Chiara Scodeller – A portrait of Italia

Informazioni Evento

Luogo
IPERSPAZIO
via Carlo Torre 43, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
16/02/2024

ore 18

Artisti
Chiara Scodeller
Curatori
Francesca De Chiara, Francesca Rossi Minelli
Generi
fotografia, personale

Scorci di paesi montani del Friuli-Venezia Giulia e dell’Italia dagli anni ‘60 agli anni ‘80 si mostrano impresse nello spazio, come piccole architetture tessili, in cui si colloca il presente.

Comunicato stampa

Il reale, in questo universo “retto dal principio di simulazione”, non può che superare il suo presunto modello, il simulacro, di cui diventa semplicemente una sbiadita memoria, un “oggetto perduto” o meglio un “alibi”.

Cyberfilosofia, J.Baudrillard

Anonime immagini perdute, sbiadite e impolverate costituiscono un piccolo e prezioso archivio, le cui tracce si iscrivono nel tempo. Scorci di paesi montani del Friuli-Venezia Giulia e dell’Italia dagli anni ‘60 agli anni ‘80 si mostrano impresse nello spazio, come piccole architetture tessili, in cui si colloca il presente. In A PORTRAIT OF ITALIA, prima personale dell'artista Chiara Scodeller, l’artista conduce silenziosamente lo spettatore nella rinascita di luoghi del passato in un presente di incertezze e decadimento. La mostra è il secondo appuntamento del semestre espositivo di Zona Blu “Iperblu” a cura di Francesca De Chiara e Francesca Rossi Minelli, in collaborazione con Iperspazio, sede del semestre, in Via Carlo Torre 43, Milano.

Chiara Scodeller, trasporta il corpo dello spettatore tra le pieghe del tempo, ruba estratti di scorci di archivi dimenticati mappando l’Italia nei tre lavori in mostra: Portis, Italia e Universal. Portis è il primo lavoro presentato, i negativi fotografici impressi riconducono ad un immaginario passato introducendo lo spettatore all’interno del tessuto temporale. Un inganno in cui la mente cade, le immagini mostrate si ambientano nel vissuto recente nel territorio della Carnia (una regione storico-geografica prevalentemente montana, situata nella parte nord-occidentale della provincia di Udine, in Friuli, comprendente buona parte delle Alpi Carniche italiane con le sue valli alpine) a Portis, paese totalmente distrutto dal terremoto del ‘76 che ne riporta attualmente i segni della distruzione. I palazzi, le piazze, le strade italiane proseguono in volatili architetture nel lavoro Italia, un archivio di diapositive a colori rinvenute dall’artista in una bancarella del mercato in Via Francesco Brioschi di Milano, di proprietà di un anonimo chimico milanese, fissano la storia del paese dagli anni ’60 agli anni ‘80. Il percorso culmina con Universal, l'unico cortometraggio in mostra, ambientato all’interno del mangimificio di San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone. L’artista ripercorre il ricordo di quando da bambina seguiva il padre all’interno della fabbrica, luogo che, a suo ricordo, era architettonicamente freddo e distaccato da ogni sentimento umano. La macchina e la sua meccanicità rendevano l'ambiente freddo, lontano dall'essere un luogo accogliente e conviviale. Sedici anni dopo rientra nella fabbrica notando un'alterazione dei suoi ricordi con un rovesciamento della narrazione tramite lo spazio.  Il rapporto mente-corpo diventa parte stessa del lavoro presentato, in quest'ultimo lo spettatore è la macchina da presa, spia i lavoratori percependo quei rumori sottili e stridenti che solo un mezzo tecnologico avverte, di fatti l’orecchio umano che abita quotidianamente quei luoghi percepisce un silenzio spettrale. L’artista si modella tra i loro spazi silenziosamente, nel tentativo di cercare una rinascita attraverso uno sguardo quasi archeologico come se fossero reperti da cui recuperare una storia di cui non si è ancora del tutto a conoscenza.

 

Chiara Scodeller (San Vito al Tagliamento, Italia 2000)

Vive e lavora a Milano, si è laureata in Arti Visive presso NABA Milano e ha conseguito un Master in post produzione in Cfp Bauer, sempre a Milano. Ricopre la figura di editor, colorist e fotografa come attività principale. Nella sua ricerca ci sono due strade differenti tra loro, la prima è la ricerca sugli studi di genere con ERBARIO DI GENERE – I fiori ermafroditi come concetto di genere nell’antropocene, esposto al PAV di Torino, la seconda riguarda l’interesse verso l’archivio fotografico e l’interesse tra il binomio uomo-macchina come si può notare nel cortometraggio UNIVERSAL.

 

 

Semestre espositivo “Iperblu” Gennaio - Maggio 2024

La mostra è parte della programmazione del semestre espositivo “Iperblu” di Zona Blu curata da Nicola Tineo, Francesca De Chiara e Francesca Rossi Minelli, parte del team curatoriale dell’associazione, in collaborazione con Iperspazio. Lo spazio ospita da gennaio a maggio 2024 cinque mostre personali di giovani artistæ che presenteranno la propria ricerca artistica quali: il collettivo TRDE, Chiara Scodeller, Guido Corbisiero, il duo Lorenzo Peluffo e Enrico Turletti e Zeroscena. Il semestre espositivo presenterà, attraverso differenti media e linguaggi, ricerche strettamente legati alla percezione soggettiva degli artistæ verso lo spazio vissuto dall’essere umano, i suoi  comportamenti sociali, l’organizzazione della mutazione della realtà attraverso un tempo anacronistico, legandosi agli ideali del luogo che li ospita e del perimetro fluido che denota Zona blu.