Cinque mostre – Eventi collaterali #1
Due appuntamenti arricchiscono il programma della mostra a cura di Ilaria Gianni. Protagoniste Nina C. Young, compositrice, e l’artista Emily Jacir insieme agli storici dell’arte John Lansdowne e Christopher MacEvitt, tutti borsisti presso l’American Academy in Rome.
Comunicato stampa
Il programma di Cinque Mostre si arricchisce con due nuovi appuntamenti. Il primo si svolge il 3 marzo 2016 alle ore 18 al Tempietto di S. Pietro in Montorio (Via di S. Pietro in Montorio) e vede protagonista Nina C. Young, borsista in composizione musicale presso l’American Academy in Rome e il coerografo Miro Magloire del New Chamber Ballet (insieme a Elizabeth Brown Hudec, Daniela Giannuzzi, Simone Ghera). Intitolata Temenos, la performance è realizzata in collaborazione con la Real Academia de España en Roma. La performance sarà ripetuta dall’artista alle 18, 18,45, 19,30.
Il pezzo, per due danzatori ed un violino, sviluppato in una relazione strettissima con il Tempietto del Bramante che fa da scenario, crea armonia tra suono e movimento concepiti in rapporto all’architettura. Il progetto cerca di creare un vocabolario o, più semplicemente, degli accoppiamenti formali tra suono e movimento che verranno codificati in una sintassi che potrà essere utilizzata per rafforzare una composizione complessa, pur lasciando spazio alla improvvisazione.
Il secondo appuntamento, il 17 marzo alle 18, presso l’American Academy in Rome propone la presentazione della pubblicazione TRANSLATIO, di Emily Jacir, John Lansdowne e Christopher MacEvitt, edita da NERO, Roma. TRANSLATIO è una pubblicazione collaborativa originata dal progetto dell’artista palestinese Emily Jacir, intitolato Via Crucis, la nuova installazione permanente appena completata e commissionata da Artache, Milano, presso la Chiesa di San Raffaele. Mettendo insieme le riflessioni dell’artista con quelle di John Lansdowne e Christopher MacEvitt, entrambi studiosi della storia medievale del Mediterraneo, il libro illustra le traiettorie di oggetti, immagini, persone e luoghi tra la Palestina e l’Italia.
In occasione di entrambi gli eventi l’American Academy in Rome ha previsto una apertura eccezionale di Cinque Mostre dalle 17 alle 20
Cinque Mostre è la mostra annuale che vede protagoniste le opere dei Rome Prize Fellows, degli Italian Fellows e di altri artisti invitati. Guest Curator per il 2016 è Ilaria Gianni, co-direttrice della Nomas Foundation, Roma (assistente curatore Saverio Verini) che ha concepito un percorso espositivo diffuso negli spazi della American Academy in Rome. Il progetto, che raccoglie diverse attitudini e prospettive di ricerca, mette in relazione, con interventi site-specific, il lavoro di artisti residenti presso l’American Academy in Rome e di artisti italiani e internazionali non residenti, valorizzando l’aspetto multidisciplinare e laboratoriale dell’Accademia, con il suo approccio che guarda ad arti visive, musica, letteratura, produzione audiovisiva, design, architettura, innovazione tecnologica.
Intitolata Across the Board: Parts of a Whole, la mostra si presenta come un percorso itinerante e performativo: un gioco senza regole fisse che parte e si completa nell’idea di “frammento”. L’aspetto multimediale si manifesta nella varietà di figure coinvolte – artisti, ricercatori, compositori, musicisti, architetti, scrittori – in una narrativa in continua evoluzione che si delinea fisicamente e allegoricamente negli spazi dell’American Academy in Rome ed oltre essi: luoghi diversi per un universo di racconti sulla marginalità, l’autenticità del linguaggio, la frammentazione, la traduzione, la trasformazione.
L’American Academy in Rome, sostiene artisti e studiosi innovativi che vivono e lavorano insieme all’interno di una vivace comunità internazionale. Fondata nel 1894, ha raggiunto la forma attuale nel 1914 diventando un centro ibrido per le arti e gli studi umanistici. È tuttora il principale centro americano, al di fuori degli Stati Uniti, per gli studi indipendenti e per la ricerca avanzata. È un ente privato no-profit, finanziato privatamente. L' Accademia offre annualmente a circa 30 candidati il Rome Prize. La selezione, a livello nazionale, è presieduta da giurie indipendenti, formate da professionisti competenti per ciascuna delle discipline rappresentate, tra le quali: Storia antica e Medievale, Studi italiani rinascimentali, moderni e contemporanei, letteratura, arti visive, architettura, architettura del paesaggio, design e conservazione dei beni storici. La comunità dell’Accademia comprende anche un gruppo selezionato di Residenti e borsisti affiliati. Questo illustre gruppo di artisti e studiosi vive e lavora presso il campus dell'Accademia situato nel Gianicolo, uno dei punti più alti della città di Roma. Per saperne di più su l'American Academy in Rome, si prega di visitare il sito: www.aarome.org.
Cinque Mostre - Across the Board: Parts of a Whole
A cura di Ilaria Gianni
Assistente curatore Saverio Verini
Fino al 3 aprile 2016. Visitabile venerdì, sabato e domenica, ore 16 - 19.
Appuntamenti:
3 marzo 2016. La performance si ripeterà nei seguenti orari: 18,00, 18,45, 19,30.
Tempietto di S. Pietro in Montorio (Via di S. Pietro in Montorio)
Temenos, performance di Nina C. Young in collaborazione con il coreografo Miro Magloire del New Chamber Ballet (insieme a Elizabeth Brown Hudec, Daniela Giannuzzi, Simone Ghera). La performance è realizzata in collaborazione con la Real Academia de España en Roma.
17 marzo 2016 ore 18
American Academy in Rome (Via Angelo Masina 5)
Presentazione della pubblicazione TRANSLATIO, di Emily Jacir, John Lansdowne e Christopher MacEvitt, edita da NERO, Roma.
In occasione di entrambi gli eventi l’American Academy in Rome ha previsto una apertura eccezionale di Cinque Mostre dalle 17 alle 20.
in collaborazione con
Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi
Real Academia de España en Roma