Christoph Mügge / Sebastian Mügge – Tramatic Trash Pizza
In Traumatic Trash Pizza, gli artisti Christoph e Sebastian Mügge invitano il pubblico a considerare il peso di questi lasciti attraverso un’installazione poliedrica che fonde storie personali, reperti storici, miti contemporanei e stereotipi.
Comunicato stampa
Una grande Pizza Spazzatura Traumatica con extra di tutto, per favore!
In questo semplice ordine si nasconde una più profonda esplorazione delle tracce indelebili che ci lasciamo dietro quando moriamo. Proprio come ogni ingrediente contribuisce al sapore unico di una pizza, le nostre vite sono composte da una miscela complessa di esperienze, ricordi e passioni che caratterizzano la nostra eredità materiale. In Traumatic Trash Pizza, gli artisti Christoph e Sebastian Mügge invitano il pubblico a considerare il peso di questi lasciti attraverso un’installazione poliedrica che fonde storie personali, reperti storici, miti contemporanei e stereotipi.
Con un approccio giocoso ma commovente, la composizione site-specific trasforma spazio contemporanea in un moderno scavo archeologico, dove innumerevoli vite si svelano in un ambiente visivamente ricco, attraverso il proprio contributo fatto da collezioni materiali, immagini e video, disegni murali monumentali e oggetti scultorei. All’interno di questi strati, gli artisti sfidano nozioni stereotipate, confrontano ruoli tradizionali e mettono in luce questioni urgenti del nostro tempo.
La mostra si sviluppa attraverso diverse narrazioni: dalla toccante storia di un pizzaiolo locale che, come per un rituale, brucia le pizze in offerta alle anime degli amati cani e animali domestici defunti; alla simbolica “ultima cena prima della morte”, un pasto finale condiviso di fronte alla mortalità. Sono atti commoventi che riflettono sui temi del ricordo e del lascito facendo luce sui legami e i gesti che ci definiscono alla fine della nostra vita.
Traumatic Trash Pizza esamina la nostalgia, le verità non-dette, le tradizioni artificiose e le routine dimenticate, mentre riflette sull’influenza persistente del cattolicesimo e del misticismo nell’approcciarsi al tema della morte secondo lo stereotipo italiano. Insieme, questi elementi rivelano il peso dell’antichità sulla società moderna, invitando il pubblico a riconsiderare l’Italia al di là della “Dolce Vita” e a testimoniare una fusione evocativa di kitsch e sublime, spazzatura e trascendenza. Attraverso i ricordi e le storie personali degli abitanti di Brescia, Christoph e Sebastian Mügge catturano l’essenza della città—il suo spirito unico e il suo continuo dialogo con la memoria, la tradizione e l’identità.
Questa mostra invita il pubblico a riflettere su temi universali: Come ci relazioniamo con un passato che forse non è mai esistito? Quali tracce lasciamo dietro di noi? Quanto sono state sostenibili le nostre vite e come speriamo di essere ricordati?
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BIO/ Sebastian (nato nel 1981) e Christoph Mügge (nato nel 1983) sono fratelli artisti nati in Germania e residenti in Svezia. Lavorano come duo dal 2017 e hanno esposto in più di venti paesi. Sebastian ha conseguito un MFA presso l’Umeå Academy of Fine Arts (2011) e Christoph ha ottenuto il suo diploma presso la Kunstakademie Düsseldorf (2013).
