Claudio Andreoli – Sottocosto #2

Informazioni Evento

Luogo
TAG - TEVERE ART GALLERY
via di Santa Passera 25, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mercoledì-venerdì: 17.00 – 19.30; sabato durante gli eventi TAG

Vernissage
21/03/2015

ore 20.30

Contatti
Email: takeawaygallery@gmail.com
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Claudio Andreoli
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, personale

Anziché “graffiti” su legno, i lavori presentati in questa seconda tappa sono realizzati in cemento, con cui Andreoli ossessivamente rappresenta figure umane, sempre più indefinite ed astratte, come ritratti/autoritratti: una sola immagine che varia in modo impercettibile.

Comunicato stampa

Il 21 marzo, dalle ore 20.30, i nuovi spazi della TAG Tevere Art Gallery - centro di sperimentazione culturale votato alla fotografia, che ha ospitato in pochi mesi di vita concerti, mostre e performance - saranno protagonisti di una nottata di arte e musica, “Spring Art Party”: la selezione musicale a cura della Takeawaygallery e le opere di Claudio Andreoli, con Sottocosto #2.

Il pomeriggio del 21 giugno 2012 si apriva e chiudeva la mostra di arte contemporanea Sottocosto presso la galleria Opera Unica. Il comunicato recitava: “Sottocosto è un’occasione per avvicinare non solo chi generalmente non può spendere in dipinti e pitture, ma soprattutto chi ne è lontano per cultura, pensiero, estrazione”. Anziché “graffiti” su legno, i lavori presentati in questa seconda tappa sono realizzati in cemento, con cui Andreoli ossessivamente rappresenta figure umane, sempre più indefinite ed astratte, come ritratti/autoritratti: una sola immagine che varia in modo impercettibile. Trattati con tecniche o sostanze per ottenere diverse sfumature di grigio o colorate con acrilico, le “tavolette” hanno le stesse dimensioni di un Ipad – sono Illegal Tablet. È il concept a legare progetti così distanti nel tempo, che da oltre tre anni indaga attraverso dipinti, sculture, provocazioni ed eventi: un artista deve essere indipendente dai valori economici delle sue opere; il valore artistico/culturale deve essere indipendente dal suo “costo”. Per Andreoli è l’opera a dare valore al denaro, non il contrario.