Clayton Brothers – I’m Ok
Prima mostra personale italiana dei Clayton Brothers, considerati tra i più importanti esponenti del Pop Surrealism, un movimento artistico nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, che recupera l’originario immaginario popolare americano, mescolando arte, fumetto underground, musica, psichedelia, punk rock, cultura surf e skate, cartoni animati e arte folk in un condensato iconografico pop, tanto vivace, quanto variegato.
Comunicato stampa
Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare I’m Ok, la prima mostra personale italiana dei Clayton Brothers, considerati tra i più importanti esponenti del Pop Surrealism, un movimento artistico nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, che recupera l’originario immaginario popolare americano, mescolando arte, fumetto underground, musica, psichedelia, punk rock, cultura surf e skate, cartoni animati e arte folk in un condensato iconografico pop, tanto vivace, quanto variegato.
L’arte dei Clayton Brothers rappresenta oggi una delle voci più originali ed eccentriche all’interno della galassia Lowbrow, capace com’è di dare vita a un universo visivo unico, in cui convergono suggestioni neo espressioniste, tendenze narrative e astratte e attitudine pop.
I’m Ok presenta una trentina di nuove opere, tra dipinti, disegni e sculture, che sono state appositamente realizzate per la mostra, tutta incentrata sull’analisi del rapporto tra opera e osservatore, che è uno dei temi centrali della loro ricerca, definita come una sorta di “narrazione astratta”, costruita rielaborando personaggi, situazioni e circostanze vissute nella vita quotidiana.
Con questo nuovo corpus di opere, affermano, vogliamo presentare un vasto gruppo d’immagini frammentate, insieme astratte e narrative. L’intento è di esortare lo spettatore a riflettere su una domanda universale, “come stai?”, per indurre una riflessione sullo stato mentale e fisico di ognuno di noi. Eppure, Rob e Chris ci avvertono che non esiste alcun metodo per decifrare i loro lavori e che spetta allo spettatore ricostruire una storia a partire dal proprio stato emotivo.
Per Rob e Christian Clayton, collaborare è qualcosa di più che un semplice processo. E’ piuttosto il risultato di una simbiosi creativa che consiste nel costruire narrazioni intuitive, prive di un canovaccio precostituito.
I Clayton Brothers dipingono, infatti, contemporaneamente, intervenendo a turno sulle opere attraverso un metodo che lascia ampio spazio all’improvvisazione e all’immaginazione di entrambi. Il processo di realizzazione dei nostri lavori non è mai lo stesso, affermano i Clayton, perché permettiamo ai nostri personaggi di costruirsi giorno per giorno, esattamente come accade nelle relazioni che si costruiscono nel tempo.
Il risultato sono rappresentazioni visive di pura energia, dove le impressioni della vita quotidiana si traducono in un esplosivo vortice di colori brillanti e psichedelici. Il loro intento è di trasferire, attraverso la loro arte, le esperienze individuali nella dimensione collettiva e globale, offrendo così un’immagine fedele dell’America contemporanea.
Vediamo queste immagini come un riflesso di noi stessi, dicono Rob e Chris, ma anche dei nostri vicini, dei nostri amici e delle nostre famiglie, insomma sono un riflesso del mondo intorno a noi.
In galleria sarà disponibile il catalogo della mostra con i testi di Ivan Quaroni e Marco Cingolani
La mostra inaugura giovedì 21 novembre alle ore 18:30
E resterà aperta fino al 1 febbraio 2014
Da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 15.00 alle 19.00
Rob (1963, Dayton, Ohio) e Christian (1967, Denver, Colorado) Clayton hanno frequentato l’Art Center College of Design di Pasadena (California), laureandosi a pieni voti. Hanno tenuto importanti mostre personali al Musee de la Halle Saint Pierre di Parigi (2013), al Pasadena Museum of Art (2011) e al Madison Museum of Contemporary Art (2010) e in diverse gallerie a Los Angeles, New York, Houston, Santa Monica e Pechino (Cina). Hanno, inoltre, partecipato a mostre collettive presso il Santa Monica Museum of Art (Incognito, 2010), il Laguna Art Museum di Laguna Beach (In the Land of Retinal Delights, 2008) e il Marianna Kistler Beach Museum of Art di Manhattan in Kansas (BLAB! A Retrospective, 2008) oltre che ad alcune delle maggiori fiere d’arte internazionali, come Art Basel, in Svizzera, nel 2009 e nel 2010 e Armory Show a New York, nel 2006 e nel 2007.
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Antonio Colombo Arte Contemporanea is proud to present I’m OK, the first solo (actually duo) show in Italy by the Clayton Brothers, who are among the most important exponents of Pop Surrealism, an art movement that began in the United States in the 1990s, in a return to the original American pop imaginary, mixing art, underground comics, music, psychedelia, punk, surf and skate culture, cartoons and folk art in a lively and variegated concentrate.
The art of the Clayton Brothers represents one of the most original and eccentric contributions to the Lowbrow galaxy today, giving rise to a unique visual universe in which neo-expressionist overtones, narrative and abstract drifts and pop attitudes all converge.
I’m OK includes about 30 new works of painting, drawing and sculpture, specifically made for this show, all focusing on analysis of the relationship between the work and the observer, which is one of the central themes of their research, defined as a sort of “abstract narrative” constructed by reworking characters, situations and circumstances gleaned from everyday experiences.
With this new set of works, the artists say, we want to present a vast group of fragmented images that are abstract and narrative at the same time. The goal is to encourage the viewer to reflect on a universal question – how are you? – to trigger thoughts about the mental and physical state of everyone. Nevertheless, Rob and Chris also warn us that no method exists for deciphering their works. It is up to viewers to reconstruct a story, starting with their own emotional state.
For Rob and Christian Clayton, collaboration is something more than a mere process. It is more like the result of a creative symbiosis that consists of constructing intuitive narratives, without any predetermined plot.
The Clayton Brothers, in fact, paint simultaneously, taking turns with interventions on works through a method that leaves plenty of room for the improvisation and imagination of both. The process of production of our works is never the same, the brothers explain, because we allow our characters to construct themselves, day by day, which is exactly what happens in relationships that are constructed over time.
The results are visual representations of pure energy, where the impressions of everyday life are translated in an explosive vortex of bright, psychedelic colors. Their aim is to transfer, through their art, individual experiences into a collective, global dimension, thus conveying an accurate image of contemporary America.
We see these images as a reflection of ourselves, Rob and Chris say, but also of our neighbors, our friends and families. In short, they are a reflection of the world around us.
The exhibition catalogue, with two essays by Ivan Quaroni and Marco Cingolani, will be available at the gallery.
Opening Thursday 21 November at 18.30
On view until 1 February 2014
Tuesday – Friday, 10.00-13.00 and 15.00-19.00 – Saturday, 15.00-19.00
Rob (1963, Dayton, Ohio) and Christian (1967, Denver, Colorado) Clayton studied at the Art Center College of Design of Pasadena (California), graduating with honors. They have had important solo shows at the Musee de la Halle Saint Pierre in Paris (2013), the Pasadena Museum of Art (2011) and the Madison Museum of Contemporary Art (2010), and in many galleries in Los Angeles, New York, Houston, Santa Monica and Beijing (China). Their works have also be featured in group shows at the Santa Monica Museum of Art (Incognito, 2010), the Laguna Art Museum of Laguna Beach (In the Land of Retinal Delights, 2008) and the Marianna Kistler Beach Museum of Art in Manhattan, Kansas (BLAB! A Retrospective, 2008), as well as major international art fairs like Art Basel, in Switzerland, in 2009 and 2010, and the Armory Show in New York in 2006 and 2007.