c/o – an alternate correspondence #1 – Josh Tonsfeldt
Come primo appuntamento per sperimentare le forme alternate e alternative di corrispondenza, l’artista inglese Dan Shaw-Town invita l’artista americano Josh Tonsfeldt a condividere lo spazio della galleria.
Comunicato stampa
c/o - an alternate correspondence è un ciclo di quattro mostre presentato da 1/9unosunove da marzo 2014 a febbraio 2015 curato da Marianne Derrien. Ognuno degli appuntamenti è basato sulla corrispondenza fra due artisti attraverso le loro affinità, le loro riflessioni comuni e il loro desiderio di associare o di confrontare le rispettive pratiche artistiche.
Come primo appuntamento per sperimentare le forme alternate e alternative di corrispondenza, l’artista inglese Dan Shaw-Town invita l’artista americano Josh Tonsfeldt a condividere lo spazio della galleria. Dinamizzando l’esperienza epistolare, la corrispondenza contiene in sé l’energia del confronto e integra le aspettative legate all’altro. Dalla vulnerabilità della relazione a distanza alla co-presenza degli artisti e della curatrice, gli scambi fanno emergere una costruzione singolare di esperimenti comuni.
Le qualità formali dei processi creativi dei due artisti appaiono simili sotto molti aspetti: l’uso di materiali grezzi volto alla ricerca di economia e semplicità di mezzi ; le superfici e le immagini manipolate e ristampate con la tecnica del transfer, che indagano le connessioni fra scultura, disegno e spazio architettonico.
Dan Shaw-Town presenta un insieme di opere inedite: dipinti realizzati utilizzando un procedimento di transfer a caldo attraverso cui la carta di giornale viene stirata direttamente su una superficie in alluminio precedentemente trattata. La superficie dipinta diventa quindi uno strumento piuttosto che un medium autonomo.
Nelle opere Dan di Shaw-Town, il processo di transfer parla del movimento e di quello spazio invisibile tra l’oggetto (la carta di giornale) e la superficie dell’opera. E’ lì che si realizza il lavoro dell’artista. L’utilizzo di sbarre, attaccate alle pareti o sul pavimento, a volte posizionate direttamente davanti ai dipinti, stimola ulteriori riflessioni su questo spazio a metà tra l’illusorio e il reale e/o corporeo.
Servendosi di vari medium artistici, dall’installazione alla scultura, alla stampa e al video, Josh Tonsfeldt produce opere caratterizzate da un legame con lo spazio circostante, che conservano una presenza enigmatica. Per la mostra l’artista presenta una selezione di oggetti che incorporano fotografie, gesso, stampe e delle opere realizzate site-specific.
Dan Shaw-Town (nato nel 1983, vive e lavora New York). Laureato alla Goldsmith, tra le sue recenti esposizioni si possono ricordare Jump Cut, Marianne Boesky gallery, NY ; Le Ragioni della Pittura, Fondazione Menegaz, Italia ; Song of Myself, 1/9unosunove, Roma ; Drawing Room, Londra ; Trojan Horses, Bugada Cargnel, Paris ; “Graphite,” Indianapolis Museum of Art ; Surface-Tension, Lisson Gallery, Londra. Mostre personali recenti: Maisterravalbuena, Madrid ; Room East, NY ; 1/9unosunove, Roma.
Josh Tonsfeldt (nato nel 1979, vive e lavora a New York). Il lavoro di Tonsfeldt è stato di recente incluso in: Out of Memory, Marianne Boesky, New York ; Souvenir, Perrotin Gallery, Parigi ; Long Instant Short Hour, Thomas Duncan Gallery, Los Angeles. Mostre personali: Simon Preston, New York ; Galerie Vidal-Cuglietta, Bruxelles.
Marianne Derrien. Nata nel 1981 a Berlino, curatrice e critico d’arte residente a Parigi, Marianne Derrien ha lavorato presso la galleria Serge Le Borgne a Parigi ed è stata Addetta per le mostre all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Attualmente è capo-redattrice del sito internet e coordinatrice del Point Perché by The Absolut Company, nuovo spazio del Palais de Tokyo a Parigi. La sua pratica curatoriale si concentra sull’analisi contestuale di un territorio e della sua storia sociale, politica e sociologica attraverso le testimonianze / confessioni / micro-storie, la mentalità e il linguaggio del corpo nell’ambito di un contesto privato o politico.
La mostra proseguirà fino a sabato 10 maggio 2014.
1/9unosunove ha il piacere di segnalare l'inaugurazione congiunta con:
Federica Schiavo Gallery | Andrea Sala | Fuori Tema (Off Topic) | 20 marzo – 3 maggio |
Piazza di Montevecchio 16 | www.federicaschiavo.com
La galleria 1/9unosunove osserverà i seguenti orari di apertura:
Martedì – Venerdì dalle 11.00 alle 19.00
Sabato dalle 15.00 alle 19.00 (o su appuntamento)
Per ulteriori informazioni contattare la galleria:
Tel. +39 06 9761 3696
[email protected]
www.unosunove.com
English version
Thursday, March 20, 2014 - 6pm
1/9unosunove
is pleased to announce the opening of
Josh Tonsfeldt
c/o
Dan Shaw-Town
a show part of the cycle
c/o - an alternate correspondence
curated by Marianne Derrien
c/o - an alternate correspondence is a cycle of four exhibitions presented at 1/9unosunove from March 2014 to February 2015 curated by Marianne Derrien. Each of the shows are based on the correspondence between two artists through their affinities, their common reflections and their desires to ally or to confront their practices.
To try out alternated and alternative forms of correspondence, the first exhibition of the cycle sees the English artist Dan Shaw-Town invite the American artist Josh Tonsfeldt to share the space of the gallery. Revitalizing the epistolary experience, the correspondence contains the energy of the meeting and integrates all the expectations related to the other. From the vulnerability of the displaced communication to the co-presence of the artists and the curator, the exhibition becomes a singular assemblage of common experiments.
The formal qualities of the processes are similar in many aspects for both artists: the use of rough materials in search of an economy of means and simplicity ; surfaces and images experimented throughout transfers and printings, questioning the connexions between sculpture, drawing and architectural space.
For the exhibition, Dan Shaw-Town produced a new body of works : paintings made using a heat transfer process with Newsprint ironed directly onto a prepared aluminium substrate. The painted surface acts as a tool rather than an autonomous medium. In Shaw-Town’s work, transfer is about movement, and this invisible space in between the object (newspaper) and the works surface. This is where the work is made. The use of bars (steel tubes) in his work, attached to the wall or floor, sometimes running directly in front of works promotes further thoughts about this illusionary vs real and/or corporeal space.
Josh Tonsfeldt produces works ranging from installation and sculpture to prints and video. In his practice, the works are often connected within the space, yet retain an open, enigmatic presence. For this exhibition Tonsfeldt will exhibit a selection of objects incorporating plaster, photography, and inkjet printing, as well as several works to be made within the gallery.
Dan Shaw-Town (b. in 1983, lives and works in New York). A graduate of Goldsmiths, his recent exhibitions include Jump Cut, Marianne Boesky gallery, NY ; Le Ragioni della Pittura, Fondazione Menegaz, Italy ; Drawing Room, London ; Song of Myself, 1/9unosunove, Rome ; Trojan Horses, Bugada Cargnel, Paris ; “Graphite,” Indianapolis Museum of Art ; Surface-Tension, Lisson Gallery, London. Recent solo exhibitions: Maisterravalbuena, Madrid ; Room East, NY ; 1/9unosunove, Rome.
Josh Tonsfeldt (b. in 1979, lives and works in New York). Tonsfeldt’s work has recently been included in: Out of Memory, Marianne Boesky, New York ; Souvenir, Perrotin Gallery, Paris ; Long Instant Short Hour, Thomas Duncan Gallery, Los Angeles. Recent solo exhibitions: Simon Preston, New York ; Galerie Vidal-Cuglietta, Bruxelles.
Marianne Derrien. Born in 1981 in Berlin, independent curator and art critic based in Paris, Marianne Derrien worked as assistant at Serge Le Borgne 's gallery - Paris and was Project Manager for the exhibitions at the French Academy in Rome – Villa Médicis. Currently, she is editor-in-chief of the web site and coordinator of le Point Perché by The Absolut Company, new space in the Palais de Tokyo, Paris. Her curatorial practice is structured by the contextual analysis of a territory and its social, political and sociological history through testimonies / confessions / micro-history, mind control, body language within a personal or political context.