Charming encounters
Cosa accade se tre giovani artiste vengono messe a confronto con le opere di altrettanti grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea? Cosa può nascere da un incontro così affascinante? Se lo è chiesto il collezionista Dionisio Gavagnin, ideatore e curatore di Charming Encounters.
Comunicato stampa
Cosa accade se tre giovani artiste vengono messe a confronto con le opere di altrettanti grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea? Cosa può nascere da un incontro così affascinante? Se lo è chiesto il collezionista Dionisio Gavagnin, ideatore e curatore di Charming Encounters, mostra che vede protagoniste tre artiste della Galleria Massimodeluca: Giusy Pirrotta, Barbara Prenka ed Elisa Strinna.
Gavagnin ha scelto tre capolavori della sua collezione e li ha presentati alle artiste, invitandole a tradurre in un lavoro inedito gli effetti di questo incontro, selezionando, per ciascuna, l’artista e l’opera più distante dalla rispettiva pratica artistica: per Pirrotta la Linea di lunghezza infinita (1960) di Piero Manzoni, un cilindro di legno dipinto di nero e scritta; a Prenka è stato presentato l’olio su tela Ritratto di Raissa (1926) di Giorgio De Chirico; infine, Strinna si è confrontata con Moving (1967) di Allan Kaprow, documentazione dell’happening omonimo.