Ciro Palumbo – Chiaro Silente di Luna
In questo percorso espositivo, allestito dalla direttrice artistica Sabrina Sottile, l’attenzione è concentrata sulla Luna, sognata e sognante che dialoga con gli uomini e con le loro ispirazioni. Non una Luna romantica e letteraria, ma una compagna fedele che guida e vigila sulla humana conditio, ora giocosa, ora silenziosa e pensante, con “sottili legami che collegano l’arte classica alla modernità… in un contesto impregnato di emotività e di sensibilità tutta contemporanea.” (Paolo Levi)
Comunicato stampa
Sarà con Chiaro Silente di Luna che l’artista Ciro Palumbo sancirà il suo ritorno a Torino. Il suggestivo titolo della mostra evoca il fil rouge, la Luna, che dal 17 maggio al 1° giugno, accompagnerà i visitatori attraverso la scoperta di una trentina di opere inedite tra lavori ad olio e disegni.
La location d’eccezione che ospita l’evento sarà parte integrante del percorso espositivo. Palazzo Marenco aprirà infatti le sue porte, dopo i lunghi lavori di restauro guidati dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici, per farsi ammirare in tutto lo splendore che l’architetto Paolo Ceppi, già progettista de Il circolo della Stampa di Torino e il pittore Placido Masselo seppero infondere nella metà dell’800.
Come sostiene il Prof. Paolo Levi, curatore della mostra, “Ciro Palumbo non è solo un pittore, ma di fatto un poeta che riflette, agisce e compone per coniugare metafore sull’inafferrabilità del tempo e l’incommensurabilità dello spazio, mostrando quindi la sua capacità di approfondire l’osservazione non tanto della natura, quanto delle impressioni immaginifiche che provengono dalla memoria .”
In questo percorso espositivo, allestito dalla direttrice artistica Sabrina Sottile, l’attenzione è concentrata sulla Luna, sognata e sognante che dialoga con gli uomini e con le loro ispirazioni. Non una Luna romantica e letteraria, ma una compagna fedele che guida e vigila sulla humana conditio, ora giocosa, ora silenziosa e pensante, con “sottili legami che collegano l’arte classica alla modernità… in un contesto impregnato di emotività e di sensibilità tutta contemporanea.” (Paolo Levi)
Alcune opere hanno, inoltre, per soggetto il contestato monumento “Opera per Torino”, costruito nel 2006 dall’artista danese Per Kirkeby e sito in Largo Orbassano, crocevia di due circoscrizioni. La scelta è volta a una rivalutazione cognitiva ed emotiva svincolata da un giudizio di merito. “Il monumento diventa così nei dipinti uno spazio di silenzio, un posto metafisico in cui perdersi e poi ritrovarsi” (Ciro Palumbo)
La personale Chiaro silente di Luna sarà accompagnata dalla pubbli¬cazione di un vero e proprio libro da collezione, lontano dall’abituale concetto di catalogo che per consuetudine accompagna le mostre.