Chris Gilmour – Fiat nuova 500 trasformabile
Gilmour èuno dei più originali e affermati artisti inglesi dell’ultima generazione, è uno scultore che si misura con un unico materiale molto particolare, il cartone riciclato che plasma e trasforma, traendone un potenziale espressivo insospettabile.
Comunicato stampa
La Galleria Ghetta di Ortisei ha il piacere di presentare nei propri spazi di Via Rezia 59, durante la III Biennale Gherdeina ad Ortisei, l’opera FIAT Nuova 500 Trasformabile di Chris Gilmour. Gilmour è uno dei più originali e affermati artisti inglesi dell’ultima generazione, è uno scultore che si misura con un unico materiale molto particolare, il cartone riciclato che plasma e trasforma, traendone un potenziale espressivo insospettabile. Prende ispirazione da oggetti che fanno parte della nostra quotidianità e della nostra storia come la moka o la macchina da scrivere, ma anche da simboli storico-culturali come ad esempio la Fiat 500 o la Lambretta, tutti oggetti legati dalla capacità di trasmettere emozioni e far riaffiorare ricordi. Da quest’ottica appare evidente come la scelta del materiale non è soltanto inusuale bensì strettamente legata alla scelta dei soggetti rappresentati. Il cartone infatti fa parte della nostra quotidianità al pari della storica 500, c’è in questo la volontà di affermare un parallelismo tra il soggetto e il materiale prescelto per rappresentarlo.
Chris Gilmour è nato a Stockport, vicino a Manchester, nel Regno Unito, nel 1973, ha studiato scultura in Inghilterra, da alcuni anni vive e lavora a Udine. Nel 2001 ha esposto a Bergamo al Museo Archeologico, a Padova alla Galleria Perugi, alla Fondazione Stelline di Milano nel 2005, a New YorK al Museo Art e Design, alla Galleria Freight+Volume e in numerose fiere italiane e estere.
Nel 2006 ha vinto il Premio Cairo.
Nell’ultimo anno ha partecipato ad alcune interessanti esposizioni: al Museo Diocesano di Milano, alla mostra Tra Arte e design: vivere e pensare in carta e cartone, curata da Paolo Biscottini, a Nuova creatività italiana, curata da Renato Barilli, a Gambettola, a Rimini, a Castel Sismondo al Progetto scultura 2011, curato da Beatrice Buscaroli, a Lucca, a Palazzo Bottini, alla mostra L’immagine del suono, curata da Alessandro Romanini all’interno del Summer Festival e infine a Torino allo spazio Ersel ha esposto la personale Nothing is real curata da Walter Guadagnini.
Attualmente è uno degli artisti invitati a POPism - L'arte in Italia dalla teoria dei mass media ai social network a cura di Luca Beatrice- Fondazione Michetti, Francavilla a Mare (CH)