Chiara Pergola – Parжour
Parжour è un esercizio di indagine dello spazio urbano realizzato attraverso i più comuni dispositivi mobili ed i sistemi di georeferenziazione ad essi collegati.
Comunicato stampa
L’Associone artéco e lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra Parжour dell’artista Chiara Pergola presso lo Spazio Rad’Art, domenica 4 dicembre, a partire dalle ore 16:00 e fino alle 21:00.
Parжour è un esercizio di indagine dello spazio urbano realizzato attraverso i più comuni dispositivi mobili ed i sistemi di georeferenziazione ad essi collegati. Aforismi tratti dal Tao Te Ching sono meditati, tradotti e riscritti fotografando e localizzando frammenti delle scritte che si incontrano lungo le vie delle città. La ricerca delle sillabe con cui scrivere il Tao costituisce una forma di flaneurie e di ginnastica mentale, che permette di inserire all’interno dei percorsi forzati della vita quotidiana uno sguardo interstiziale che ne ridefinisca codici, segnali, topografia.
Le frasi del Tao, interpretate attraverso questa metodologia di traduzione visuo-spaziale, sono restituite in forma di videoinstallazione site-specific, che può andare dal display attraverso lo stesso strumento – smartphone/iphone – con cui sono state realizzate, fino alla proiezione immersiva a livello ambientale. Assieme a video e fotografie che documentano le frasi realizzate, viene mostrata anche la mappa dei percorsi effettuati in modo da suggerire un’analogia con la mappa dell’attività mentale.
I materiali prodotti durante la residenza presso La Chambre Blanche nel 2015, verranno presentati a Rad’Art assieme ad una installazione site-specific realizzato in loco, in cui emergono le tracce del processo di antropizzazione di un ambiente naturale.
L’installazione sarà attivata da un happening, alle ore 18.
Anton Roca
Nota Biografica Chiara Pergola
http://pergolachiara.com/
Statement - I segni che produciamo marcano un territorio, non sono mai neutri e agiscono a livello sociale.
Partendo da un’analisi del contesto realizza installazioni, situazioni ed interventi che si articolano su diversi registri di scala, per evidenziare la natura semantica di ogni forma espressiva e l’azione del segno sulla realtà; ipertesto, traccia e topografia sono elementi chiave del suo lavoro, in cui spesso utilizza elementi scritti e verbali accanto al registro più strettamente visivo. I libri d’artista ed i progetti editoriali, che rappresentano una parte importante della sua attività, sono riuniti sotto la sigla X/?; un dispositivo particolare è rappresentato da Musée de l’OHM, un comò del XIX secolo trasformato in spazio espositivo. Collocato all’interno del Museo Civico Medievale di Bologna OHM ha creato un punto di vista contemporaneo nel cuore della tradizione, materializzando la complessità dei rapporti tra opera e museo.
Tra le mostre recenti, oltre alla residenza di ricerca sostenuta da Rad’Art presso La Chambre Blanche a Québec dove il progetto Parжour è stato presentato per la prima volta fuori dall’Italia (2015), la mostra personale Passanti/Indoor, alla Fondazione San Carlo di Modena (2016), la realizzazione dell’opera di arte pubblica Via per il Parco di Sculture all’Aperto di Santa Sofia (2014), l’azione urbana Quelchefarete all’interno della rassegna Emergenze Creative nel centro di Ravenna (2014), l’opera site-specific Proposta di Dialogo per la collettiva Autoritratti presso il Museo d’Arte Moderna di Bologna.