Christian Leperino / Poi piovve dentro l’alta fantasia
Nuovo doppio appuntamento della rassegna Paleocontemporanea con una serata dedicata all‘installazione “ One” ideata da Christian Leperino per gli spazi dell’Aeroporto cittadino e alla rassegna di video arte “Poi piovve dentro l’alta fantasia”, curata da Marcella Ferro.
Comunicato stampa
Venerdì 25 ottobre, all’Auditorium dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, dalle ore 20:00, nuovo doppio appuntamento della rassegna Paleocontemporanea con una serata dedicata all‘installazione “ One” ideata da Christian Leperino per gli spazi dell’Aeroporto cittadino e alla rassegna di video arte “Poi piovve dentro l’alta fantasia”, curata da Marcella Ferro. La serata si concluderà con l'osservazione del cielo di Napoli in collaborazione dell'UAN - Unione Astrofili Napoletani.
Continua l’evento Paleocontemporanea che, seguendo il filo conduttore della “Trascendenza”, approda all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, uno dei siti della rassegna insieme al Museo Archeologico, quello di Capodimonte e le Catacombe di San Gennaro. Si aggiunge a questo straordinario percorso l’Aeroporto di Capodichino che ospiterà un’installazione d’arte contemporanea.
Accoglierà il pubblico il direttore dell’Osservatorio Massimo Della Valle. Seguirà la presentazione della fase progettuale di “One” di Christian Leperino, opera realizzata, per Paleocontemporanea e pensata per gli ambienti dell’Aeroporto della città.
Inizio delle proiezioni: Auditorium dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, venerdì 25 ottobre ore 20:00. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
L’INSTALLAZIONE-
ONE: il lavoro di ricerca, per quest’opera, si è sviluppato attraverso un lungo e serrato dialogo con la materia, un esercizio sulla fisicità dei materiali che ha offerto suggerimenti e occasioni di nuovi sviluppi per la “formazione” dell’organismo plastico. In quest’opera – attraverso la pratica del “sezionamento” del corpo della scultura, l’innesto di frammenti anatomici e di elementi inorganici che richiamano i volumi semplificati di uno skyline urbano – si sviluppa ulteriormente la riflessione, intrapresa dall’artista già da alcuni anni, sul rapporto tra architettura contemporanea, e in modo particolare l’architettura delle periferie metropolitane, e i (disattesi) bisogni umani. Nello spazio urbano disseminato di “scatole di cemento” trionfa la frammentazione, la mancanza di relazione tra gli elementi urbani e tra le persone che vi abitano. Anche il sistema fisiologico e cognitivo dell’essere umano non può non registrare il malessere che ne deriva. Con One dunque Leperino s’interroga e ci interroga – intercettando una tematica particolarmente “calda” della ricerca contemporanea internazionale – sui nodi critici che riguardano oltre all’identità umana anche quella urbana. Identità, quest’ultima, che appare sempre più sfuggente, multiforme, talvolta contraddittoria e nel cui fluire si riversano immagini, percezioni e vissuti personali.
VIDEO ART-
Marcella Ferro presenterà la rassegna “Poi piovve dentro l’alta fantasia”, prima edizione della rassegna dedicata alla video art in correlazione al tema della trascendenza, fil rouge quest’anno di Paleocontemporanea 2013.
La rassegna, coordinata da Marcella Ferro e realizzata con il sostegno dell’Associazione artistica Essearte e la cooperativa La Paranza onlus, presenta le opere di: Vito Alfarano, Angelo Bramanti, Fabio Catapano, Flaviano Esposito, Silvio Giordano, Roxy Inthebox, Ilaria Margutti, Matteo Mezzadri, Viola Pantano, Massimo Pastore, Antonio Patrizio, Claudio Rivetti, Daniele Rosselli, Sanaz Sedighy, Maria Celeste Taliani, Lucia Veronesi e Debora Vrizzi.
Rileva la curatrice Marcella Ferro che «Gerard Genette riguardo all’opera d’arte ne definisce il carattere di trascendenza laddove ci si ritrova d’innanzi a manufatti che s’incarnano in più oggetti, o perché la loro ricezione può estendersi molto oltre la presenza di quell’oggetto e in maniera tale da sopravvivere alla sua scomparsa, insomma la trascendenza riguarda tutte le maniere con cui un’opera può alterare o travalicare la relazione che intrattiene con l’oggetto materiale o ideale in cui essa ‘consiste’, tra l’opera e il suo oggetto d’immanenza. In questa direzione da sempre si muove la video arte frutto essenzialmente di una visione oltre il dato reale e per sua costituzione connaturata avendo come medium un supporto di proiezione rispondendo, inoltre, alla logica della visione dinamica ampiamente argomentata da Arnheim. Per Calvino invece il concetto di visibilità, chiaramente pertinente alla video arte è rivisto attraverso l’alta fantasia, cioè la parte più elevata dell’immaginazione corporea, quale quella che si manifesta nel caos dei sogni. E d’altronde cos’è il video se non un sogno materializzato nell’immagine e che conserva la sua peculiare intangibilità.
La video rassegna Poi piovve dentro a l’alta fantasia, parte proprio da quest’ultimo concetto, facendo riferimento ad alcuni versi di Dante che ha forse tracciato, con la Divina Commedia, una delle opere più trascendentali».