Chiara Scarfò – Sei ora

  • KAOZ

Informazioni Evento

Luogo
KAOZ
Via Francesco Riso 55 , Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
11/04/2020

NO SOLO EVENTO ONLINE

Artisti
Chiara Scarfò
Curatori
Lori Adragna
Generi
performance - happening, video

Sei giorni, un’ora al giorno. Video-performance.

Comunicato stampa

“La danza del futuro, sarà un movimento nuovo, il risultato dell'intera evoluzione, la danzatrice non apparterrà ad una nazione, ma all'umanità intera; danzerà la libertà della donna, aiutando le donne a raggiungere una nuova consapevolezza della forza e della bellezza potenziale del loro corpo e del rapporto che esso ha con la natura della terra e con i figli del futuro. Danzerà il corpo che risorge da secoli di oblio civilizzato, che risorge non nella nudità dell'uomo primitivo, ma in una nudità nuova, non più in lotta con la spiritualità e l'intelligenza, ma unita ad essa in una gloriosa armonia; rispecchiando in sé le onde, i venti, i movimenti delle cose che crescono, il volo degli uccelli, il passaggio delle nuvole ed infine il pensiero dell'uomo nel suo rapporto con l'universo”. (Isadora Duncan)

Durante la diffusione virale del COVID-19 artisti, curatori, spazi e operatori culturali hanno convertito o distribuito ricerche e produzioni culturali attraverso canali on-line. In un momento in cui dirette, streaming e virtualizzazioni appaiono come soluzioni capaci di accorciare la distanza sociale, SEI ORA è un progetto che inverte e articola la riflessione e l’espressione digitale analogica, “una distanza che annulla una distanza” come dice Chiara Scarfò. Conformemente alle normative che regolano la vita sociale e le prescrizioni governative, a partire dall' 11 aprile per sei giorni, un’ora al giorno e sempre diversa e variabile, le sporadiche presenze che transitano da Piazza Magione e dalla vetrina chiusa di KaOZ potranno fruire di SEI ORA, video-performance screening di Chiara Scarfò a cura di Lori Adragna e Andrea Kantos, in partnership con Bridge Art, Dimora OZ e KAD Kalsa Art District. SEI ORA non è un progetto virtuale, ma reale e che Chiara Scarfò, Lori Adragna e Andrea Kantos hanno scelto di distribuire attraverso dei dispositivi digitali ma in uno spazio prettamente analogico, quello della piazza, che coerentemente con la sua funzione in apparenza indebolita, ancora oggi rappresenta uno snodo fondamentale degli esseri viventi. È tempo di riflettere sulla dinamica della ricerca e della produzione culturale in un momento che offre variabili e spazi di pensiero aperti oltre di esso. SEI ORA è una selezione di un diario intimo realizzata da Chiara Scarfò, che puntualmente durante il 2018 ha archiviato digitalmente gesti, scatti esposti e slanci corporei, assumendosi la responsabilità che questi avvenissero in un tempo e spazio molto ristretti, movimenti quindi che possono essere nervosi, muscolari, psichici, poetici ed emotivi, semplici e complessi.Il gesto spontaneo, privo di intenzionalità che la Scarfò risolve nell'immagine video, è una forma di espressione libera perché non subisce condizionamenti e non ha confini. È il linguaggio che nasce dentro di sé mentre l'artista è sia oggetto che soggetto della rappresentazione performativa. Il corpo, da lei inteso come limite immaginario fra interno ed esterno, tra l'Io e il mondo, tra luce e ombra, verso un'intimità ermetica dove gli opposti si compenetrano, abbandona qui l'abituale architettura. Non più solo involucro sfrontato e inaccessibile nascondiglio e rifugio del pensiero, si produce in sequenze senza destinazione che, nel loro ritmo e nel loro movimento producono uno spazio e un tempo del tutto nuovi. Tale libertà consente all'artista di esprimersi senza far riferimento ad alcun codice prestabilito se non al proprio, riuscendo a cogliere l'inatteso, ad immaginare il futuro, a evocare l'armonia e il silenzio, a far emergere le proprie risorse creative.

Chiara Scarfò (Genova 1977), privilegiando oggi l'installazione, il video e la fotografia digitale, conduce da sempre una peculiare ricerca tesa ad esplorare, attraverso la messa in gioco del proprio corpo, quella vita segreta e rivelata, muta sospensione delle immagini, l’aderire inesauribile alle sue opere. Fra le esposizioni personali ricordiamo: 2017-18, "STASERA" a cura di Carmen Schipilliti, Variabili in Permanenza, Post Industrial Atelier, Pistoia. 2011, "Micropassi" doppia personale con Carlo Cislaghi, Convento del Carmine, Marsala (Trapani). 2009, “TABLE” a cura di Angel Moya Garcia, galleria ingresso pericoloso, Roma. Fra le mostre collettive: 2018 Mostra dell'Archivio Italiano dell'Autoritratto fotografico a cura di Giorgio Bonomi'+Zare Rocca Roveresca, Senigallia. FRAGILE / handle with care - ||| Edizione Collettiva d'arte contemporanea a cura di Benedetta Spagnolo, Museoteatro della Commenda di Pré Piazza della Commenda, Genova. 2017 “Retrato o Etopeya” Mostra collettiva multimediale a cura di Massimiliano Tonelli, Centro Culturale di Piélagos Quijano, Cantabria. 2016 “Retrato o Etopeya” Mostra collettiva multimediale a cura di Massimiliano Tonelli, Biblioteca Centrale di Santander. “Other Identity” Altre forme di identità culturali e pubbliche, Mostra collettiva a cura di Francesco Arena, Loggia della Mercanzia, Genova. "Saluti dall'Italia". 2012 Museo di Saarijärvi, Helsinki, Finlandia a cura di Alberto Ferretti, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Helsinki. Performance: 2012 In Corpo 012 - rassegna performativa a cura di Sponge, ArteContemporanea BT'F Extra, Bologna 2010: FestArte (Violenza Invisibile) Incursioni performative MACRO Testaccio, La Pelanda Roma. Film & Video Festival : 2017 ≠99 The Berkeley Film and Video Festival 2017 - Berkeley, California - USA. 2016 Presentazione di Pensiero Meridiano Blog di Critica d'arte di Fabrizio Pizzuto, Rassegna Video, Studio Dormino-Giambrone, Roma