Avery – What is it about the red-headed girl with the weak chin?

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO SALES
Piazza Dante 2, int. 7 00185 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00 e su appuntamento

Vernissage
31/05/2018

ore 18

Artisti
Charles Avery
Generi
arte contemporanea, personale

Studio SALES di Norberto Ruggeri è orgoglioso di presentare la nuova mostra in galleria di Charles Avery:
What is it about the red-headed girl with the weak chin? New Portraits of the Onomatopoeians.

Comunicato stampa

Charles Avery
What is it about the red-headed girl with the weak chin?
New Portraits of the Onomatopoeians

Opening: giovedì 31 maggio 2018 - dalle 18:00 alle 21:00
Dal 01 giugno al 20 luglio 2018
Dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00 e su appuntamento

Studio SALES di Norberto Ruggeri è orgoglioso di presentare la nuova mostra in galleria di Charles Avery:
What is it about the red-headed girl with the weak chin? New Portraits of the Onomatopoeians.

Dal 2004 l'artista scozzese Charles Avery (Oban, 1973) dedica le sue opere alla descrizione di un'isola immaginaria che continua ad elaborare con una popolazione, costumi ed una filosofia di vita e con una natura ed una architettura proprie, il tutto espresso in forma di disegni su larga scala, sculture, installazioni, testi ed immagini in movimento. Questa vasta serie di opere, create all'interno di un immaginario specifico, trova le sue radici nella vita, educazione e formazione di Charles Avery sull'Isola di Mull, al largo della costa occidentale della Scozia, e potrebbe essere interpretata come una meditazione filosofica sull'arte e sul concetto di verità.

What is it about the red-headed girl with the weak chin? New Portraits of the Onomatopoeians presenta 9 nuove opere su carta, tutte montate su lino e realizzate appositamente per la mostra romana. Si tratta di portrait studies e diversi di questi sono a multi-figure.
L'artista ha sviluppato ed emancipato i precedenti ritratti degli Islanders (gli abitanti di Onomatopoeia) producendo in questi nuovi disegni un’impressione quasi tattile e rendendoli una sorta di reportage-study fotografico e sociale.
Anche la scelta di rimuovere le cornici ed il vetro vuole permettere il massimo grado di intimità e contatto con i soggetti e le opere.

Durante il processo creativo che mi ha portato a costruire questo universo chiamato “The Islanders”, processo iniziato più di dodici anni fa, sono arrivato a realizzare due cose. Più andavo avanti con la creazione e più diminuiva la sensazione di star inventando qualcosa: la percezione è semplicemente di scoprire questo posto.

Inoltre, la responsabilità che ho avuto nel portare alla luce questo mondo, di essere il designer e il fondatore di tutte le cose, mi ha dato modo di apprezzare i dettagli del mondo in cui vivo.

Gli Isolani camminano allo stesso modo in cui camminiamo io e voi, sono vestiti come me e voi. Hanno indubbiamente un determinato aspetto ed è presente nei loro occhi un’aurea della magia del luogo, del loro antico sistema di segni e divinità, ma è la familiarità e l’autenticità che continuo a cercare, una sintesi della verità.

Con questi ritratti voglio emancipare gli “Onomatopoeiani” * dalla finzione epica di cui sono protagonisti e coglierli in alcuni momenti: mentre posano per una foto, mentre leggono un libro, lanciano un pallone, fissano nel vuoto...

* Onomatopoeiani: abitanti di Onomatopoeia, capitale, porto di entrata dell’Isola.
Charles Avery, maggio 2018

Charles Avery ha esposto in importanti istituzioni, tra cui ricordiamo: David Roberts Arts Foundation (2017); GEM, Den Haag (2015); FRAC Ile-de-France Le Plateau, Parigi; Kunstverein Hanover e EX3, Firenze (2010); Parasol Unit London, National Gallery of Modern Art, Edinburgh; Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam (2008). Ha rappresentato la Scozia alla 52° Biennale di Venezia (2007) e ha partecipato alla Biennali di Lione ed Atene (2007).

Principali Collezioni: Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam (NL); Tate collection (UK); Frac Ile-de-France/Le Plateau (F); Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo (MAXXI), Roma (I); Deutsche Bank, London, (GB); Gemente Museum (NL); Seattle Museum of Modern Art, (USA); Scottish National Galleries (GB); UBS Art Collection (CH); Rhode Island Art Museum (USA).