Christian Fogarolli – La mente alterata

Per il ciclo Serate di arte e neuroscienze la Fondazione per l’Arte e le Neuroscienze di Francesco Sticchi a Maglie, in provincia di Lecce, presenta una conferenza a tema e la mostra personale dell’artista Christian Fogarolli intitolate “La mente alterata”.
Comunicato stampa
Per il ciclo Serate di arte e neuroscienze la Fondazione per l’Arte e le Neuroscienze di Francesco Sticchi a Maglie, in provincia di Lecce, presenta una conferenza a tema e la mostra personale dell’artista Christian Fogarolli intitolate “La mente alterata”. La Fondazione dal 2017 ospita appuntamenti col pubblico per approfondimenti specifici sul rapporto tra arte e cervello, in cui ben si inserisce in questa edizione la produzione artistica di Fogarolli. La prima conferenza e l’inaugurazione del percorso di opere si terranno alla presenza dell’artista venerdì 11 aprile dalle ore 19.00 nella sede di FANS in via Thaon de Revel 25.
Con la volontà di allineare cultura neuroscientifica e umanistica, Francesco Sticchi, medico e collezionista d’arte, propone di anno in anno la formula della conferenza, per un dialogo interdisciplinare sui meccanismi cerebrali e la creatività, che introduce alla visita di una mostra, dando spazio ai linguaggi espressivi contemporanei: l’intento è di stimolare l’interesse per la conoscenza della mente umana in relazione al corpo e all’ambiente attraverso il lavoro degli artisti invitati e le opere scelte.
Citando gli studi del premio Nobel Eric R. Kandel sulla mente alterata e su cosa dicono di noi le anomalie del cervello, la conferenza per questo nuovo appuntamento cerca di rispondere alla domanda sul cosa succede al nostro senso del sé quando il cervello non funziona correttamente o quando è afflitto da malattie e traumi. I neuroscienziati partendo dalle alterazioni sia fisiche sia psichiche degli umani sono riusciti a scoprire e rilevare i funzionamenti dell’organo più straordinario della natura, cioè il cervello umano e la sua mente.
Allo stesso modo, la ricerca dell’artista legata alla scienza si muove costantemente tra normalità e devianza, riflettendo sulle attribuzioni normative di malattia, emarginazione e categorizzazione nella società contemporanea.
La conferenza tenuta dal Dottor Francesco Sticchi: nel corso della storia la linea di demarcazione della ‘normalità’ è stata tracciata in punti diversi da società diverse, sottoponendo i soggetti a differenti stigmatizzazioni. Alla luce del sapere neuroscientifico, considerando gli studi di neurofilosofia e psicologia cognitiva, ci si addentrerà nei risvolti della psichiatria moderna che tenta di descrivere e catalogare (DSM-5) i disturbi mentali, ma che con una incerta collocazione dei vari comportamenti rispetto alla linea che separa il normale dal disturbato, testimonia che il confine è mutevole. Le variazioni del comportamento derivano da variazioni individuali del cervello, che ci dà il nostro senso di individualità.
Dallo studio dello spettro autistico si è capito quali sono le strutture del cervello sociale; dai quadri dei disturbi depressivi, bipolari, si è evidenziata l’importanza dei circuiti del sistema limbico con le emozioni fondamentali per l’integrità del sé e della relazione mondo-cervello; dai soggetti schizofrenici, la cui mente si trova inondata da informazioni sensoriali che il cervello non riesce più a filtrare e incanalare, con la mescolanza fra stimoli interni e dell’ambiente, si è affermata l’importanza di determinati lobi cerebrali per la capacità di pensare, di prendere decisioni e di portarle a termine; dalla demenza si è compreso tutto il valore della memoria con l’ippocampo, in particolare, che ci dà la struttura del senso di sé costante nel tempo; attraverso le dipendenze si è colto il principio del piacere e così via per le malattie neurologiche.
La realtà autogenerata dal cervello che è un sistema di esplorazione e navigazione molto efficace, in parte inconscia e in parte cosciente, guida i nostri pensieri e il nostro comportamento. Di conseguenza le alterazioni delle funzioni cerebrali possono avere conseguenze spaventose e tragiche, come pure conferire benefici affermando l’individualità di ognuno. L’uomo è anche irrazionalità (al cervello piace anche un po' di follia); irrazionali sono l’amore, la fantasia, l’immaginazione, l’ideazione, il desiderio e il sogno.
In mostra, ci accompagnano in questa scoperta, una serie di opere di Christian Fogarolli che stimolano un pensiero critico sul rapporto tra mente e cervello ponendo questioni su come i processi funzionali di quest’ultimo interagiscono con quelli soggettivi della mente, e indagando come questi atti di pensiero si sviluppino in comportamenti ritenuti leciti o proibiti. Nella sua pratica artistica, passato e presente si intrecciano ibridando diversi metodi espressivi: fotografia, installazione, scultura e pittura; tracce e frammenti di un tempo indefinito si legano a materiali vitrei, specchianti, metallici, organici e tecnologici.
La conferenza si ripeterà ogni sera dall’11 fino al 25 aprile 2025 e la mostra “La mente alterata – Christian Fogarolli” sarà visitabile su appuntamento fino al successivo 30 maggio. Per appuntamenti 339 6145183. Come per ogni edizione l’iniziativa si completa con la pubblicazione di un catalogo.
CHRISTIAN FOGAROLLI (Trento, 1983) ha conseguito la laurea in archeologia nel 2007 per poi proseguire gli studi storico-artistici con una laurea magistrale nel 2011 presso l'Università di Trento, parallelamente a una laurea magistrale in diagnostica e restauro delle opere d'arte presso l'Università di Verona. Dal 2011 si dedica allo studio e alla ricerca di pratiche artistiche, filosofiche e storiche. La sua ricerca teorica e sul campo si svolge in contesti archivistici e museali, da cui trae ispirazione con l'obiettivo di valorizzare patrimoni poco noti. La sua pratica si sviluppa all'intersezione tra arti visive e discipline scientifiche, indagando come queste ultime abbiano utilizzato il mezzo artistico per progredire. Attraverso la ricerca storica e archivistica, tenta di decostruire la condizione binaria che separa devianza e normalità, riflettendo sulle attribuzioni normative di malattia, emarginazione e categorizzazione nella società contemporanea. Lavora attraverso diverse forme espressive, dall'installazione alla fotografia, dalla scultura al video.
I risultati della sua ricerca sono stati esposti in eventi come dOCUMENTA (13), Kassel (2012); MART, Museo d'arte moderna e contemporanea di Rovereto (2013); La Maison Rouge a Parigi (2014); Museo della Fondazione Miniscalchi-Erizzo di Verona (2015); centro artistico de Appel di Amsterdam (2015); 5a Biennale Internazionale di Mosca a Mosca (2016); l'Hunterian Museum di Glasgow (2017); Gaîté Lyrique di Parigi (2017); Haus der Kulturen der Welt a Berlino (2017); Gli incontri della fotografia d'Arles (2018); MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma (2018); Museo di Palazzo Fortuny, Venezia (2018); Museo di Grenoble (2019); Musée d'histoire de la Médecine a Parigi (2020); MARe Museo d'Arte Contemporanea di Bucarest (2020); STATE Experience Science a Berlino (2020); Löwenbraukunst Art Center e schwarzescafé Luma Westbau a Zurigo (2020); Fondazione Gschwandner Reaktor a Vienna (2020); GAM Galleria di Arte Moderna di Torino (2020); MAMM Museo d'arte multimediale di Mosca (2020); Fondazione Benetton di Treviso (2021); MAMbo, Museo d'Arte Moderna di Bologna (2022); CCCB Centro di Cultura Contemporània di Barcellona (2022); MART, Galleria Civica, Trento (23-18-2014); Fondazione Telefónica di Madrid (2023).
Ha ricevuto premi per la ricerca e la residenza presso il College of Physicians e il Mütter Museum, Philadelphia (2018); Futura Center for Contemporary Art, Praga (2018); Italian Council Prize conferito dal Ministero della Cultura italiano, Roma (2019); A Collection Prize, Vicenza; Boghossian Foundation - Villa Empain, Bruxelles (2024).
FANS – FONDAZIONE PER L’ARTE E LE NEUROSCIENZE fondata e presieduta dal medico Francesco Sticchi si propone come spazio d’arte e per la divulgazione delle neuroscienze, luogo di incontro e di dialogo interculturale che si rivolge alle giovani generazioni, laboratorio di sperimentazione e di ibridazione di nuovi linguaggi espressivi artistici, soprattutto della creatività salentina. Dal 2017 realizza il ciclo di conferenze “Serate di arte e neuroscienze” per veicolare un’educazione neuro-estetica in un nuovo rapporto arte-cervello che stimoli l’interesse per la conoscenza del funzionamento della mente umana e della sua relazione con il corpo e l’ambiente anche attraverso le opere d’arte. Gli argomenti trattati in dieci edizioni: visione, memoria, sinfonia del cervello, cervello e creatività, percezione e bellezza, l’ordine del tempo, oltre all’analisi di quattro emozioni: ricerca, paura e ansia, sofferenza, desiderio sessuale, con le relative mostre di artisti contemporanei.