Chiara Demaria – Aka Carillon

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Via Modane 16, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/11/2012

ore 18

Contatti
Email: info@clubtoclub.it
Sito web: http://www.clubtoclub.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Chiara Demaria
Generi
design, performance - happening, serata - evento, musica

IED Sound Design presenterà il progetto AKA Carillon di Chiara Demaria: due carillon che trasfomano in musica un’intevista di John Cage (di cui ricorre il centesimo anniversario dalla nascita) e che possono essere suonati dal pubblico.

Comunicato stampa

“TUTTO QUELLO CHE SUONA È MUSICA” JOHN CAGE
Il progetto che Chiara Demaria, giovanissima diplomata in "Sound Design", ha dedicato a John Cage è prezioso e delicato, quasi timido, ma è il risultato di una ricerca che va in profondità nella sperimentazione di un suono che sa accogliere le suggestioni della teoria musicale del grande maestro cui si riferisce.

Costruito artigianalmente lo strumento musicale è composto da una teca di vetro, che permette la diffusione dei suoni prodotti al suo interno. dove sono contenuti due meccanismi sonori. due strisce di carta perforata e alcuni oggetti.
Sulle strisce di carta è stampata in un'intervista fatta a Cage, negli altri due il testo "How to Improve the World (You Will Only Make Matters Worse)"e una parte della "Conferenza su niente" e la "Conferenza su qualcosa", tutti i testi hanno le lettere "o" perforate in modo da interagire con la struttura del meccanismo, creando così un botta e risposta sonoro

Oggetti e suoni quotidiani si compongono in un combine musicale mai uguale. dove la pura casualità dadaista determina la struttura artistica, come accade nei famosi pianoforti preparati di Cage, che permettono di creare sequenze di note aleatorie, aperte e infinite.
Nel 1952John Cage, Robert Rauschenberg e Merce
Cunningam, nei mitici incontri del Black Mountain Colleqs, hanno stabilito la nascita di una nuova estetica musicale, visiva e performativa, dove la teoria e il processo divengono fattori decisivi per il farsi dell'opera.
Concependo un'idea di estetica dove arte e vita rivendicano un'unità nell'intrinseca artisticità degli elementi più comuni ed elementari, hanno messo in atto lo sconfinamento del gesto creativo dal rigore delle tecniche delle belle arti verso il flusso incessante della vita quotidiana.
Questi piccoli oggetti sonori costruiti da Chiara sono pensati e realizzati proprio con questo spirito. Sono lì e chiedono allo spettatore di essere messi in moto per poter insieme creare una performance sonora sempre nuova. -

Loredana Parmesani