Ciredz – Residui
Terra e cemento sono i protagonisti di “Residui”, prima mostra personale di Ciredz, pittore e scultore di origini sarde – terzo nella lista dei migliori murales del mondo nel 2016 redatta da Wide Walls, una tra le più autorevoli community nel campo della urban art.
Comunicato stampa
Terra e cemento sono i protagonisti di “Residui”, prima mostra personale di Ciredz, pittore e scultore di origini sarde - terzo nella lista dei migliori murales del mondo nel 2016 redatta da Wide Walls, una tra le più autorevoli community nel campo della urban art - in mostra dal 24 novembre al 5 gennaio 2018 alla Galleria Varsi di Roma.
«La terra e il cemento sono per me due materiali simbolo del nostro soggiorno sul pianeta» – spiega l’artista. Le opere presentate presso la Galleria Varsi sono il risultato di un’indagine estetica condotta sulla relazione complessa tra la natura e l’uomo, che Ciredz rielabora graficamente attraverso le forme geometriche delle sue sculture, i disegni e le serigrafie.
Decisivo per il suo percorso artistico è il trasferimento dalla Sardegna a Bologna. La presenza regolare del cemento sostituisce gli elementi rurali a lui familiari, le superfici murali divengono per Ciredz luogo di un dialogo pittorico non più esclusivo ma condiviso. L’artista si esprime ora nello spazio pubblico generando sezioni di natura a grande scala su porzioni di cemento, lo studio grafico della forma e la progressione cromatica diventano delle costanti nel suo lavoro.
Con le sue pitture Ciredz restituisce una riflessione che nasce dalla relazione simbolica tra le componenti estetiche delle opere e le componenti ambientali in cui esse si iscrivono, relazione preservata ed elaborata anche in molte delle sue sculture attraverso la scelta e la combinazione dei materiali.
L’artista subisce il fascino della presenza della natura nello spazio urbano, da come viene “organizzata” dall’uomo. Nella città la natura si fa geometria ordinata, come nei casi dei viali alberati, aiuole, giardini delimitati da siepi allineate e così via. Esistono poi quegli spazi abbandonati e trascurati che non trovano una loro collocazione precisa nella città, spazi di cui la natura si riappropria e che Ciredz identifica come residui, fulcro della sua indagine estetica.
Riferimento centrale nella sua ricerca artistica è il “Terzo Paesaggio”, termine coniato nel 2003 da Gilles Clément, paesaggista e scrittore, autore del Manifesto del Terzo Paesaggio. Ciredz nel testo di Clément ritrova il concetto di residui, che l’autore indentifica come quegli “spazi indecisi”, non oggetto di una pianificazione e dell’attività dell’uomo, accomunati dall’essere un “rifugio per la diversità” biologica.
Le opere in mostra alla Galleria Varsi sono il frutto della residenza di Ciredz presso gli studi della Factory dell'Ex Dogana di Roma, polo culturale nel quartiere San Lorenzo, che negli ultimi mesi ha ospitato l'artista. Esito della residenza nella capitale è non solo l'esposizione presso la Galleria, ma anche un'installazione che l'artista realizzerà site-specific negli spazi dell'Ex Dogana nel mese di dicembre.
L’artista
Roberto Cireddu in arte Ciredz nasce nel 1981 in provincia di Cagliari, nella costa sud orientale della Sardegna. Dopo avere frequentato il liceo artistico statale di Cagliari si trasferisce a Bologna nel 2005 per proseguire i suoi studi alla Accademia di Belle Arti di Bologna. Si diploma in Scultura nel 2011 e si specializza in Grafica d’Arte nel 2013. Nell’anno accademico 2010/2011 è il tutor affianco all’insegnante Cataldo Serafini nel corso di Serigrafia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2007 inizia a partecipare a diverse esibizioni collettive in Italia per poi iniziare qualche anno dopo a partecipare a esibizioni ed eventi internazionali di Arte Urbana e Street Art come il Katowice Street Art Festival in Polonia, il Muu Festival in Croazia, l’Asalto Festival e l’US Barcelona in Spagna, ed il celebre Village Underground Wall a Londra. Recentemente partecipa al progetto “Becoming Marni” sviluppato nel nord est del Brasile nella regione Sergipe, presente alla 56° Biennale di Venezia. Vive e lavora in Sardegna.
La Galleria
La Galleria Varsi è una tra le più importanti realtà che producono street culture nella capitale dal 2013, rivolgendo il suo sguardo alla scena underground continuando ad accogliere i migliori artisti del momento. Situata nel centro storico di Roma apre le sue porte permettendo ad artisti contemporanei e d’avanguardia di alternarsi con mostre personali e collettive.
Per l’anno a seguire la Galleria ospiterà le personali di: Daniel Muñoz (gennaio 2018), protagonista dell’Arte Urbana spagnola, porta avanti una ricerca fondata sull’autonomia del disegno, nelle sue mani strumento sagace di riflessione, generatore di interrogativi sulla società odierna; Dem (marzo 2018) pioniere dell’Arte Urbana italiana, da sempre attento a tematiche antropologiche crea personaggi bizzarri, creature surreali, abitanti di uno strato impercettibile della realtà umana; Sebas Velasco (giugno 2018), artista spagnolo, alla pittura figurativa affianca una sperimentazione nell’ambito dei graffiti, come un cantastorie contemporaneo racconta attraverso le sue opere scene urbane colme di significato; Andreco (settembre 2018), dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale, parallelamente alla formazione scientifica, porta avanti la sua indagine artistica che ha come tema principale il rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale; Waone (novembre 2018), parte del duo ucraino Interesni Kazki, è noto per i dipinti surrealisti realizzati sui muri di tutto il mondo (India, Marocco, Stati Uniti, Croazia). In programma per aprile 2018 la terza edizione di Livelli, mostra collettiva dedicata alla serigrafia, realizzata in sinergia con il laboratorio serigrafico 56Fili e che vedrà la collaborazione di cinque artisti, italiani ed internazionali.