Chiara Tommasi – Tredici

Informazioni Evento

Luogo
RISERVA NATURALE DEL LAGO DI VICO
01032 Caprarola , Caprarola, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
19/08/2018

ore 18-20

Artisti
Chiara Tommasi
Curatori
Serena Achilli
Generi
performance - happening

Tredici, o meglio dodici più uno, è il numero del ritorno. La tredicesima ora è il ricominciare, la rinascita, l’inizio di un ciclo nuovo, ma ignoto. Tredici era il numero ‘magico’ nel Totocalcio, mentre nei tarocchi indica l’incertezza, l’esitazione, o la fine per poi cambiare, un rinnovamento quindi. Nell’Ultima Cena, questo numero rappresenta l’amore eterno e incondizionato di Gesù (uno) per i suoi apostoli (dodici). Dodici più una, saranno anche le ‘presenze’ nella performance diretta da Chiara Tommasi, che si svolgerà sulle rive della Riserva Naturale del Lago di Vico.

Comunicato stampa

Tredici, o meglio dodici più uno, è il numero del ritorno. La tredicesima ora è il ricominciare, la rinascita, l’inizio di un ciclo nuovo, ma ignoto. Tredici era il numero ‘magico’ nel Totocalcio, mentre nei tarocchi indica l’incertezza, l’esitazione, o la fine per poi cambiare, un rinnovamento quindi. Nell’Ultima Cena, questo numero rappresenta l’amore eterno e incondizionato di Gesù (uno) per i suoi apostoli (dodici).

Dodici più una, saranno anche le ‘presenze’ nella performance diretta da Chiara Tommasi, che si svolgerà sulle rive della Riserva Naturale del Lago di Vico.

Tra canneti e alberi, accadrà qualcosa che vi lasceremo scoprire in quelle poche ore in cui il sole comincia a tramontare. In un piccolo capanno di avvistamento, dove si pratica birdwatching, si svolgerà un gioco di spie. Guardare, senza essere visti, qualcosa o qualcuno che non si conosce, un po’ come nel grande fratello in cui viviamo tutti i giorni attraverso i social network.

La grande rete negli ultimi dieci anni, ci ha catapultato in un enorme acquario dove siamo tutti indistintamente pesci, di varie specie si, ma sempre pesci.

Ci mostriamo per come siamo? O ci mettiamo addosso delle maschere per essere diversi, seducenti, vincenti? Perché noi sappiamo di essere spiati da altre maschere, alcune delle quali non parlano non interagiscono mai. Sanno tutto di noi, o almeno quello che noi vogliamo far conoscere loro, ma ci guardano da fuori, in silenzio.

O forse, come nel romanzo di Haruki Murakami ‘La fine del mondo e il paese delle meraviglie’, viviamo in due storie parallele: il mondo reale, la vita off-line, ed il mondo irreale, la vita on-line. Nell’irreale siamo senza la nostra ombra e senza sentimenti, mentre i custodi della nostra memoria e del nostro cuore sono gli Unicorni. Meraviglioso e leggendario l’Unicorno, il cavallo bianco con in testa un unico grande corno, è simbolo di umiltà, purezza e nobiltà. Ora da mito della storia e della letteratura è passato ad essere un mito in internet e di vendite. Rimanendo sempre al passo con i tempi è diventato un’icona di stile o forse di trash, un brand. Ma è comunque quel simbolo, che probabilmente ci riporta tutti alla nostra infanzia, ai racconti e alle fiabe dove lui scorazzava per darci quell’illusione del sogno e della felicità. E’ l’allegoria del nostro immaginario e, sapendo che l’Unicorno non esiste, la frase più bella ce l’ha regalata Umberto Eco:

‘…che delusione, dissi. Mi sarebbe piaciuto incontrarne uno attraversando un bosco. Altrimenti che piacere c’è ad attraversare un bosco?’

Le maschere, il travestimento, il voyeurismo, la censura, sono i temi in questo lavoro di Chiara Tommasi, la quale cercherà di far partecipare il pubblico in maniera privilegiata (i visitatori potranno entrare a vedere uno alla volta), creando un rapporto diretto ed unico con l’artista e la sua opera.

Con la partecipazione di Elise Blue.

A cura di Serena Achilli

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