Chiara Maria Suraci / Santiago Sambuci – Sui monti la via più breve è da vetta a vetta

Attraverso le sei sale, l’opera d’arte che comunica con lo spazio è l’elemento principale che fonde le tracce differenti.

Comunicato stampa

SUI MONTI LA VIA PIU' BREVE È DA VETTA A VETTA, è il progetto mostra concepito da Chiara Maria Suraci e Santiago Sambuci.
Attraverso le sei sale, l'opera d'arte che comunica con lo spazio è l'elemento principale che fonde le tracce differenti. Il lavoro di Santiago Sambuci si concentra sull'analisi della potenza dl pigmento e del colore da un punto di vista emotivo e non formale. I suoi dipinti evocano sensazioni diverse e contrastanti, dove la sua energia si fonda con gli stimoli che percepisce dal mondo che osserva, ricerca ed esamina e dalle esperienze che vive. Sambuci attribuisce un significato profondo al segno e la traccia che lascia una pennellata, essa difatti è la proiezione del suo processo di lavoro.
Chiara Maria Suraci utilizza nella sua pratica principalmente il disegno e un materiale organico come l'argilla, al quale si rapporta come un elemento vivo che muta la sua forma seguendo il movimento del suo corpo mentre la modella. Il lavoro diventa quindi un confronto sia con la manualità che con la materia. La pratica artistica di Suraci si lega alla femminilità ed attraverso la scultura analizza forme ed organismi che prendono vita a contatto con il contesto nel quale vengono inseriti e ne creano un legame profondo.
SUI MONTI LA VIA PIU' BRERVE È DA VETTA A VETTA, rappresenta la prima mostra dei due artisti in collaborazione col Museo della città Ala Nuova di Rimini, citando Nietzsche in Così parlo Zarathustra, Sambuci e Suraci si immergono in un dialogo dettato dalla volontà di ampliare la loro pratica artistica personale e scoprire il potenziale di medium diversi utilizzati in contrasto tra loro.
A cura di Linda Spagnolo Corso