Chester
La mostra racconta il passato e il presente di Chester, città nota per la sua precedente occupazione romana di cui molte tracce sono ancora visibili oggi, attirando turisti da tutto il mondo.
Comunicato stampa
Nel corso della storia dell'arte, in particolare negli ultimi tempi, sono stati fatti diversi tentativi per definire una comunità artistica, o una particolare tendenza di un gruppo di artisti raccolti in una posizione geografica specifica. Tuttavia, la maggior parte delle azioni - se non tutte - si sono concentrate nel coinvolgere artisti residenti nei cosiddetti luoghi deputati all'arte. CHESTER, invece, riunisce artisti provenienti da una precisa area del globo terrestre e la cui educazione è avvenuta in una zona al di fuori di quella generalmente allineata al mondo dell'arte, del mercato e delle dinamiche culturali.
Tutti gli artisti che partecipano alla mostra, incluso il curatore, sono nati o sono cresciuti a Chester, nel Regno Unito. Più che una mostra sulla dicotomia tra interno ed esterno, tra periferia e centro, CHESTER cerca di differire dall’essere strettamente un lavoro sul provincialismo o sull’esternazione dei valori provinciali. Quello su cui si vuole indagare con questo progetto mira a focalizzare se ci siano delle tendenze simili, dettagli o temi comuni, nel lavoro di artisti la cui formazione è avvenuta nel medesimo luogo. CHESTER vuole creare una riflessione ponendosi delle domande: fino a che punto un’educazione omogenea può avere un impatto sulla forma artistica? Qual è la visione o la memoria di artisti provenienti dallo stesso luogo?
Mentre alcune delle opere degli artisti affrontano direttamente la città di Chester, la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale, altre hanno riferimenti più sottili e volutamente più poetici, prodotti del luogo in cui gli artisti sono nati e cresciuti. Si possono rilevare tracce, trarre conclusioni e prendere in considerazione riferimenti e correlazioni che possono manifestarsi nelle opere in mostra e nella loro configurazione?
Il progetto CHESTER è nato in relazione al contesto in cui viene realizzato, ossia la città di Roma.
La mostra racconta il passato e il presente di Chester, città nota per la sua precedente occupazione romana di cui molte tracce sono ancora visibili oggi, attirando turisti da tutto il mondo. Per consentire una visione più ampia, nel percorso espositivo sono esposti documenti, impressioni, scritti, racconti, relativi alla città di Chester e al legame con il suo passato, così come testi riguardanti gli artisti e la loro storia personale in cui viene raccontato in che misura questa città abbia avuto un ruolo nell’impostazione del loro lavoro o della loro formazione.
Adam Carr è curatore e scrittore inglese nato nel 1981 a Chester (UK). Dal 2012 è il curatore delle mostre presso il centro Mostyn, in Galles (UK). Precedentemente ha lavorato per l’Institute of contemporary art di Londra. Ha realizzato mostre e progetti curatoriali in tutta Europa, le precedenti mostre in Italia sono state ‘Exhibition, exhibition’ per il Castello di Rivoli (To) nel 2010, alla galleria Norma Mangione (To) e alla galleria Francesca Minini (Mi).
Scrive per diverse testate e riviste di tutto il mondo come Mousse, Flash Art e Archive magazine.