Clara Bonfiglio – Ritratti
Dimora Artica presenta Ritratti, mostra personale di Clara Bonfiglio a cura di Andrea Lacarpia, realizzata in stretta collaborazione con Galleria Arrivada.
Comunicato stampa
Dimora Artica presenta Ritratti, mostra personale di Clara Bonfiglio a cura di Andrea Lacarpia, realizzata in stretta collaborazione con Galleria Arrivada. Il progetto di Clara Bonfiglio è il secondo focus ospitato da Dimora Artica sull'attuale ricerca di artisti che hanno fatto parte del "Nuovo Futurismo", gruppo fondato nel 1983 dal gallerista Luciano Inga-Pin.
A Dimora Artica Clara Bonfiglio presenta per la prima volta una serie di ritratti in cui la tradizionale rappresentazione dei tratti caratteristici del volto, finalizzata a rendere la somiglianza, è sostituita da una breve sequenza numerica: la data di nascita della persona ritratta, ricamata su tessuto.
Il ricamo, tecnica in cui la ripetizione meccanica del gesto annulla l’espressività individuale a favore del nitore grafico, è realizzato da Clara Bonfiglio utilizzando colore e carattere tipografico scelti dal soggetto. Il font, individuato tra quelli tipici del decennio di nascita, e il colore, scelto nel campionario di fili per ricamo, vanno quindi a caratterizzare ogni ritratto con la personale sensibilità del soggetto. Da mera registrazione meccanica di un numero che per convenzione riporta ad una certa misurazione temporale, l’anno di nascita si mostra nella sua connotazione estetica, in cui le linee si mostrano più o meno sinuose, spigolose o morbide a seconda del font tipografico scelto, e i colori variano in un’ampia gamma di sfumature, attivando una risposta emotiva nel fruitore come di fronte ad un volto. Il numero si trasforma in forma che apre al godimento estetico e alla dimensione affettiva, un’immagine in cui l’individualità ritratta si rispecchia. Il numero diviene figura con un proprio carattere, una propria natura individuale irripetibile. I ritratti che compongono l’installazione sono liberamente disposti nello spazio espositivo dagli stessi soggetti, nei punti che preferiscono, andando a formare un’imprevedibile costellazione, un sistema di relazioni che ricalca il funzionamento della vita sociale nella sua forma più spontanea, fatta di simpatie ed affinità tra caratteri diversi. Allontanandosi dai cliché dell’arte come espressione pulsionale o denuncia sociale, Clara Bonfiglio indaga la realtà e ne restituisce i tratti essenziali che la costituiscono a monte delle sovrastrutture linguistiche. Nell’installazione Ritratti, la relazione tra le diverse individualità costituisce una rete in cui le diversità creano armonia, una polifonia che introduce una visione positiva per la dimensione sociale contemporanea.