Claudio Palmieri – Natural-mente. Opere dal 1985 al 2015

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CARLO BILOTTI - ARANCIERA DI VILLA BORGHESE
Viale Fiorello La Guardia - 00197 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30). Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).

Vernissage
08/02/2015

ore 11

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Promossa da

Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Con la collaborazione di
Banche Tesoriere di Roma Capitale (BNL - Gruppo BNP Paribas, Unicredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena), MasterCard Priceless Rome, Vodafone

Sponsor mostra Redtyre

Servizi museali
Zètema Progetto Cultura
Servizi di sorveglianza Travis Group

Artisti
Claudio Palmieri
Uffici stampa
ZETEMA
Generi
arte contemporanea, personale

È ancora possibile nel XXI secolo godere pienamente della bellezza della natura? Come recuperare con essa un rapporto autentico quando lo sviluppo economico e tecnologico trascina verso dimensioni di vita sempre più artificiali?
Sono questi gli spunti di riflessione che vuole suggerire Claudio Palmieri con la sua mostra Natural-mente. Opere dal 1985 al 2015, al Museo Bilotti.

Comunicato stampa

È ancora possibile nel XXI secolo godere pienamente della bellezza della natura? Come recuperare con essa un rapporto autentico quando lo sviluppo economico e tecnologico trascina verso dimensioni di vita sempre più artificiali?
Sono questi gli spunti di riflessione che vuole suggerire Claudio Palmieri con la sua mostra Natural-mente. Opere dal 1985 al 2015, al Museo Bilotti dall’8 febbraio al 12 aprile 2015, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina, con la cura di Ilaria Schiaffini. I Servizi Museali sono di Zètema Progetto Cultura.

Formatosi nel clima di ritorno alla pittura sviluppatosi a Roma negli anni Ottanta attorno alla galleria L’Attico, Palmieri ha partecipato a importanti premi e rassegne espositive nazionali e internazionali (la Biennale di Venezia nel 1986, la Quadriennale di Roma nel 1996, la mostra itinerante in Giappone La scultura italiana del XX secolo nel 2001) e ha realizzato sculture monumentali in diversi comuni italiani (tra cui Vesta a Roma).
In questa occasione, la seconda mostra personale in una istituzione pubblica dopo quella alla Galleria Civica di Modena del 1993, presenta una quarantina di quadri, alcune sculture e una selezione di fotografie che rappresentano trent’anni di ricerca inquieta e originale, in bilico tra seduzione della materia e distacco concettuale, tra esuberanza cromatica e contenimento geometrico.
Le opere esposte mostrano come l’eredità della grande tradizione barocca e informale abbia saputo misurarsi con uno sguardo moderno, capace di integrare l’illusionismo naturalistico del passato con la simulazione provocata dai prelievi oggettuali, dall’uso di prodotti sintetici e dalle manipolazioni dell’immagine fotografica.

Grazie alla sperimentazione continua di procedimenti e materiali diversi, sempre sorretta da una straordinaria abilità tecnica, Palmieri attinge a una dimensione originaria della natura, intercettando con istintiva sapienza l’energia luminosa e i residui fisici di un processo in fieri che sfugge alla comprensione razionale. I ricordi del mondo visibile, spesso decantati in iconografie scarnificate, sono rielaborati e inseriti in un nuovo ordine, quello dell’arte, volto a ricomprendere suggestioni romanticamente immersive in una visione moderna e non nostalgica, alla quale allude il titolo della mostra.

Per il Museo Bilotti, immerso nel verde di Villa Borghese, Palmieri ha realizzato un intervento site-specific di fronte al bellissimo Ninfeo seicentesco. Un’installazione scultorea e una serie di tele di 4 metri che creano un dialogo di grande potenza espressiva con il ninfeo e con la sua storia, testimoniata dall’antico nome dell’edificio, “Casino dei Giuochi d’Acqua”.
Il catalogo della mostra, Campisano Editore, è arricchito da testi di Ilaria Schiaffini, Fabio Sargentini, Claudio Spadoni, Flaminio Gualdoni.