Chiamata alle arti
L’ampia corte alberata dello Spazio Grisù sarà il palcoscenico all’aperto del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, il progetto del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, per installazioni, performances e street art.
Comunicato stampa
“CHIAMATA ALLE ARTI” ALLO SPAZIO GRISÙ
Venerdì 21 dicembre 2012, dalle 11 alle 16.
Ore 12.30 conferenza stampa.
Corte della ex-Caserma dei Vigili del Fuoco, via Poledrelli 21.
In occasione del Rebirth-day, una giornata all’insegna dell’arte e della creatività.
Venerdì 21 dicembre 2012, dalle ore 11 alle 16, l’Associazione Grisù indice una “chiamata alle arti” dei creativi dell’Emilia-Romagna. Un invito esteso a tutti gli artisti della Regione che vorranno dare libero sfogo alla propria creatività e che avranno, così, l’opportunità di mostrare il proprio talento.
L’ampia corte alberata dello Spazio Grisù sarà il palcoscenico all’aperto del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, il progetto del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.
Una giornata all’insegna dell’arte e della creatività, in cui tutti potranno contribuire con iniziative personali o collettive: installazioni, performance, sculture, opere di writers e street art. Tra gli artisti che hanno già confermato la propria adesione ci sono Mirta Carroli, Cuoghi Corsello, Oscar Dominguez, Nicola Nannini, Anna Maria Tina e varie crews di writers, coordinate dal performer Andrea Amaducci.
Durante la grande festa del 21 dicembre, alle ore 12.30 si terrà l’incontro con la stampa, alla presenza delle autorità, in cui verranno comunicati i primi selezionati per entrare a far parte dello Spazio Grisù, la neonata Factory della cultura e della creatività, la prima dell’Emilia-Romagna.
Al bando, aperto il 19 ottobre scorso e chiuso il 21 novembre, hanno risposto 43 realtà con progetti che spaziano dalle nuove tecnologie alla solidarietà sociale, dal teatro agli scambi interculturali, da design e architettura, a cinema e fotografia, fino alla cultura della sostenibilità e del riuso. Oltre ai primi selezionati, altre realtà culturali sono state prese in considerazione per future collaborazioni, e per realizzare una fitta rete di co-working. Sarà l’occasione per presentare le prime partnership avviate, come quella con la Banca di Romagna e con GooMobile; ma anche per presentare il bando del concorso di progettazione e recupero dello Spazio Grisù, che si propone di sollecitare lo sviluppo di idee progettuali da parte di giovani architetti, ingegneri e designers, italiani ed europei, per poi selezionare la proposta più innovativa e creativa per il recupero e la riqualificazione degli spazi della ex-Caserma dei Vigili del Fuoco, nell’ottica della filosofia Lighter/Quicker/Cheaper.
Nel giorno del solstizio d’inverno − a cui mitologie, religioni e narrativa fantastica hanno attribuito, fin dai tempi antichi, la connotazione di “fine del mondo” − si è pensato di attribuire un significato opposto e vitale, di trasformazione e di nuovo inizio. Una rinascita, dunque, che prende le forme di una grande festa per la “creazione di un’opera d’arte globale”, che unisca tutti e da cui ripartire, come è scritto nel manifesto del Rebirth-day.
Poiché lo Spazio Grisù vuole essere un luogo aperto e inclusivo, che nasce con lo scopo di diventare un motore di sviluppo locale su base culturale e creativa, il giorno 21 dicembre l’ingresso sarà libero e le porte saranno aperte a tutti gli interessati e appassionati di arte e cultura.
L’iniziativa del 21 dicembre si configura anche come momento di approdo e di avvio di un’attività che si svilupperà pienamente nel 2013: nel mese di gennaio, infatti, si darà il via alla seconda tranche di domande di ammissione, questa volta allargata al territorio nazionale. L’ultima tranche sarà, invece, rivolta a tutte le realtà internazionali che intendono creare un ponte culturale e professionale con la città di Ferrara, e che quindi sono interessate ad avere una sede, oltre che all’estero, anche nello Spazio Grisù. Da marzo a giugno, inoltre, si terranno workshop, talks e incontri sul tema delle dismissioni creative e sulle cultural industries.
La riattivazione di uno spazio simile − 4.000 mq. inutilizzati dal 2004 − come “casa per creativi” in cui le migliori energie del territorio e i talenti esteri possano incontrarsi ed esprimersi autonomamente, rappresenta un potente segno di rinnovamento, oltre che un motore di riqualificazione urbana e di rigenerazione sociale del quartiere.