Ciriaca-Erre – Suspended Light
Una luce sospesa fluttua solitaria in uno spazio estremo in cemento. Un appello a mantenere vivo il rapporto, sempre più fragile, che lega l’uomo con la natura.
Comunicato stampa
In occasione della Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, Fondazione SoutHeritage inaugura il terzo appuntamento di INDEXarea, il primo spazio dedicato agli artisti contemporanei lucani all'interno del Centro per la Creatività Cecilia di Tito/Potenza, invitando l’artista CIRIACA+ERRE a esporre e confrontarsi con la sua terra d’origine, la Basilicata.
INDEXarea, uno spazio espositivo estremo interdetto al pubblico, una scatola di cemento rettangolare di oltre venti metri di lunghezza, ospita l'opera site specific Suspended Light dell’artista Italo-Svizzera di origini lucane, che ora vive e lavora tra Londra e Lugano.
La sua figura poliedrica, fra le più interessanti del panorama italiano, si è affermata a livello internazionale grazie ad una carriera onorata da premi e mostre in importanti gallerie e sedi istituzionali. Il filo conduttore che accomuna la sua produzione artistica è la ricerca del sé e di un'identità intima e sociale, dove l'instaurarsi di un legame intenso con lo spettatore, attraverso un suo costante coinvolgimento fisico ed emozionale, rende ogni opera unica e di forte impatto esperienziale.
CIRIACA+ERRE, data la particolare conformazione dello spazio, crea un'opera site specific che sorprende nella sua semplicità e per la potenza emotiva e simbolica di cui è intrisa.
Come nella sua recente installazione, realizzata per EXPO 2015 a Milano, Suspended Balance, l’artista si confronta nuovamente con la mancanza di un contatto diretto col fruitore e sulla relazione tra uomo e ambiente.
"Per la prima volta nella storia della vita sulla terra, una singola specie è in grado di influire cosi’ radicalmente sul destino di tutte le altre.- dichiara l’artista- Osservo quindi il microcosmo umano come paradosso del macrocosmo dove tutto è collegato, Tutto è Uno."
Suspended Light è una luce solitaria immersa nel buio che rievoca, con il suo lento muoversi nello spazio, il magico volo di una lucciola, animale indice per eccellenza della salute ambientale di un territorio, la cui graduale scomparsa dalle campagne italiane ha tristemente segnato il cammino della nostra società contemporanea verso l'industrializzazione.
La sua presenza simbolica nello spazio del Centro per la Creatività Cecilia è un invito per lo spettatore a lasciarsi affascinare dal movimento di questo tenue bagliore, ma il suo errare solitario e artificiale è anche un chiaro segnale di attenzione ai problemi che attualmente scuotono la Basilicata, regione rurale rimasta pressoché incontaminata fino ai giorni nostri ed ora fortemente a rischio anche a causa dell'estrazione del petrolio, con significative ripercussioni a livello ambientale e sociale.
Suspended Light è un monito alla conservazione e alla tutela del nostro patrimonio ambientale, un appello a mantenere vivo il rapporto che ci lega alla natura ed evitare che questa ricchezza costantemente sotto minaccia diventi solo, per dirla con le parole di Pier Paolo Pasolini “un ricordo, abbastanza straziante, del passato”.
L'inaugurazione di INDEXarea si inserisce in una serie di eventi culturali promossi in collaborazione con le associazioni attive presso il Centro “Cecilia” le quali, in contemporanea, inaugureranno il loro palinsesto dedicato alla cultura contemporanea. Una giornata tutta dedicata all’arte contemporanea in cui saranno presentate le piattaforme: VIDEO 1:1, ODES (Orizzonte Degli Eventi Sonori) e INTRAVIEW.
VIDEO 1:1 è un format dedicato alla giovane videoarte per il quale un curatore, in un rapporto di identificazione 1:1, è invitato a selezionare un artista e un video rappresentativi della propria visione del contemporaneo. Per questa edizione Simona Caramia, curatrice e storica dell'arte attenta alle nuove tendenze della contemporaneità, ha scelto di presentare un lavoro di Giulia Giannola (Napoli, 1985).
La piattaforma ODES (Orizzonte Degli Eventi Sonori) dedicata invece alla ricerca sonora, prevede per questa edizione la presentazione del progetto Lost Days di Attilio Novellino con un testo di Maurizio Inchingoli (critico impegnato in diversi progetti afferenti l’aspetto estetico del suono nonché contributor per The New Noise e Blow Up).
Per l’evento INTRAVIEW, uno spazio di dialogo tra un operatore culturale e un artista, la storica dell’arte Fiorella Fiore questionerà con l’artista Donato Faruolo attraverso un particolare display come meta-intervista.
CIRIACA+ERRE - Suspended Light
A cura di: Lucia Ghidoni
Sedi: Centro per la Creatività Cecilia, Contrada Santa Venere , 85050 Tito – PZ
Inaugurazione: sabato 10 ottobre ore 19,30
Periodo: 11 ottobre > 31 dicembre 2015
Info: Fondazione SoutHeritage + 39 0835 240348, [email protected], www.southeritage.it
Centro Cecilia + 39 0971 798342, [email protected]
CIRIACA+ERRE
(Matera - 1973, oggi vive e lavora tra Londra e Lugano).
Artista italo-svizzera visionaria e provocatoria, spazia dalla performance al video, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’istallazione.Ha ricevuto premi e riconoscimenti tra cui: finalista al Mostyn Museum / Galles (UK) per Open19 (2015), Menzione Speciale del Premio Terna (2010), Finalista Premio Cairo(2001). I suoi lavori sono stati esposti insieme ad artisti come Bruce Nauman, Nam June Paik, Marina Abramovic’, Vito Acconci, Merce Cunningham, Jan Fabre, Shilpa Gupta ed altri. Le sue performance hanno animato sedi artistiche importanti quali la Mama’s theatre, l’Istituto italiano di Cultura di Los Angeles, Palazzo Reale a Milano. È stata tra i protagonisti del Padiglione Tibet dell’evento parallelo della 55° Biennale d’Arte di Venezia (2013). Ha esposto in prestigiosi musei: Mostyn Museum, Wales- UK (2015), MAMM - Multimedia Art Museum / Moscow (2012), Museo Macro Testaccio / Roma, Festival Europeo della Fotografia / Reggio Emilia(2012), Palazzo Bagatti Valsecchi / Milano (2010), Palazzo Ducale / Genova, Fondazione Stelline / Milano, Palazzo Collicola / Spoleto, Istituto di Cultura Italiano / Berlino. Nel 2012 è al Museo della Permanente di Milano con la performance “I’m Free-take a piece of me”, la sua ultima performance, nel novembre del 2014, è presso la Buchmann Galerie a Lugano.
INDEXarea
Nasce da un‘ottica di collaborazione e condivisione tra Fondazione SoutHeritage e il Centro per la Creatività “Cecilia” di Tito-Potenza. Quest’ultimo, fulcro di attività culturali di vario genere, è una struttura avviata grazie al progetto di policy pubblica Visioni Urbane (www.visioniurbane.basilicata.it) e sostenuta dal lavoro di un consorzio di associazioni che dal 2011 ne curano i programmi con un fitto calendario di eventi. INDEXarea presenta, attraverso una serie di mostre monografiche, gli artisti selezionati per INDEX - Repertorio d’arte contemporanea in Basilicata, un archivio online in continuo aggiornamento (www.southeritage/archivioindex.htm) sulla scena artistica regionale, con una raccolta di portfolio che documenta attraverso immagini, biografie e interviste i percorsi di ricerca degli artisti lucani attivi sulla scena contemporanea. Ideato e coordinato da Lucia Ghidoni, il lavoro di selezione è stato svolto dal 2009 con la collaborazione di cinque curatori (Barbara Improta, Antonella Marino, Grazia de Palma, Simona Caramia e Fiorella Fiore). Dal 2014 ha acquistato una dimensione fisica all’interno del Centro Cecilia, affiancando alla documentazione e alla catalogazione un’attività di promozione e progettazione culturale, divenendo un luogo dove gli artisti possono divenire parte attiva dell’intero processo, in un contesto significativo dove già sono attive diverse realtà culturali. L’area scelta è uno spazio particolare, un dispositivo complesso ed estremo, che gioca tra le categorie di contenitore e contenuto: una scatola in cemento di venti metri di lunghezza per due di larghezza. Fornita di un’unica entrata con affaccio sul foyer, funziona come una sorta di vetrina dell’arte, in quanto lo spazio è interdetto alla fruizione fisica del pubblico che può vedere l’opera-progetto attraverso un filtro a vetro. Il programma prevede la proposta di una sola opera per artista, prediligendo la tipologia di produzioni in situ: illuminata da sola luce artificiale, resterà visibile fino a che sarà sostituita dal lavoro dell'artista successivo.