Chiara Mu – Infinity Watching

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO NOVELLA GUERRA
Via Bergullo, 15 40026 Imola bologna, Imola, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
20/07/2014

ore 18

Artisti
Chiara Mu
Curatori
Annalisa Cattani
Generi
presentazione, serata - evento

Continuano le residenze a Novella Guerra con Chiara Mu, recentemente tornata a Roma dopo un lungo periodo di formazione e ricerca in Inghilterra.

Comunicato stampa

Continuano le residenze a Novella Guerra con Chiara Mu, recentemente tornata a Roma dopo un lungo periodo di formazione e ricerca in Inghilterra. Come di solito avviene, ma questa volta in particolare, la residenza è diventata family & cohousing sharing oltre che condivisione di esperienze e modi di sentire. Questo senso di empatia ha creato momenti dove il site specific è nato quasi spontaneamente dal contatto e dall’approfondirsi delle relazioni con le persone e con i luoghi, ma soprattutto con le modalità “sui generis” di Novella Guerra che modifica con ogni ospite i propri display, sia in termini di spazio e tempo, che di metodo.
L’ispirazione di uno degli interventi site specific permanente che dà il titolo all’intero percorso: Infinity Watching, origina per Chiara “7 anni fa a seguito di una visita allo Yorkshire Sculpture Park, quando ho rielaborato con intensità le impronte del lavoro di Andy Goldsworthy e James Turrell. Lo spazio e l’attitudine ‘resistente’ di Novella Guerra hanno creato il giusto contesto per la rea¬lizzazione dell’opera.”
Si tratta di un punto di osservazione che, se abitato, permette di osservare il cielo.
In un’altra zona del terreno circostante la casa, è stato tracciato invece un labirinto che creerà un percorso immersivo e sinestetico nell’essenza di lavanda, per prendere e perdere al contempo il con¬tatto tra sé e il mondo.
La giornata del 20 luglio sarà all’insegna della condivisione di questi due progetti, ma soprattutto un’occasione di incontro e dialogo completato dalla proiezione di alcuni video alla base dell’INVENTIO di Chiara Mu che auspicabilmente si trasformerà in un dialogo informale tra land art, interazione, relazione e resistenza.