Claude Monet – Capolavori del Museo d’Orsay

Informazioni Evento

Luogo
GAM - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via Magenta 31, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì chiuso
• da Martedì a Domenica 10.00-19.30
La biglietteria chiude un’ora prima
ORARI FESTIVITÀ
Domenica 1 novembre: 10.00-19.30
Lunedì 7 dicembre: 10.00-19.30
Martedì 8 dicembre: 10.00-19.30
Giovedì 24 dicembre: 10.00-14.00
Venerdì 25 dicembre: chiuso
Sabato 26 dicembre: 10.00-19.30
Giovedì 31 dicembre: 10.00-14.00
Venerdì 1° gennaio: 14.00-19.30
Mercoledì 6 gennaio: 10.00-19.30

Vernissage
01/10/2015

ore 18

Contatti
Telefono: +39 0110881178
Email: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito web: http://www.mostramonet.it
Biglietti

intero € 12 - ridotto € 9

Editori
SKIRA
Artisti
Claude Monet
Uffici stampa
STUDIO LUCIA CRESPI
Generi
personale, arte moderna

Un’eccezionale rassegna monografica dedicata al grande maestro francese, con i capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay.

Comunicato stampa

La Città di Torino, la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di
Torino e Skira editore
presentano
MONET
dalle Collezioni del Musée d’Orsay
Dal 2 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016
Un’eccezionale rassegna monografica dedicata al grande maestro francese, con i
capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay
Dopo la mostra di Degas nel 2012 e quella dedicata a Renoir nel 2013, la collaborazione tra la
Città di Torino e l’asse Musée d’Orsay e gruppo Skira si rinnova con una straordinaria
esposizione dedicata a Claude MONET (1840-1926), capofila della grande stagione
impressionista accanto a Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e Cézanne.
Alla base della mostra, come già è avvenuto per Renoir, è una partnership istituzionale tra la
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – Fondazione Torino
Musei e il Musée d’Orsay di Parigi, che vede impegnati nella curatela Guy Cogeval,
Presidente del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie, Xavier Rey, Conservatore presso il
Musée d’Orsay e specialista di Monet, e Virginia Bertone, Conservatrice della GAM di Torino.
Skira, in stretta collaborazione con la GAM, produce la rassegna, curandone gli aspetti
organizzativi e promozionali e pubblicandone il catalogo, Sguardi su Monet di Fabrizio
D’Amico, Piacere di conoscerti, Monsieur Monet! nella collana SkiraKids e Monet nella collana
SkiraMasters.
Main Sponsor è Gruppo Unipol, Sponsor FCA- Fiat 500, Media partner La Stampa e Il
Secolo XIX.
La mostra sarà allestita al primo piano della GAM, nella sala dell’Exhibition Area, all’interno
del percorso delle collezioni permanenti.
Il Musée d’Orsay, che conserva la più importante collezione di opere di Claude Monet, ha
concesso oltre quaranta capolavori, per dare vita a una speciale rassegna che documenta
l’attività del maestro, testimoniando alcuni dei momenti più significativi del suo lungo e
complesso percorso artistico.
Dopo un esordio all’insegna del realismo courbettiano negli anni 60 dell’Ottocento, i dipinti di
Monet mostrano la cifra più pura dell’Impressionismo, prima di dare vita, inizialmente tramite
uno sguardo sempre più acuto e penetrante, poi attraverso una libertà e un lirismo sempre
più marcati, a un intero capitolo dell’arte del XX secolo.
Facendo tesoro della messa a fuoco avvenuta con la grande retrospettiva organizzata dal
Musée d’Orsay al Grand Palais nel 2010, la mostra di Torino presenta una selezione delle
opere che vi furono presentate allo scopo di rendere omaggio a uno dei più grandi artisti
francesi e di far comprendere il suo ruolo di figura chiave per la storia dell’arte.
A rendere la mostra di eccezionale interesse è la concessione di prestiti di diverse opere
mai prima presentate in Italia: un esempio su tutti è quello del grande frammento
centrale de Le déjeuner sur l’herbe, opera capitale nel percorso di Monet per la precoce
affermazione di una nuova, audace concezione della pittura en plein air e come passaggio
cruciale per giungere all’Impressionismo.
Per meglio contestualizzare questa straordinaria presenza, cui si lega anche il superbo ritratto
a figura intera di Madame Louis Joachim Gaudibert, sono stati selezionati due prestigiosi
nuclei di dipinti che documentano i luoghi che accolsero le fasi decisive della sua ricerca, da
un lato gli studi dei riflessi della luce sull’acqua ad Argenteuil, dall’altro quelli legati al
soggiorno di Vétheuil, che riprendono nello studio della resa luminosa della neve il precoce
motivo de La pie (La gazza), anch’essa esposta.
Tra le opere rare poste in apertura di percorso è il trittico composto dal banchiere Ernest
May, precoce collezionista degli impressionisti e generoso sostenitore delle collezioni
pubbliche francesi. Egli volle porre al centro della composizione il dipinto di Camille
Pissarro, Entrée du village de Voisins, affiancandolo a sinistra da L’île Saint-Denis di
Alfred Sisley e a destra da Bateaux de plaisance di Claude Monet, tre opere eseguite
tutte nel 1872, una consacrazione degli artisti che egli considerava i padri del movimento.
La mostra documenta, proprio a partire da opere capitali come Le déjeuner sur l’herbe,
per la prima volta in prestito in Italia, momenti decisivi del percorso di Monet sino al
1886, anno in cui Monet realizza l’emblematica figura intrisa di luce dell’Essai de figure en
plein air Femme à l’ombrelle tournée vers la droite, affiancando ad essa capolavori
come La rue Montorgueil, à Paris. Fête du 30 juin 1878, con l’immagine delle bandiere
che si sfaldano nella luce parigina o Les villas à Bordighera (1884) che restituisce gli
sfolgoranti colori che egli registra nel suo primo soggiorno nella Riviera ligure.
Ad evocare la ricchezza dell’ultima parte della produzione dell’artista sono altre presenze
d’eccezione come le due straordinarie versioni della Cattedrale di Rouen: Le portail,
temps gris e Le portail et la tour Saint-Romain, plein soleil: qui il gioco di scelte
cromatiche quasi antitetiche rimanda alla messa a punto di serie e ripetizioni che egli
compone tra gli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta, mentre in Londres, le Parlement,
l’architettura monumentale del parlamento inglese è ormai pressoché dissolta nella luce.
L’esposizione consentirà dunque di mettere a fuoco alcuni tratti decisivi della complessa
evoluzione del percorso artistico di Monet, evidenziando la varietà e qualità della sua tecnica
pittorica, concentrando lo sguardo su temi e innovative soluzioni che ne fanno uno dei padri
indiscussi dell’arte moderna.