Claudio Costa – Evoluzione-Involuzione
L’allestimento accosta senza soluzione di continuità lavori di diversi periodi per sottolineare la varietà ma anche la coerenza dell’opera di Costa.
Comunicato stampa
La galleria C+N CANEPANERI è lieta di presentare nella sua sede milanese Evoluzione-Involuzione, personale
dedicata a Claudio Costa (Tirana, 1942-Genova, 1995). L'esposizione, che si inserisce nel processo di
riscoperta dell'artista intrapreso negli ultimi anni, si struttura come una piccola retrospettiva che attraversa
“a campione” le diverse fasi della sua produzione, dai primi anni settanta agli anni Novanta.
L'allestimento accosta senza soluzione di continuità lavori di diversi periodi per sottolineare la varietà ma
anche la coerenza dell'opera di Costa.
Con approccio da ricercatore rigoroso, ma sempre affidandosi al potere della trasfigurazione artistica, Costa
toccò ambiti come l'antropologia, l'alchimia, le culture non occidentali e la riscoperta della cultura rurale.
Tuttora sorprendenti e attuali, basate su soluzioni formali che sfidano la precarietà per dar vita a forme
inconsuete e aperte, le opere in mostra abbracciano tutti i modi espressivi sperimentati dall’artista: la
presentazione di reperti di stampo antropologico, l'atmosfera tribale, l'esotismo, la ricerca analitica, la
trasformazione fisica e simbolica dei materiali.
L'opera di Claudio Costa è attraversata da due tendenze parallele e solo in apparenza contrastanti. Lo
sguardo puntato su un retroterra culturale sommerso dalla cultura di massa si coniuga con una tendenza
marcatamente avanguardista, spregiudicata nell'innovare i linguaggi e i mezzi espressivi senza curarsi dei
canoni dominanti.
Il suo concetto di “work in regress”, in particolare, non va inteso in senso nostalgico o passatista, ma come
un rinnovamento del nostro sguardo sul presente e sul futuro fondato sul recupero di basi culturali - che si
tratti della cultura contadina precedente all'industrializzazione di massa, di culture che un tempo si
definivano “primitive” o della trasmutazione alchemica.
“È la condanna ad evolvere continuamente che segna l'uomo; quella di appartenere al futuro e di crederlo
migliore”, scriveva Costa nel suo testo Evoluzione-Involuzione del 1973, del quale la mostra riprende il titolo.
La necessità del progresso a tutti i costi viene dunque contestata dalle sue opere lasciando spazio a una
visione comunitaria e progressista, a una coesistenza democratica di epoche, luoghi, persone e oggetti.
Claudio Costa nasce nel 1942 a Tirana ma cresce in Liguria, che diventerà la sua terra d'adozione per tutta la vita, fino
alla scomparsa avvenuta nel 1995 a Genova. La sua biografia è però costellata da numerose e fondamentali esperienze
all'estero, dal periodo parigino che lo vede coinvolto nel Maggio francese fino ai viaggi in Africa negli anni Ottanta e
Novanta. Tra le sue affermazioni più importanti si ricorda la partecipazione a Documenta 6, nel 1977 a Kassel. Nel 2020
il Mucem-Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia, acquisendo due opere storiche, lo inserisce
nelle collezioni nazionali francesi. È in preparazione una sua monografia, di imminente pubblicazione presso Silvana
Editoriale.