Chiara Dynys – Io e voi
In concomitanza con la partecipazione di Chiara Dynys alla prima edizione di “Reggia Contemporanea”, presso la Villa Reale di Monza, LeoGalleries presenta la mostra “Io e voi”, ispirata direttamente all’opera realizzata per il piano nobile della Reggia.
Comunicato stampa
In concomitanza con la partecipazione di Chiara Dynys alla prima edizione di “Reggia Contemporanea”, presso la Villa Reale di Monza, LeoGalleries presenta la mostra “Io e voi”, ispirata direttamente all’opera realizzata per il piano nobile della Reggia.
Io e voi. Se parliamo di appartenenza, di complicità, di comunanza. Ma anche io con voi, io insieme a voi, io una di voi. Io soggetto di un gruppo al femminile, io donna simbolo, io individuo che rappresenta l’insieme senza nome di tutte le donne del mondo: quelle che non si mostrano, che non si fanno portavoce, il cui nome non appare sui giornali, ma che ci sono. Sempre.
Ma Io e voi può avere anche una valenza opposta.
Io a differenza di voi, io contrapposta a voi. Un voi che si qualifica come un avversario, un nemico, un “altro”.
Che poi è il riassunto della storia dell’umanità, un continuo alternarsi di alleanze e conflitti con il simile/diverso di turno.
Chiara Dynys racconta la sua storia, la sua visione del flusso delle cose e dell’arte: fotografia, parole, specchi, costruzione, luce, tempo, spazio confluiscono in immagini che riproducono il passato (apparentemente immutabile) soggetto alle continue interferenze del presente.
“Molti progetti di Chiara Dynys”, scrive Alessandro Castiglioni nella sua introduzione alla mostra, “sono dunque dispositivi narrativi. Nella sua opera troviamo così la presenza della parola, della luce artificiale e naturale, di citazioni architettoniche e di frammenti fotografici. In fondo una questione che attraversa tutta la poetica dell’artista come quella della soglia, del limite, della stanza nella stanza, è un tropo narrativo. Io e voi è così una mostra che dispiega e intreccia queste attitudini narrative. Da una parte vi è il rapporto con la storia, dall’altro una possibile storia dell’arte detta e una non detta”.
Le sculture di Antonio Canova irrompono nel nostro quotidiano attraverso il filtro dell’occhio dell’artista e dell’apparecchio fotografico che ne consente la riproducibilità e si confrontano con il pastello Ritratto di vecchia di Umberto Boccioni. Le cornici a specchio moltiplicano le “visioni” aggiungendo gli spazi della galleria e gli spettatori. La bellezza fragile della giovane Psiche, congelata nel gesso/marmo prima della nefasta metamorfosi, si infrange sulle rughe e sull’esperienza dell’anziana donna, si intreccia alla vita di sconosciuti contemporanei che osservano, partecipano, si allontanano. “L’opera”, prosegue Castiglioni, “diviene così un dispositivo per perdersi, per scoprire e rileggere la storia alla luce di chiavi interpretative che non sono né cronologiche né tematiche, bensì, prendono la forma di luoghi in cui incontrare e incontrarsi: camminare attraverso labirinti, farsi sorprendere da luci, fantasmi e specchi, mettere alla prova la capacità di vedere e capire, farsi travolgere dai desideri fatui dell’inconscio e varcare le soglie della percezione”.
Chiara Dynys è una delle più rilevanti artiste italiane contemporanee. Ha partecipato a numerosi progetti espositivi in Italia e all'estero. Tra le più importanti istituzioni che hanno ospitato il suo lavoro si ricordano il Musée d'Art Moderne di Saint-Étienne (1992), il Centre d'Art Contemporain di Ginevra (1996), il CIAC - Centre International d'Art Contemporain di Montréal (1997), la Städtische Galerie di Stoccarda (1999), il Museo Cantonale di Lugano (2001 - 2015), la Quadriennale di Roma (1986 - 2005), il Bochum Museum, Bochum (2003), il
Kunstmuseum di Bonn (2004), il Wolfsberg Executive Development Center, Wolfsberg (2005), lo ZKM- Zentrum für Kunst und Medientechnologie di Karlsruhe (2005 - 2012), il Franz Gertsch Museum, Burgdorf (2007), lo Spazio -1, Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, LAC, Lugano (2012), Arkhangelskoye – VII Moscow Biennale, Mosca (2017); ICAE Armenia, Yerevan
(2018), il MASI di Lugano (2018) e musei italiani come il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (2005 -2023), il Museo del Novecento di Milano (2012), la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma (2013), il Museo Correr di Venezia (2019), Villa e Collezione Panza di Varese (2009 – 2021), Palazzo Maffei Casa Museo
di Verona (2021) e MA*GA – Museo Arte Gallarate l’ultima personale dell’artista “Chiara Dynys. Melancholia” (2022). Sempre nel 2022 Chiara Dynys è stata protagonista di importanti esposizioni ed eventi, fra cui “Quirinale Contemporaneo” presso MIMS – Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, “Glasstress 2022 – State of Mind”presso la Fondazione Berengo Art Space di Murano (Venezia) e “Il Numinoso” a cura di Giorgio Verzotti
presso BUILDING, Milano. A tutt’oggi è visitabile “Enlightening Grimoires” installazione site specific e donazione permanente al MUVE presso Museo Fortuny, Venezia e in corso la personale “Chiara Dynys. L’ombra della luce” al Mart. Chiara Dynys partecipa, inoltre, alla prima edizione di “Reggia Contemporanea”, curato da Cristina Renata Mazzantini e da Angelo
Crespi, presso la Villa Reale di Monza e a “Villa Firenze Contemporanea” presso la Residenza (Villa Firenze) - Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti a Washington.