Chiara Abramo – ibridAzione
Galleria 291 Est presenta al suo pubblico l’emergente Chiara Abramo, che, in un sistema uniformante, elabora, in termini a volte bizzarri altre quasi fiabeschi, ibridazioni con richiami reconditi.
Comunicato stampa
In mostra dal 29 Marzo al 26 Aprile 2019 • Inaugurazione 29/03/2019 ore 19:00
Galleria 291 Est/Inc.
a cura di Vania Caruso
Il 29 Marzo 2019 Galleria 291 Est presenta al suo pubblico l’emergente Chiara Abramo, che, in un sistema uniformante, elabora, in termini a volte bizzarri altre quasi fiabeschi, ibridazioni con richiami reconditi.
Sintomo di una regressione sociale e identitaria di eco kafkiana, “ibridAzione” di Chiara Abramo è la ricerca di visioni biomeccaniche, contaminate sia da spunti massmediali che da elementi allegorici.
Su supporti di recupero o semplice carta, spaziando dal colore al bianco e nero, dal piccolo al grande, i lavori di Chiara Abramo, in dissolvenza tra onirico e manierismo, non prescindono dall’immaginario di Hieronymus Bosch, delle Wunderkammer e dei bestiari.
In "ibridAzione" l’artista evidenzia una padronanza tecnica non spettacolarizzata ma ricalibrata nella minuzia dei dettagli che definiscono un proliferare unitario di incarnazioni simboliche.
Ecco che le sue opere possono prendere la forma di tube di Falloppio imprigionate in un’evoluzione meccanica: ma le catene non arginano la forza della natura, che continua il suo inarrestabile ciclo vitale. Infatti è da quell’utero soggiogato che si irradiano i coralli, simbolo di forza generatrice per quel colore sangue, esorcizzante della medusa e al contempo salvifico del cristo.
La stessa ricorrenza dell’amaranto, etimologicamente la pianta che “non appassisce”, è simbolo di immortalità e di costanza, vista la lunga durata della sua inflorescenza: un’immagine dell’inarrestabile impeto della natura, che perdura oltre le avversità, tanto da valerle l’impopolare reputazione di pianta infestante.
Ma a volte, purtroppo, a vincere è il nuovo ordine tecnologico: così accade che l’incombente Grande Fratello, monito di orwelliana memoria, si appropri della natura, sopraffacendola.
BIOGRAFIA
Chiara Abramo nasce a Catania nel 1989 dove ha poi frequentato l’Istituto Statale d’Arte. Nel 2009 si sposta a Viterbo per studiare Beni Culturali presso l’Università degli Studi della Tuscia e poi a Roma dove ha seguito un corso
in Grafica Pubblicitaria. Attualmente lavora come tatuatrice ed illustratrice. L’innata passione per le arti visive e la padronanza di differenti tecniche le ha permesso di dedicarsi a molteplici tipologie di lavori, dalla pittura ad olio alla
grafica digitale. Ha già esposto alcuni lavori nell'Ottobre del 2017 presso Opera Commons Catania.