Claudia Roselli – Things that cannot be said
Presentazione e proiezione del video “Things that Cannot be Said” (Delhi, 2013), un lavoro performativo visuale prodotto da Claudia Roselli a New Delhi nel 2013.
Comunicato stampa
Libreria Brac, Firenze Via de’ Vagellai 18 r
Giovedì 24 novembre ore 18.
THINGS THAT CANNOT BE SAID, Claudia Roselli
(Performance video + Text, Duration: 4’, 52’’)
Aspettando il 25 Novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, Claudia Roselli, artista e ricercatrice urbana, e Paolo Costa, sociologo dell’Università di Firenze, dialogheranno su:
Gender, Luoghi e Intersezioni Urbane Contemporanee.
Il dialogo sarà ispirato dalla presentazione e proiezione del video “Things that Cannot be Said” (Delhi, 2013), un lavoro performativo visuale prodotto da Claudia Roselli a New Delhi nel 2013.
“Things that cannot be said” è un video notturno ambientato nella capitale indiana. Nel video ci sono sottotitoli che provengono da un testo poetico, composto dall’artista stessa per arricchire le immagini con sentimenti e sensazioni che probabilmente non potrebbero essere immaginate o percepite da chi è lontano dai paesaggi urbani della metropoli indiana contemporanea.
Il video contiene spunti riflessivi su un binomio molto importante per la realtà indiana contemporanea: corpi sacri e corpi sessualizzati.
La riflessione è orientata anche verso le nuove trasformazioni culturali, che passano anche dalle modalità visive di presentarsi socialmente:
“Here the bodies are so sacred and so abused. The sacred and the abused are living and breathing in this city. Illness and beauty are screaming everyday on these roads” (Claudia Roselli, 2014).
La sacralità del misticismo indiano pulsa ancora oggi in tanti angoli della metropoli, e in altri suoi luoghi hanno già fatto capolino mescolanze culturali fortemente distanti dalla cultura tradizionale.
Il video è stato filmato da Sidhart Srinivasan, regista Indiano di Nuova Delhi.
“In this visual document of Delhi city by night, Claudia Roselli invites us to think of the intimacy and strangeness of India - its ability to arouse both pity and fear in the foreign visitor who craves experience of even that which cannot be understood. The beauty of the female figure clad in a silken sari, hair flowing, walking the streets of Delhi alone is a challenge set against the ugly reality of the violence to be encountered there. In Delhi, the streets are not for women after sunset. Being alone and being a woman are crimes equal in nature after dark.”
(Review by Prof Dr (Ms.) Amrit Srinivasan, PhD Cambridge, Sociologist / Social Anthropologist, 2015)
Dopo la proiezione Paolo Costa e Claudia Roselli affronteranno, da punti di vista diversi, il tema della metropoli di oggi e la questione della differenza di genere nel percepire e nell’abitare lo spazio urbano contemporaneo. Paolo Costa parlerà delle diversità, delle possibilità e delle paure nel vivere, attraversare e stare nella metropoli contemporanea. Claudia Roselli parteciperà il dialogo raccontando dell’essere donna e sola nella complessa e affascinante metropoli indiana contemporanea, in particolare partendo dalle riflessioni sulla diversità di genere e sulla capacità di sognare connessa con questo.
Claudia Roselli, performer, artista visuale e ricercatrice urbana.
Laureata alla Facoltà di Architettura di Firenze, PhD al Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale ed al Dipartimento di Urban Design della School of Planning and Architecture di New Delhi. E’ stata Borsista ICCR( Indian Council Cultural Relations).
Interessata all’ecologia umana, nei suoi progetti artistici e nelle sue ricerche, lavora spesso con le comunità locali, osservandone le dinamiche socio-antropologiche, ecologiche e rituali.
Paolo Costa, insegna Sociologia nella Scuola di Architettura dell’Università di Firenze. Studia da vari punti di vista la relazione tra spazi, oggetti e i loro fruitori. Ha partecipato a esperienze di progettazione e pianificazione, coordinando processi partecipativi in Italia e all’estero. Nei suoi scritti si è occupato di valutazione degli spazi costruiti (Valutare l’architettura. Ricerca sociologica e Post-Occupancy Evaluation, FrancoAngeli, 2014), di sicurezza urbana, di patrimonio culturale, di metodi partecipativi e di spazi pubblici e del commercio.