Cinquant’anni di Arte Contemporanea in mostra a Milano
In mostra una selezione di dipinti italiani e stranieri, che coprono un arco temporale di circa cinquant’anni
Comunicato stampa
Dal 21 giugno al 21 luglio 2011 la sede di Milano di Farsettiarte espone una selezione di dipinti italiani e
stranieri, che coprono un arco temporale di circa cinquant’anni.
Dorazio
1955: Composizione di Piero Dorazio
La mostra si apre, cronologicamente, con una Composizione dipinta da Piero Dorazio nel 1955 (olio su tela,
cm 70x50).
Come è noto, nel 1953 l’artista romano fu invitato a tenere due conferenze alla Harvard University, nel
Massachusetts e si stabilì per circa un anno a New York. Qui tenne le sue prime esposizioni personali (nella
Wittenborn One Wall Gallery e nella Rose Fried Gallery), fu incoraggiato dal critico d’arte Clement Greenberg,
ma soprattutto conobbe i maggiori esponenti dell’arte statunitense di quegli anni, come Willem De Kooning,
Mark Rothko, Jackson Pollock e Robert Motherwell. Fu un’esperienza fondamentale, che gli consentì di
raggiungere la piena maturità espressiva, evidente nella tela qui esposta, che sintetizza al meglio i molteplici
aspetti del suo linguaggio espressivo: i colori prendono vita e danno l’impressione di muoversi all’interno della
tela, dando all’intera composizione una carica dinamica particolarmente efficace.
Rotella
Anni Settanta: Rotella, Boetti e Isgrò
Datato 1972, il Payage plastique di Mimmo Rotella fa parte del gruppo degli Artypo, così chiamati dalla
fusione delle parole art e typographie. Dopo aver sperimentato la tecnica dei décollege negli anni Cinquanta,
l’artista cercò nuove formule espressive: “queste opere sono quadri fatti con prove di stampa, affiches procurate
in alcuni stabilimenti tipografici a Parigi, Milano e Roma, dalla quale emergono immagini forti suggestive,
misteriose e spettacolari. Immagini nuove, certamente identificabili, ma difficilmente catalogabili, che si
propongono simultaneamente l’una sull’altra e l’una dentro l’altra, raggiungendo straordinari livelli di efficacia
visiva e comunicativa”.
Sempre degli anni Settanta sono Alberto Moravia di Emilio Isgrò (tela emulsionata, cm 50x73,5) e Maschio e
Femmina di Alighiero Boetti (frottage a matita e collage su carta, cm 50x71,2).
Warhol
Anni Ottanta: i nuovi miti di Andy Warhol
Non poteva mancare Andy Warhol, l’artista che ha trasformato in miti i protagonisti della cultura, dello
spettacolo, della politica e della società dei suoi decenni, da Marilyn Monroe a Mao, dalla zuppa Campbell a
Topolino. Protagonista dell’opera qui esposta (1984, screenprint su lenox museum board, cm 101,6x81,2) è
Wayne Gretzky, nato nel 1961 in Canada (suo nonno era emigrato negli U.S.A. da Cracovia, in Polonia). Forse
in Italia non è molto conosciuto, ma in America è popolarissimo ed è considerato uno dei più grandi giocatori di
hockey su ghiaccio di tutti i tempi.
Paladino
De Maria
Anni Novanta: Paladino e De Maria
Gli anni Novanta sono rappresentati da due esponenti della Transavanguardia, Mimmo Paladino, con un
suggestivo Paesaggio ornato del 1990 (olio su tela e legno, cm 56,2x63) e Nicola De Maria, con La notte
millenaria – Testa romantica (1994, olio su tela, cm 122x81,5), dai colori intensi, fortemente espressivi.
Dessì
Tuttotondo di Gianni Dessì
Ultimo, ma solo in ordine cronologico, è Tuttotondo, eseguito da Gianni Dessì nel 2008 (olio su tela, cm
111x92,4): anche in questo dipinto, come è abitudine dell’artista, notiamo un nucleo centrale, che dà il titolo
all’opera, da cui trae energia e movimento tutta la composizione e che funge da punto d’incontro tra lo sguardo
dell’autore e quello dello spettatore.