Chiara Rizza – Frammenti dell’Io
“Frammenti dell’Io” presenta la più recente ricerca dell’artista siciliana d’origine e torinese d’adozione, a racchiudere ed enfatizzare lo studio del corpo femminile.
Comunicato stampa
In esposizione le opere di: Chiara Rizza | Critica: Giada Petrucci |Sviluppo, curatela: Alessandro Allocco – Damiana Allocco | Comunicato stampa: Soraya Agostino – Mila Negro | Allestimento: ATB Associazione Culturale
ATB Associazione Culturale presenta la mostra "Frammenti dell’Io" di Chiara Rizza. L'esposizione è stata pensata come parte del progetto #nEXTRAditio, espressione delle attività dell'Associazione per il 2022 dedicate ai giovani, alla digitalizzazione, al green, all'uguaglianza, ai progetti con una precisa vocazione territoriale dall'approccio curatoriale definito, rivolti a una community e a fruitori interessati a proposte dal taglio ben specifico. Un percorso culturale di esibizioni artistiche internazionali, quello di ATB per tutto il 2022, in modalità blended. Con il progetto #nEXTRAditio, ATB Associazione Culturale intende riproporre e ridefinire alcune delle modalità tradizionali di fruizione artistica proponendo opere contemporanee, talvolta sperimentali, ma in un contesto che favorisca anche un impegno di formazione e di recupero della tradizione artistica, valoriale e culturale. Questi i cardini della programmazione (nel corso dell'anno esporranno artisti italiani e internazionali) ben rappresentati nel progetto fotografico “Riflessione interna totale” di Chiara Rizza, in mostra presso lo spazio espositivo di ATB dal 18 marzo all’1 aprile 2022 con il titolo “Frammenti dell’Io”.
“Frammenti dell’Io” presenta la più recente ricerca dell’artista siciliana d’origine e torinese d’adozione, a racchiudere ed enfatizzare lo studio del corpo femminile come “tempio del pensiero complesso, che muta a seconda delle emozioni e della percezione del sé e degli altri. È questo il soggetto della poetica sulla quale la fotografa si muove e scatta, coinvolgendo sé stessa e lo spettatore” (Giada Petrucci).
Le fotografie in esposizione lasciano spazio a sensazioni delicate, colorate da un’intimità introspettiva che trasmette la vulnerabilità e la sensibilità dell’autrice, promuovendo un’idea di timida sensualità nella scoperta del sé.
Gli specchi, interi e frammentati, ricorrono in ogni opera e si fanno metafora della parcellizzazione di un’essenza interiore e invitano a una riflessione complessa sulla nudità, fisica e interiore.