Claudio Orlandi – Il Castello

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE
Piazza Elsa Morante , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/11/2014

ore 18,30

Artisti
Claudio Orlandi
Generi
fotografia, personale

In questa nuova personale Claudio Orlandi propone una serie di fotografie cromaticamente forti che si concentrano sull’architettura: quella, particolare, del Quartiere gallaratese realizzata dal 1969 al 1973 da Aldo Rossi su incarico di Carlo Aymonino nel 1968.

Comunicato stampa

In questa nuova personale Claudio Orlandi propone una serie di fotografie cromaticamente forti che si concentrano sull’architettura: quella, particolare, del Quartiere gallaratese realizzata dal 1969 al 1973 da Aldo Rossi su incarico di Carlo Aymonino nel 1968. Ma per Orlandi questa costruzione è un pretesto che da ambiente che “contiene” e “interfaccia con il mondo” la converte in un’analisi – dice Barbara Martusciello – “sul colore, sui concetti di struttura e geometria e richiamando un Astrattismo di storiche radici.” Aldo Rossi, insomma, diventa “l’ideale Virgilio” che accompagna Orlandi e il pubblico in questa mostra titolata Il Castello.

“Abitare l’architettura” – prosegue Martusciello – era la funzione delle costruzioni dell’architetto, mentre “abitare l’Arte è il motto di Orlandi” che ce lo proferisce attraverso “fotografie digitali nette, poco lavorate in post-produzione”, dalle tinte “sature e accattivanti”; sono immagini molto belle, che Roberto Mutti non esita a definire “visionarie” e create con una sorta di “alfabeto costruttivista”, che erige anche – suggerisce sempre Martusciello – qualcosa di lievemente “inquietante”, alla “Stanley Kubrick” che, non a caso qui citato, “è stato anche Fotografo”.
Orlandi, “alchimista delle immagini” – secondo la felice definizione del Curatore Zetema del Centro Elsa Morante, Pier Luigi Manieri – adotta per le sue opere un linguaggio che – è sempre Manieri a indicarcelo – “invade altre sfere più o meno oniriche più o meno stranianti e astratte” e “dall'afflato Kafkiano.”.

Le foto in mostra vedono trasformare qualcosa di domestico, come lo sono le unità abitative di Rossi, in una forma e in un contenuto “essenziali”, “mentali” e “semplificati” tanto da ricordare la riflessione di Bruno Munari, citata da Martusciello: “Complicare è facile, semplificare è difficile. (…) Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere (…).”

Brindisi di cortesia e Street Food offerti dalla giovane azienda italiana Terra di Sapori e di Saperi.