Christopher Williams – Models Open Letters Prototypes Supplements
Concepita come un’estensione espositiva dell’idea di “Lettera Aperta”, è la prima mostra istituzionale di Christopher Williams dopo la serie di retrospettive “The Production Line of Happiness” all’Art Institute di Chicago, al MoMA di New York e alla Whitechapel di Londra.
Comunicato stampa
Concepita come un’estensione espositiva dell’idea di “Lettera Aperta”, strumento usato per dare forma pubblica a un discorso privato, Models, Open Letters, Prototypes, Supplements è la prima mostra istituzionale di Christopher Williams dopo la serie di retrospettive The Production Line of Happiness (The Art Institute of Chicago, MoMA New York, Whitechapel London; 2014-2015).
Tra i maggiori esponenti della seconda generazione della Conceptual Art americana, Williams si è formato al California Institute of the Arts alla fine degli anni ’70 sotto la guida di artisti come Michael Asher, John Baldessari, Douglas Huebler e Morgan Fisher, sviluppando una pratica che fin dalle prime opere ha indagato i limiti e i confini del dispositivo fotografico, per svelarne e decostruirne funzioni, strutture e regole, attraverso un corpus di lavori che va dal film al video, dalla scultura al collage, dalla performance alla produzione di poster e libri d’artista.
Ultimo atto di una ricerca che ha visto Williams mettere al centro della propria pratica lo “studio” come luogo di produzione critica e materiale, la mostra alla Triennale di Milano riunisce per la prima volta il nuovo nucleo di lavori recentemente presentati nelle gallerie Capitain Petzel di Berlino – Open Letter to Model No. 1740, 2016 – David Zwirner di Londra – Open Letter: The Family Drama Refunctioned? (From the Point of View of Production), 2017 e gta Exhibitions di Zurigo: Supplements, Models, Prototypes, 2017.