Chiara Dynys – Light up
Gare 82 presenta, per la prima volta nei propri spazi, Chiara Dynys con la personale Light up. In mostra quattro cicli di lavori che descrivono l’evoluzione della ricerca dell’artista sempre protesa, letteralmente, verso la luce.
Comunicato stampa
Gare 82 presenta, per la prima volta nei propri spazi, Chiara Dynys con la personale Light up. In mostra quattro cicli di lavori che descrivono l’evoluzione della ricerca dell’artista sempre protesa, letteralmente, verso la luce.
Sin dall’inizio della sua attività, nei primi anni Novanta, Dynys ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili a un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell’anomalia, della variante, della “soglia” che consente alla mente di passare dalla realtà umana a uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto, al video e alla fotografia.
L’artista respinge ogni concetto di stile e di cifra, per lasciarsi la più ampia libertà di scelta dei temi e dei modi di intervento nel linguaggio dell’arte. Il contatto con l’osservatore, nelle sue opere, risulta talmente voluto e sollecitato che questi si trasforma spesso in attore, coinvolto emotivamente e proiettato nello spazio della creazione.
Chiara Dynys è nata a Mantova e lavora a Milano.
Nel 2019 le sono state dedicate importanti mostre personali, come Sabra Beauty Everywhere a cura di Gabriella Belli al Museo Correr di Venezia nel contesto della Biennale Arte 2019.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni culturali pubbliche e private italiane ed estere. Tra le istituzioni più importanti che hanno ospitato le mostre della sua lunga carriera si possono ricordare: Musee d’Art Moderne, Saint’Etienne (1992); Galerie de France 2, Parigi (1993); CIAC, Montrèal (1997); Museum Bochum, Bochum (2003); Kunstmuseum, Bonn (2004); Wolfsberg Executive Development Center, Wolfsberg (2005); Rotonda di Via Besana, Milano (2007); Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Roma (2008); ZKM – Museum fur Neue Kunst, Karlsruhe (2009); Archivio Centrale dello Stato, Roma (2010); Museo Poldi Pezzoli, Milano (2013); Arkhangelskoye – VII Moscow Biennale, Mosca (2017); ICAE Armenia, Erevan (2019); Mattatoio Testaccio, Roma (2019); Museo Correr, Venezia (2019). L’ultima personale dell’artista è stata la mostra Sudden Time presso Collezione e Villa Panza, a cura di Anna Bernardini e Giorgio Verzotti (2021).
Partecipa a tre edizioni della Quadriennale di Roma (2005, 1996, 1986).