Cinzia Fiaschi – Dipinti e ceramiche

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DELLA TARTARUGA
Viale Somalia, 50/a Libreria Eli, Roma, Italia
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Date
Dal al

10-13 e 16.30-19.30 - Chiuso i festivi ed il lunedì mattina

Vernissage
11/12/2013

ore 18

Artisti
Cinzia Fiaschi
Curatori
Marco Pezzali
Generi
arte contemporanea, personale

La Galleria della Tartaruga presenta la prima mostra personale a Roma di Cinzia Fiaschi, artista toscana, per la quale l’idea chiave del suo lavoro e nella vita è la collaborazione e la condivisione di alchimie contrastanti; libertà e disciplina, armonia e contrasto.

Comunicato stampa

La Galleria della Tartaruga presenta la prima mostra personale a Roma di Cinzia Fiaschi, artista toscana, per la quale l’idea chiave del suo lavoro e nella vita è la collaborazione e la condivisione di alchimie contrastanti; libertà e disciplina, armonia e contrasto.
Così descrive la sua pittura Ennio Calabria nella presentazione in catalogo: «L'Informale di Cinzia Fiaschi è una scelta che vorrei definire di istintiva predisposizione ed è finalizzata a trascrivere un tuffo nella "sensibilità vuota" per l'oblio di ogni derivazione, dal già pensato e che partorisce l'immagine generata da una vuota empatia senza oggetto. Inoltre penso che la pittura di Cinzia Fiaschi esprima la nuova necessità, che è quella di entrare in relazione con la fase magmatica del processo mentale, in quella fase cioè in cui i codici non si sono ancora costituiti e in cui Cinzia incontra quell'architettura energetica che anticipa i presupposti della visione.
Cinzia Fiaschi con le proprie fulminee immersioni di tutta se stessa in se stessa, intercetta il proprio sistema di interconnessione tra le"parti" spontanee e casuali di elementi vaganti, che si cercano nel sussulto dell'essere. Insomma è come se Cinzia non avesse bisogno di comunicare l'icona mentale, che consentirebbe a chi legge l'opera, di identificare il senso di quella narrazione.
È come se in quest'artista prevalesse soltanto la necessità di comunicare l'indicibilità di un coinvolgimento "l'esperienza di tutto il probabile". L'esperienza di tutto il probabile è anticipare il mio essere comprensivo di ogni possibilità, al mio identificarmi, invece, con lo spazio incerto in cui si riflette la mia parzialità.”»