Chiara Polemica – The distance
Chiara Polemica, giovane artista emergente nata a Milano, è lieta di presentarsi al pubblico con la sua mostra personale dal titolo The distance.
Comunicato stampa
Chiara Polemica, giovane artista emergente nata a Milano, è lieta di presentarsi al pubblico con la sua mostra personale dal titolo The distance.
La mostra sarà ospitata nell’elegante venue del nuovo Building Center Brian and Barry di via Durini 28 a Milano.
L’artista, che ricordiamo nascere come psicologa e designer, da sempre legata al lavoro sulla tela, si presenta con dodici opere inedite che per tre settimane daranno vita alle pareti del 2nd floor Jewels & Watches del Brian and Barry Building dal 27 Marzo al 16 Aprile 2017.
La scelta di esporre in questa innovativa location situata nel cuore di Milano è dettata dalla voglia di far scoprire la visione di Polemica, cioè quella di una donna che vive la realtà dei nostri giorni.
Questa nuova serie di opere è incentrata sulle forme e sulle proporzioni: vasi dai colori sorprendenti riempiono la tela, enormi come architetture, eppure invisibili per l’uomo che passa loro accanto senza vederli poiché alla sua visione sfugge la dimensione presente.
E’ il paradosso della vita di oggi: non si è felici perché non si ha tempo per esserlo, impegnati a lavorare alla costruzione di una felicità futura, immaginata e progettata secondo gli standard moderni.
L’uomo sulla tela è reso minuscolo per significare il divario tra ciò che vorrebbe fare e ciò che, di fatto, fa.
Da qui il titolo della mostra “The distance”: la distanza che c’è tra la vita sognata e quella vissuta. In questo divario, fatto di contraddizioni, si trova l’essenza di tante vite dei giorni nostri.
Polemica ha messo da parte spatole e pennelli e ha dipinto le tele stendendo i colori ad olio quasi solo con le dita. Per restituire al suo lavoro la dimensione del gioco.
Il risultato è un contrasto insolito. E’ questa la sua peculiarità: usare una lente, la lente di Polemica, che esporta, riadatta la realtà delle forme e la imprime su tela con uno sguardo ironico, nascosto però dietro ad un’immagine delicata.
Un viaggio nella vita di oggi e nella realtà in cui ci troviamo a vivere e a sopravvivere.
CHIARA POLEMICA
Nasco in Italia, nel 1982, l’anno in cui esce al cinema “E.T. l’extraterrestre”.
Alla realtà preferisco le pagine in bianco e nero dei fumetti. Passo l’infanzia con la matita in mano a scarabocchiare dove capita e non so come rispondere alla domanda Cosa farai da grande? Finisce che prendo molte strade e le sbaglio tutte. Mi laureo in Psicologia, mi diplomo in un’Accademia Teatrale, divento designer di moda. Mentre studio cambio una decina di lavori: strappo i biglietti a teatro, servo ai tavoli, faccio la postina…Di fatto mi sento fuori posto dovunque. Se apro bocca è per contestare qualcosa: il soprannome che mi danno gli amici è Polemica.
Nel 2015, dopo aver finito le cose ragionevoli da fare, apro a Milano lo studio d’arte Chiara Polemica.
Sul muro ci scrivo, con un neon luminoso, “Sbaglia”.
Il funambolo cammina sul filo e, consapevole della sua fragilità, rischia la vita per una ragione che il mondo fatica a capire.
Soggetto delle mie opere è l’uomo alla ricerca della propria identità. Ho imparato che niente ti insegna chi sei più delle battaglie che sei disposto a combattere. Anche di quelle perse. La solitudine, spesso presente nei miei quadri, è una condizione che permette all’essere umano di trovare la sua autenticità. A volte, niente è più lontano da noi stessi di ciò che siamo in apparenza.
La fantasia è lo spazio in cui possiamo sopravvivere. Bisogna allenarla insieme alla leggerezza, perché quando tutto va male, l’unica cosa che può salvarci è l’ironia.