Chiara Di Carlo – Motus

  • FURBA

Informazioni Evento

Luogo
FURBA
Via Tripio 145, Guardiagrele, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Sabato e Domenica 11-13 17-20
Fuori orario su appuntamento

Vernissage
25/06/2023

ore 10

Artisti
Chiara Di Carlo
Curatori
Simone Marsibilio
Generi
arte contemporanea, personale

/f urbä/ presenta il progetto dell’artista Chiara Di Carlo, Motus.

Comunicato stampa

MOTUS | CHIARA DI CARLO
A cura di Simone Marsibilio

“ciò che percepiamo non è una somma di elementi, ma una sintesi della realtà.”
Teoria di Gestalt

/f urbä/ presenta il progetto dell’artista Chiara Di Carlo, Motus.

I lavori presentati sono nati da un dialogo con il curatore Simone Marsibilio nello spazio da lui gestito a Guardiagrele. La ricerca di emozioni, intese e animate con la complessità del corpo, traggono la loro percezione in movimenti fluidi ma allo stesso tempo pieni di tensione e di forte intensità.
Partendo da questo concetto, il segno che identifica la ricerca di Chiara Di Carlo ha aperto altre porte al suo immaginario creando nuove visioni e nuove tecniche.

La percezione del corpo e il movimento sono strettamente connessi. Infatti, secondo la Teoria di Gestalt, la
percezione del corpo è un processo attivo in cui l’individuo costantemente organizza le informazioni
sensoriali per un’immagine coerente e significativa del proprio corpo. In maniera pratica, la semplice raffigurazione di un movimento può scaturire “organicamente” stimoli che partono dall’involontario, dall’inconscio, da quello che desideriamo e dalla razionalità.

Nelle opere di Chiara Di Carlo si riconosce il suo tratto, le sue linee, la grandezza dei suoi compagni di viaggio che la portano ad emergere in una nuova texture, in un nuovo oceano che sta navigando e in cui cresce. Emergono nuovi punti di vista di colori, di sogni ricevuti e visioni immagazzinate tra un andare e tornare durante viaggi fisicamente provati e inconsciamente vissuti.

Infine si appropria, con delicatezza e una gestualità decisa che sono doti che la appartengono, dello spazio di /f urbä/ con un’azione site specific, facendo di uno spazio comune, il suo spazio a portata e condizione di tutti, delineando una linea che percorre l’ambiente e facendoci abitare sotto lo stesso cielo.

/f urbä/
Via Tripio 145,
Guardiagrele (Ch)

Dal 25.06 al 16.07.2023

Opening 25 Maggio 2023 dalle ore 10:00 alle 20:00
INGRESSO LIBERO

Orari
Sabato e Domenica 11-13 17-20
Fuori orario su appuntamento
Contatti:
Cell. 3286959165
[email protected]
MOTUS | CHIARA DI CARLO
A cura di Simone Marsibilio
Il motus è la percezione che l’essere umano ha del proprio corpo e il suo movimento in relazione con lo spazio. Il movimento reale o rappresentato è un elemento fondamentale nella creazione di significato e di coinvolgimento dello spettatore.
Il termine motus può avere significati diversi a seconda del contesto in cui viene utilizzato e ci si riferisce all’azione, al movimento di un’opera, al movimento creato dall’osservatore. A differenza, Il motus fermo si riferisce al movimento immobile che ritroviamo, ad esempio, nella pittura: che rappresenta un’azione o un movimento, ma che è ferma.
Questo cortocircuito crea effetti di sospensione, di tensione e di instabilità.

La percezione del corpo e del movimento sono strettamente connessi poiché movimento è conseguenza della percezione del corpo e dello spazio. Scientificamente il movimento controllato dal sistema nervoso centrale, utilizza informazioni provenienti da recettori sensoriali e attraverso la secrezione di ormoni partendo dall’ipotalamo e tramite neurotrasmettitori, secerne sostanze che guidano nella determinazione della posizione e della velocità.
La Teoria di Gestalt descrive questo concetto come “ciò che percepiamo non è una somma di elementi, ma una sintesi della realtà. E nella percezione del mondo esterno, noi non cogliamo le semplici somme di stimoli sensoriali, ma percepiamo l’insieme, che è qualcosa di più e di diverso della semplice somma degli elementi, quindi la percezione del corpo è un processo attivo in cui l’individuo costantemente organizza le informazioni sensoriali per un’immagine coerente e significativa del proprio corpo”.
Infine, la percezione influisce sui moti dell’animo. La lunghezza del corpo può influire su chi siamo poiché percepire il proprio corpo più lungo o più alto tende a far provare maggiore senso di potere e sicurezza, mentre chi lo percepisce più corto o più basso ha maggiore senso di insicurezza e vulnerabilità. La lunghezza del corpo può essere influenzata da fattori come la postura, la prospettiva e la visualizzazione mentale, che possono a loro volta influire sugli stati d’animo.
Stati d’animo e motus sono simili ma non intercambiabili, hanno sfumature diverse. Gli stati d’animo sono le emozioni stabili e durature che un individuo prova, sono intensi e durano di più. I motus sono invece reazioni più brevi e meno stabili a situazioni esterne o interne, di solito sono più intensi e meno duraturi.
Possono essere rappresentati in molti modi nell’arte tramite un’espressione o una posizione del corpo, una prospettiva aerea diversa, una lunghezza definita, un colore specifico così che ogni immagine comunica. E lo fa in modo potente e toccante.
Grazie a questi stimoli ognuno può elaborare e dare forma a sentimenti e comprendere le proprie esperienze emotive con gli altri.

La ricerca effettuata da Chiara Di Carlo, nei suoi lavori in questo spazio, rispecchia la sua esplorazione facente parte dell’immaginario contemporaneo, andando oltre la rappresentazione. Esplorare lo spazio consentendo alla mente di vagare attraverso l’immaginazione e immergersi nella bellezza della natura e dei non luoghi, ricercandoli interiormente e esteriormente. Lo fa aprendosi verso un ignoto e un desiderio che si trova al di fuori delle nostre esperienze quotidiane.
L’essere consapevole della grandezza e della complessità delle cose ampliando la prospettiva dell’essere umano e spingerlo a porsi delle domande divenendo così un catalizzatore per l’immaginazione e la creatività.
I non luoghi presenti nel proprio immaginario possono essere spazi di libertà dove le regole del mondo reale sono sospese, dove si scoprono nuove emozioni, idee nuove che potrebbero essere nascoste dalla routine quotidiana.

L’intervento site-specific ha la concezione di dialogare con lo spazio di /f urbä/ creando un percorso in un certo senso, un invito ad andare dalla più piccola percezione delle grandezze alla più grande ricerca degli spazi. Un intervento che vuole lasciare il segno su quanto l’ambiente possa appartenere a chi ne fa parte, accostandosi con un’interiorità piena di consapevolezza e una delicatezza che contraddistingue l’artista Chiara Di Carlo.

La capacità di queste opere è quella di permetterci di esplorare come l’arte possa evocare emozioni attraverso forma, movimento e esperienza sensoriale data per esempio dai colori utilizzati.
I colori più scuri rappresentano emozioni più profonde e interiori, colori chiari e delicati rappresentano emozioni più leggere e serene.
Il tutto crea un’esperienza estetica evocando emozioni e racconti. Storie che esplorano i moti.
Da motus a motus.

Biografia

Chiara Di Carlo nata a Pescara (Pe) nel 1997, dopo la maturità artistica, studia e si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, specializzandosi nella materia Museologia-Allestimento degli Spazi Espositivi. Espone in numerose mostre sul territorio regionale, in qualità di artista selezionata dall’accademia aquilana partecipa a premi nazionali con opere di pittura e a progetti internazionali.
Artista multimediale, con una particolare sensibilità pittorica, si muove anche nell’ambito della curatela artistica promuovendo iniziative come “CONTEMPOSTRANEA rassegna di opere d’arte visive in spazi suburbani” (2021). Nel 2022 Studi d’Arte Pescara accoglie la sua prima mostra personale “Sottomarino” a cura di Maria Giovanna Palermo (mostra integrata nel progetto di ricerca “Adriatica Linea” dell’artista Adriana Civitarese).
In quanto artista selezionata, partecipa al Workshop/Residenza “RAMO Ritratto a mano 7.0“ a cura di Giuliana Benassi, Giuseppe Pietroniro e Angelo Bucciacchio con gli artisti tutor Daniele Puppi e Monica Lundy presso l’Ex Convento delle Clarisse in Caramanico Terme (Pe). Nello stesso anno, cura e redige il testo a corredo della mostra personale “Cut Landscape” dell’artista Andrea Astolfi in Studi d’Arte Pescara. Di seguito, affianca le sue opere a quelle delle artiste Adriana Civitarese e Giovanna Eliantonio nella mostra “Miniature” a cura di Lorenza Tornar, nel medesimo luogo. Nel 2023 segue il Master “Art Curator- Corso per curatori di mostre d’Arte Contemporanea” promosso da Associazione CAPPA Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art, nella Galleria d’arte Yag/Garage di Pescara (Pe). Recentemente con Antonio Zimarino ha co-curato la XX Edizione della Biennale d’Arte città di Penne. Attualmente vive a
Pescara.