Chiara Pergola – grado MA
Per Letargo 2011/2012 Chiara Pergola presenta l’opera grado MA
Comunicato stampa
Il letargo è un comportamento caratteristico di alcuni animali che durante la stagione fredda riducono le proprie funzioni vitali. Per questo lungo periodo rimangono nascosti nelle loro tane, la temperatura corporea si abbassa e si nutrono delle riserve immagazzinate nei mesi precedenti.
Letargo 2011/2012 segue questo principio: la Cappella viene occupata da un’opera che lì vi rimane per tutto l’inverno, fino alla primavera successiva.
Sulle montagne dell’Appennino parmense l’inverno arriva presto, le strade diventano poco agibili, le comunicazioni rallentano. L’opera dialoga con le persone del villaggio, ma soprattutto con il contesto naturale, le condizioni atmosferiche, il trascorrere del tempo.
L’intervento di Chiara Pergola consiste nella collocazione all’interno della cappella di un termometro non graduato, posizionato dentro un tronco.
Nella fase iniziale, la normale registrazione della variazione di temperatura, indicata dal movimento del mercurio risulta illeggibile, perchè il termometro è "muto", sprovvisto di punti di riferimento e unità di misura. Alcuni semplici strumenti (una pila a dinamo, un coltellino svizzero, delle istruzioni) saranno posizionati, nella teca accanto; le persone residenti nel villaggio di Granara ed eventuali passanti potranno segnare il livello raggiunto in quel momento della colonnina di mercurio incidendo una tacca sul tronco: contribuiranno così alla costruzione di una nuova unità di misura: il grado MA (titolo del lavoro stesso).
Chiara Pergola così lo spiega: “Il nome si riferisce ovviamente al museo, ma anche al grado di incertezza, una specie di grado zero delle nostre sicurezze quantitative... Il grado MA sarà ottenuto dividendo - a fine stagione - l'intervallo tra la temperatura minima e la massima registrata, per il numero di registrazioni effettuate. L’unità di misura sarà perciò il risultato dell’applicazione di un metodo che rinuncia alla regolarità - rilevamenti ad intervalli di tempo costanti - in favore dell’ irregolarità dei gesti spontanei, la cui frequenza determinerà la scala stessa.”
Al limite, l'esito potrebbe essere costituito pesino da un unico macro-grado, dato dalla differenza tra la prima e l'ultima lettura, effettuate rispettivamente al momento dell’installazione e al termine del periodo espositivo.